Magnetoscopia
La magnetoscopia (controllo magnetoscopico, anche detto semplicemente controllo magnetico) è un tipo di controllo non distruttivo utilizzato per la ricerca di indicazioni superficiali e subsuperficiali in pezzi metallici.
Si basa sull'attrazione di particelle ferromagnetiche e disperse in liquido attratte dal campo magnetico disperso in prossimità delle eventuali cricche. Le particelle magnetiche possono avere una pigmentazione fluorescente (quindi visibile in ambiente oscurato tramite lampada a raggi UV) od a contrasto di colore (visibili quindi con luce bianca ambientale).
Essa consiste nella magnetizzazione del pezzo: in corrispondenza di indicazioni si manifesta una deviazione delle linee di forza magnetiche verso l'esterno formando così un flusso disperso. Cospargendo il pezzo con polveri magnetiche, sia a secco che in sospensione liquida, queste vengono attratte dall'indicazione. L'accumulo di tali polveri consente la rilevazione di essa.
Procedura pratica[modifica | modifica wikitesto]
Per quanto riguarda il controllo in umido (con particelle ferromagnetiche in sospensione acquosa o oleosa) la procedura pratica si articola in 6 fasi fondamentali:
- Preparazione della superficie
- La superficie del pezzo in osservazione deve essere perfettamente pulita e sgrassata per evitare false indicazioni.
- Magnetizzazione
- Avviene introducendo nel pezzo una corrente elettrica ad alta intensità e bassa tensione o con l'utilizzo di elettromagneti.
- La direzione ideale del campo magnetico è quella perpendicolare alla discontinuità di cui si è alla ricerca. Sono comunque accettabili direzioni formanti angoli superiori ai 45°.
- Irrorazione del rilevatore
- Il rilevatore può essere applicato in forma secca o in dispersione in liquido.
- In caso di rilevatore liquido esso è irrorato con spruzzatori azionati manualmente o automaticamente. Poiché le polveri magnetiche tendono a precipitare, un dispositivo installato nel bancale magnetico provvede al continuo rimescolamento della sospensione.
- Ispezione
- Avviene sotto luce naturale in caso di rilevatore a contrasto di colore o in una cabina oscurata dove il pezzo viene illuminato da luce nera (luce di Wood, UV) in caso di rilevatore fluorescente.
- Smagnetizzazione
- L'operazione permette di far perdere al pezzo il magnetismo residuo laddove risulti dannoso.
- Viene effettuato semplicemente facendo passare il pezzo in un tunnel di smagnetizzazione che agisce riducendo progressivamente il ciclo d'isteresi, portandolo a valori trascurabili.
- Pulizia finale
- Permette di eliminare i residui di rilevatore rimasti sul pezzo per riportarlo all'aspetto iniziale.
Fonte[modifica | modifica wikitesto]
- Controlli Non Distruttivi » Magnetoscopia, su temaflux.com.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Magnetoscopia
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