Leucrotta

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Folio dal bestiario di Rochester rappresentando una leucrotta

La leucrotta (o leocrota, o leucrocota) è un animale mitologico abitante dell'Etiopia o comunque originario dell'India, che nasce dall'incrocio di una crocotta con un leone.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Tra i primi a descriverci questo animale fantastico fu Plinio il Vecchio (ca. 24-79):

(LA)

«[...] leucrocotam, pernicissimam feram asini feri magnitudine, clunibus cervinis, collo, cauda, pectore leonis, capite medium, bisulca ungula, ore ad aures usque rescisso, dentium locis osse perpetuo: hanc feram humanas voces tradunt imitari.»

(IT)

«[...] la leucrocota, animale selvaggio velocissimo, della taglia di un asino selvatico, che ha la parte posteriore di cervo, il collo, la coda e il petto di leone, la testa di tasso, gli zoccoli divisi in due parti, la bocca che si apre fino agli orecchi e al posto dei denti un osso continuo: dicono che questo animale sia capace di imitare la voce umana.»

(Plinio il Vecchio, Naturalis historia, VIII, 30)

In seguito viene descritto in vari bestiari medievali seguendo questa tradizione, anche se a volte si può notare una confusione con la figura della Manticora.

Nel Bestiario di Cambridge (XII secolo) possiamo leggere:

"Nasce in India un animale chiamato leucrota, imbattibile nella velocità. Possiede dimensioni di asino, natiche di cervo, petto e zampe di leone, testa di cavallo, unghie divise in due parti e una bocca che si estende fino alle orecchie. Al posto dei denti ha un unico osso. Questa è la sua forma; inoltre con la voce riesce a imitare le parole umane"

Rappresentazioni medievali[modifica | modifica wikitesto]

Le rappresentazioni di questo animale seguono fedelmente la sua descrizione scritta, e la sua caratteristica principale è facilmente distinguibile: l'animale presenta infatti una grande bocca che arriva fino alle orecchie, a volte aperta mettendo in mostra i denti dell'animale, e gli zoccoli divisi in due parti. Solo in una miniatura francese tarda, contenuta in un codice miscellaneo del 1450 (Hague, Museum Meermanno, ms. MMW. 10 B 25 fol. 12 v.), l'animale mostra una bocca di dimensioni normali, mentre la testa simile a quella di un asino prosegue con una folta criniera di cavallo che ricopre la bestia fino al petto.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]