Ministero della cultura e del patrimonio nazionale (Polonia)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Ministero della cultura e del patrimonio nazionale
Ministerstwo Kultury i Dziedzictwa Narodowego
Palazzo Potocki, sede principale del ministero a Varsavia
StatoBandiera della Polonia Polonia
TipoMinistero
Istituito5 dicembre 1918
PredecessoreMinistry of Culture and Art of the Third Polish Republic
MinistroBartłomiej Sienkiewicz
SedePalazzo Potocki, Varsavia
Indirizzoul. Krakowskie Przedmieście 15, 00-071 Varsavia
Sito webgov.pl/kultura

Il Ministero della cultura e del patrimonio nazionale della Repubblica di Polonia (in polacco: Ministerstwo Kultury i Dziedzictwa Narodowego) è un dicastero del Governo della Polonia, ausiliare al ministro responsabile della cultura e della tutela del patrimonio nazionale.[1] Il ministero fu istituito il 26 ottobre 1999 e ha iniziato a essere operativo il 10 novembre dello stesso anno.[2] Nel periodo del 23 ottobre 2001 e del 31 ottobre 2005, fu chiamato Ministero della Cultura[3][4]

La storia dell'autorità risale all'anno 1918, quando fu fondato con la designazione di Ministero delle arti e della cultura[5], sopresso nel 1922 in seguito alla razionalizzazione della spesa pubblica[6]. Dal 1949, il Palazzo Potocki è la sede principale del Ministero.[7]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (PL) Disposizione n. 240 del Presidente del Consiglio dei Ministri del 5 novembre 2021 recante la concessione dello statuto al Ministero della Cultura e del Patrimonio Nazionale, su bip.mkidn.gov.pl. URL consultato il 21 marzo 2024.
  2. ^ (PL) Dz. U. z 1999 r. Nr 91, poz. 1014, in sejm.gov.pl. URL consultato il 16 aprile 2019.
  3. ^ (PL) Dz. U. z 2001 r. Nr 122, poz. 1329, in sejm.gov.pl. URL consultato il 16 aprile 2019.
  4. ^ (PL) Dz. U. z 2005 r. Nr 220, poz. 1885, in sejm.gov.pl. URL consultato il 16 aprile 2019.
  5. ^ (PL) Dz. U. z 1918 r. Nr 19, poz. 52, in sejm.gov.pl. URL consultato il 16 aprile 2019.
  6. ^ Legge del 17 febbraio 1922 r. recante l'abolizione del Ministero dell'arte e della cultura, su isap.sejm.gov.pl. URL consultato il 21 marzo 2024.
  7. ^ (PL) Encyklopedia Warszawy. Stanisław Herbst (red.). Warszawa: Państwowe Wydawnictwo Naukowe, 1975, S. 457.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN240402354 · ISNI (EN0000 0000 9758 3337 · LCCN (ENn2001153108 · GND (DE1086086899 · WorldCat Identities (ENlccn-n2001153108