Locomotive LVCI 116-119
LVCI 116 ÷ 119 dal 1865 SFAI 714 ÷ 717 dal 1869 SFAI 778 ÷ 781 dal 1885 RM 3948 ÷ 3951 dal 1905 FS 397 | |
---|---|
Locomotiva a vapore | |
Anni di costruzione | 1859 |
Anni di esercizio | 1859-ca. 1910 |
Quantità prodotta | 4 |
Costruttore | Parent Schaken |
Dimensioni | 14.688 mm (lunghezza) |
Scartamento | 1435 mm |
Massa in servizio | 30,2 t |
Massa aderente | 30,2 t |
Tipo di motore | a vapore |
Alimentazione | carbone |
Velocità massima omologata | 50 km/h |
Rodiggio | C |
Diametro ruote motrici | 1.515 mm |
Distribuzione | Stephenson |
Numero di cilindri | 2 interni |
Pressione in caldaia | 8 kg/cm2 |
Potenza continuativa | 260 CV kW |
Forza di trazione massima | 3.100 |
Dati tratti da:
Cornolò, op. cit, p. 182 |
Le locomotive 116 ÷ 119[1] delle Strade Ferrate del Lombardo-Veneto e dell'Italia Centrale erano un gruppo di locomotive a vapore di tipo "Mammouth" (di rodiggio C e ruote di medio diametro) progettate per il traino di treni viaggiatori.
Erano state costruite nel 1859 dalla Parent Schaken di Parigi per l'esercito francese, ed inviate in Italia per la seconda guerra d'indipendenza; al termine del conflitto erano state incorporate nel parco LVCI, società legata a capitali francesi del gruppo Rothschild.
Nel 1865 le locomotive passarono alla SFAI, che assegnò loro i numeri da 714 a 717, e successivamente (probabilmente nel 1869) le rinumerò da 778 a 781.
Nel 1885, alla creazione delle grandi reti nazionali, le locomotive passarono alla Rete Mediterranea, che le numerò da 3948 a 3951.
Nel 1905, all'atto della statalizzazione, pervennero alle FS solo 3 unità, che vennero classificate nel gruppo 397 con numeri da 3971 a 3973; dopo pochi anni, in considerazione della loro obsolescenza, vennero radiate e demolite.
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Giovanni Cornolò, Locomotive a vapore FS, Parma, Ermanno Albertelli, 1998, pp. 182-184. ISBN 88-85909-91-4