Monoteismo etico

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Il monoteismo etico è una forma di monoteismo esclusivo, nel quale un unico Dio è la prima e ultima fonte dei principi e delle regole comportamentali dell'intero genere umano. Esso rappresenta una standard morale universale di riferimento.[1][2] Gli altri dèi sono variamente considerati falsi e/o demoniaci, e, come è del monoteismo, si ritiene che qualsiasi altra entità corporea o spirituale non possa essere paragonata all'unico vero Dio della propria fede.[3] Il monoteismo etico non riguarda soltanto Dio in quanto fonte della Verità e della via di salvezza eterna, ma anche in quanto garante dell'effettività di tali norme e della conoscenza universale, Signore della storia e Giudice Supremo.

Le religioni abramitiche, lo sikhismo (Essere Supremo o vahiguru), la fede bahá'í, lo zoroastrismo (mediante lo spirito increato Ahura Mazdā) condividono la fede in un Dio onnipotente e onnisciente, che controlla tutto ciò che accade nel mondo[4], non perdendo mai la propria signoria sulla natura creata. Essa può essere intesa come partecipazione e intervento continuo di Dio nella storia umana, ovvero come la facoltà di un Dio trascendente che in qualsiasi momento è capace di riassumere il controllo e ripristinare l'ordine divino all'interno dell'ordine naturale, riadeguandolo al progetto del suo Creatore.
Egli detta le regole che governano e ispirano la condotta e le scelte di vita del genere umano, che a seconda del credo religioso, corrispondono a norme universali e immutabili, a norme declinate e rese note per una collettività umana in un determinato periodo storico, a norme individuali relative al progetto di vita unico e irripetibile della divinità nei confronti dei propri singoli figli e fedeli.

Nell'Ebraismo, il Tanakh presenta un sistema di norme pratiche anziché teoriche. La relazione Dio-Io-mondo emerge nella Torah e nei Nevi'im, che descrivono le norme applicate dalla giustizia divina e gli imperitivi etico-morali del Popolo di Dio.[5]
Diversamente da altre confessioni religiose, per il Cristianesimo la Legge è parte di Dio stesso, della Sua sostanza, quindi non soltanto un comando di Dio rivolto agli uomini creati liberi o al resto della materia creata non libera di non adeguarsi a Lui. Il Verbo, al quale appartiene la Legge, è identificato con Seconda Divina Persona della Sacrosantissima Trinità, che è Gesù Cristo.[6]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Ethical monotheism, su britannica.com, Encyclopædia Britannica, Inc..
  2. ^ Dennis Prager, Ethical Monotheism, su jewishvirtuallibrary.org, American-Israeli Cooperative Enterprise.
  3. ^ Lang, A., Exclusive monotheism, in Encyclopædia Britannica, Inc., A. Lang (Ed.), 2013.
  4. ^ Nikiprowetzky, V., Ethical monotheism, in Daedalus, vol. 104, II, New York, The MIT Press Article Stable, 1975, pp. 69-89, JSTOR 20024331.
  5. ^ Monoteísmo ético, su sefardies.es. URL consultato il 24 novembre 2019 (archiviato il 24 novembre 2019).
  6. ^ Diane Weber Bederman, The True Meaning of Ethical Monotheism, Chaplain:Religion is an affair of the mind and heart., TheHuffingtonPost.com, Inc., 19 maggio 2014.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]