Ministero federale per il digitale e i trasporti

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Ministero federale per il digitale e i trasporti
Sede del Ministero a Berlino.
Nome originaleBundesministerium für Digitales und Verkehr
SiglaBMDV
StatoBandiera della Germania Germania
TipoMinistero
Istituito20 settembre 1949
PredecessoreFederal Ministry of Construction
Ministro federaleVolker Wissing
Bilancio29.286 miliardi (2019)[1]
SedeBerlino
Sito webbmdv.bund.de

Il Ministero federale per il digitale e i trasporti (in tedesco: Bundesministerium für Verkehr und Digitale Infrastruktur - BMDV), è un dicastero del governo tedesco.

Il Ministero stesso ha circa 1300 dipendenti. Al vertice c'è il ministro federale, e ci sono tre segretari parlamentari e due sottosegretari. Il ministero sovrintende a 63 agenzie e autorità a valle[2] dove lavorano circa 25.000 persone.[3]

L'agenzia è stata costituita dalla fusione tra l'ex Ministero federale dei trasporti e il Ministero federale della pianificazione regionale, dell'edilizia e dello sviluppo urbano, entrambi istituiti nel 1949. Il ministero unito è stato inizialmente nominato Ministero federale dei trasporti e dell'edilizia fino all'adozione. il nome Ministero federale dei trasporti, dell'edilizia e dello sviluppo urbano (BMVBS) nel 2005. L'attuale BMDV ha avuto origine con la ridenominazione del BMVBS attraverso un decreto organizzativo del Governo Merkel III del 17 dicembre 2013.

Missione[modifica | modifica wikitesto]

Il ministero è responsabile dei seguenti obblighi nel settore dei trasporti e della costruzione:

Organizzazione[modifica | modifica wikitesto]

Il ministero è un'amministrazione federale suprema ed è organizzato in otto sezioni:

  • Sezione Z: Sezione centrale.
  • Sezione A: Problemi fondamentali e prioritari.
  • Sezione EW: Costruzione e manutenzione di ferrovie.
  • Sezione LS: Aviazione, astronautica, navigazione.
  • Sezione S: Costruzione e manutenzione di percorsi.
  • Sezione AR: Sviluppo territoriale e amministrazione
  • Sezione SW: Urbanizzazione.
  • Sezione B: Organo direttivo della costruzione e amministratore degli edifici dello Stato tedesco.

Il bilancio concesso al ministero nel 2007 è stato di 24.606 miliardi di euro.

Il ministro è assistito da tre segretari di stato e due vice segretari di stato. Svolge anche la funzione di delegato del governo federale per i nuovi stati (Beauftragte der Bundesregierung für die neuen Bundesländer), una posizione che sin dalla sua comparsa nel 2002 è una posizione di fiducia del cancelliere; e il delegato del governo federale per l'equilibrio amministrativo tra Berlino e Bonn (Beauftragte der Bundesregierung Umzug Berlin / Ausgleich Bonn).

Il ministero è il principale investitore del governo federale.

Il ministero gestisce un libro paga di 1.600 persone tra dipendenti e lavoratori. La sede principale del ministero è a Berlino; e gestisce anche un ufficio secondario, con più dipendenti, a Bonn. Il ministero gestisce inoltre la Bundeseisenbahnvermögen

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il ministero è il prodotto della fusione nel 1998 del Ministero federale dei trasporti (Bundesministeriums für Verkehr) e il Ministero federale territoriale dell'amministrazione, dell'industria delle costruzione e dell'urbanistica (Bundesministeriums für Raumordnung, Bauwesen und Städtebau), con il Ministero federale dei trasporti, dell'ingegneria civile e dell'edilizia abitativa (Bundesministerium für Verkehr, Bau- und Wohnungswesen). Assume il titolo attuale nel 2005.

Fin dal suo inizio, il ministero ha subito numerose variazioni nominali. Dal 1949 il Ministero federale territoriale dell'amministrazione, dell'industria delle costruzione e dell'urbanistica (Bundesministerium für Raumordnung, Bauwesen und Städtebau), è diventato il Ministero degli alloggi (Bundesministerium für Wohnungsbau), dal 1961 nel Ministero federale delle abitazioni, dell'urbanistica e del governo del territorio (Bundesministerium für Wohnungswesen, Städtebau und Raumordnung), dal 1965 nel Ministero federale per l'edilizia e l'urbanistica (Bundesministerium für Wohnungswesen und Städtebau) e dal 1969-1972 nel Ministero federale per la pianificazione urbana e l'edilizia abitativa (Bundesministerium für Städtebau und Wohnungswesen).

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (DE) Bundeshaushalt, su bundeshaushalt.de.
  2. ^ (DE) Das Ministerium stellt sich vor, in bmvi.de. URL consultato il 17 giugno 2019 (archiviato dall'url originale il 1º febbraio 2014).
  3. ^ (DE) Geschäftsbereiche, in bmvi.de. URL consultato il 17 giugno 2019 (archiviato dall'url originale il 1º febbraio 2014).

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN127145392 · ISNI (EN0000 0001 2285 4304 · LCCN (ENno2015058354 · GND (DE104595005X · WorldCat Identities (ENlccn-no2015058354