Forma Lied

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Con la locuzione forma Lied (in tedesco Liedform, in inglese song form) si indica la struttura di un insieme di forme musicali di breve o media dimensione.

Il termine non fa riferimento principalmente a Lied o canzoni, come si potrebbe dedurre dal nome, e non si riferisce inoltre ad una singola forma musicale, ma ad un insieme di forme musicali di ridotta portata che presentano alcune caratteristiche fraseologiche e chiari schemi modulatori e cadenzali[1]. La forma Lied si riscontra principalmente in composizioni strumentali, in particolare molte forme brevi del XVI e XVII secolo (arie, danze etc.)[2]; spesso sono scritti in forma Lied i movimenti lenti di sonate e quartetti, i temi dei movimenti strutturati come tema con variazioni o i pezzi caratteristici romantici (in voga dal 1830 circa).

Il termine Liedform è stato introdotto da Adolf Bernhard Marx in Allgemeine Musiklehre (Lipsia, 1839) ed è stato adottato dagli studiosi del tempo (come Salomon Jadassohn e Arnold Schering), affermandosi nel linguaggio musicale del XX secolo[1].

Struttura[modifica | modifica wikitesto]

Usualmente la linea melodica deriva da un singolo motivo tematico e si articola in una coppia di frasi, antecedente e conseguente. I pezzi propriamente in forma Lied possono essere costituiti da due (bipartiti) o tre sezioni (tripartiti). Il fatto che nella forma Lied convergano strutture basilari totalmente differenti (forme binarie e ternarie), sebbene possa apparire strano, è una caratteristica di versatilità elogiata da musicologi come Marx, che rigettavano per quanto possibile gli schemi delle forme fisse[3][1].

Forma Lied bipartita[modifica | modifica wikitesto]

Il pezzo in forma Lied bipartita (o binaria) è ripartito in due sezioni, secondo vari schemi: è caratterizzata in genere dalla ripetizione di ogni sezione, analogamente alle forme di danza, secondo uno schema AA-BB[4], con la prima sezione che si chiude con una cadenza sospesa o cadenza su una tonalità vicina, mentre la seconda sezione parte dalla tonalità appena raggiunta e torna alla tonalità d'impianto. La struttura può essere un semplice AA, AA' (es. primo movimento della sonata K331 di Mozart[1]) oppure AB. Nelle sezioni può essere presente un elemento comune AxAx-BxBx (es. secondo movimento della sonata op. 57 di Beethoven)[1], oppure possono differire per un solo elemento AxAx-AyAy. La seconda sezione può anche essere una variazione della prima[2].

Forma Lied tripartita[modifica | modifica wikitesto]

Nelle forme bipartite più sviluppate in estensione la seconda sezione tende ad allungarsi e porta spesso ad una forma tripartita ABA, nella quale si comincia ad intravedere lo schema della forma-sonata (es. Melodie n. 1 da Album für die Jugend di Schumann)[1]. La composizione in forma Lied tripartita (o ternaria) si articola in tre sezioni ed è caratterizzata dalla ripresa della prima sezione, secondo lo schema ABA o ABA', con A' ripetizione variata (es. primo movimento della sonata op. 90 di Beethoven[1]). Tipicamente la sezione centrale è in una tonalità differente e può presentare elementi comuni con la sezione iniziale. La forma Lied tripartita ha dato origine nel XVIII secolo alla struttura che diventerà propria della forma-sonata[2].

Ulteriori articolazioni[modifica | modifica wikitesto]

I pezzi in forma Lied possono essere ulteriormente ampliati (es. secondo movimento della sinfonia n. 4 di Schubert, che ha uno schema A-B-A'-B'-A''[4]) e articolati con l'aggiunta di introduzioni, interludi e code. Possono inoltre essere combinati (in maniera analoga a quanto avviene nell'aria con da capo o nel minuetto con trio) per creare strutture più complesse, secondo schemi AB-CD-A'B', ABA'-CDC'-ABA' o analoghi[2].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g Brent
  2. ^ a b c d DEUMM, p. 720.
  3. ^ Per Marx, le forme musicali esistono in una enorme varietà di strutture, dalle più elementari (come semplici frasi) fino alle più complesse (forma-sonata, forme composte). In questo contesto, la forma Lied rappresenta la prima forma unitaria e pienamente articolata.
  4. ^ a b Napoli, Polignano, p. 93.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • AA.VV., Dizionario Enciclopedico Universale della Musica e dei Musicisti, voce Liedform, Il Lessico, vol. 2, Torino, UTET, 1984, p. 720, ISBN 88-02-03820-1.
  • Ian D. Brent, Liedform, in Stanley Sadie e John Tyrrell (a cura di), The New Grove Dictionary of Music and Musicians, 2ª ed., Oxford University Press, 2001, ISBN 978-0195170672.
  • Ettore Napoli, Antonio Polignano, Dizionario dei termini musicali, voce Liedform, Bruno Mondadori, p. 93.
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