Mada'in Salih

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Madāʾin Ṣāliḥ (arabo مدائن صالح, anticamente nota come Egra o Hegra) è una località dell'Arabia Saudita, prossima alla città di al-ʿUlā (arabo العلا), circa 370 km a nord di Medina. La città è uno dei principali siti archeologici della penisola, ed è stata la capitale meridionale del regno dei Nabatei, esteso su Arabia Settentrionale, Sinai, Neghev, Giordania meridionale, la cui capitale settentrionale era Petra (oggi in Giordania).
Il regno basava la propria economia sulle spedizioni carovaniere che attraversavano la penisola arabica, mettendo in comunicazione Persia ed India con il Mediterraneo ("via dell'incenso").

Il sito occupa un'area di circa 13 kmq ed è un museo all'aria aperta di impressionanti facciate scolpite nella roccia e oltre 150 tombe, scavate nella roccia, decorate con sfingi, serpenti, aquile.

La città nabatea fu riscoperta nel 1907 grazie a due frati domenicani francesi, Jaussen e Savignac, dalla scuola di Studi Orientali di Gerusalemme, che in seguito pubblicarono uno studio intitolato "Mission Archéologique en Arabie", di seguito citato.

"Nella primavera del 1907 partimmo per Teima, Mada'in Salih e el-'Ela (Al 'Ula). A causa delle insormontabili difficoltà fu possibile raggiungere e studiare a piacere solo la seconda località ...Questo volume pertanto si concentra su Mada'in Salih, l'antica Hegra dei Nabatei, al-Hijr per gli storici e geografi arabi ..."

"I monumenti funerari di Mada'in Salih, come la maggior parte di quelli di Petra, sono una forma di architettura del tutto unica, presente solo nel regno dei Nabatei. Da questo punto di vista quindi possiamo parlare di stile nabateo... Ma se ci si sofferma a considerare lo stile più da vicino, appare presto chiaro che... questo consiste originariamente di una commistione di elementi eterogenei e spesso di origini distanti tra loro".

"Una rapida occhiata alle tombe è sufficiente per classificarle in due grandi categorie: quelle che si possono definire "tombe a bastioni" e altre definibili "tombe a scale". Entrambe possono essere distinte per la parte superiore del monumento come si nota a prima vista. Le prime, molto meno numerose e in generale più semplici e piccole sono coronate da una incisione convessa che regge una riga (talora due) di bastioni con una forma specifica, incise nella roccia... Le seconde terminano con una fessura, usualmente chiamata "fessura egiziana", sormontata da una doppia scala di cinque gradini per lato, che partono dal centro e salgono verso i due lati ove gli scalini superiori rappresentano gli angoli estremi delle facciate ..."

"Le iscrizioni sulle tombe di Mada'in Salih datano dall'anno 1 a.C. al 75 d.C. Si può presumere che alcuni monumenti siano precedenti o successivi ma difficilmente si scosteranno troppo da tale periodo. Pensiamo poi che il periodo lungo il quale le facciate siano state scolpite sia all'incirca di un secolo. La maggior parte delle tombe, e le più raffinate, risalgono al regno di Aretas IV (9 A.C. fino al 40 D.C.) ..." "Le iscrizioni ed i graffiti sulle tombe e sulle rocce di Mada'in Salih sono in Nabateo (le più numerose ed interessanti), Minoico, Tamudico, Greco, Arabo and Turco." "Molti testi nabatei citano da chi e per chi la tomba è stata scolpita ("da Husabu figlio di Nafiyu figlio di Alkuf, di Teima, per se stesso e i suoi figli e Habu, sua madre e Rufu e Aftiyu sue sorelle ed i loro figli"); possono includere un avviso e talora una maledizione, a tutti coloro che facciano iscrizioni sulla tomba, o la vendano, affittino o usino a qualunque fine. Si dichiara che la tomba è stata fatta "nel mese di Sebat nel tredicesimo anno del regno del re Haretat dei Nabatei che ama il suo popolo" e, spesso, i nomi degli scultori."

"Esaminando le tombe di Mada'in Salih, si ricava un'altra impressione. Il riguardo dei Nabatei verso i loro morti stato spesso sottolineato, e senz'altro giustamente. Tuttavia il loro concetto di aldilà ... non è il solo motivo dietro la creazione degli splendidi monumenti che si possono ammirare a Petra e al-Hijr. C'è così tanta cura per la facciata, che l'orgoglio deve aver qualcosa a che fare con questo. A al-Hijr, specialmente, gli interni sono stati trascurati a paragone con gli esterni ed è chiara la volontà di edificare qualcosa di grandioso e splendido per dimostrare la propria ricchezza e magnificenza."

La zona ha conosciuto una temporanea rinascita all'inizio del XX sec., con l'approntamento di una stazione lungo la Ferrovia del Ḥijāz ( Hejaz Railway ) costruita dagli Ottomani grazie all'opera della Germania, dal momento che il sito costituiva una sosta obbligata per le carovane dei pellegrini che si recavano per il ḥajj alle città sante di Mecca e Medina, percorrendo la rotta da Damasco (Siria) a Medina.

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