Lavoro sostitutivo

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Il Lavoro Sostitutivo è una forma di espiazione della pena prevista nel codice penale italiano, ovvero nel suo sistema giudiziario.

Tale forma sostitutiva di espiazione della pena è stata introdotta nel diritto italiano dall'art 105 della 24 novembre 1981, n. 689.

Analisi[modifica | modifica wikitesto]

Il lavoro sostitutivo consiste nella prestazione di un'attività non retribuita, a favore della collettività, da svolgere presso lo stato, le regioni, le province, i comuni o presso enti, organizzazioni o corpi di assistenza, di istruzione di protezione civile e di tutela dell'ambiente naturale previa stipulazione di speciali convenzioni da parte del Ministero della Giustizia

L'ammissione di tale forma di espiazione è un privilegio concesso dal Magistrato di sorveglianza, se vengono rispettati i criteri minimi di ammissione previsti dalla legge.

Questa forma di espiazione della pena è frequentemente usata insieme all'affidamento in prova e per reati di minore importanza, tra cui la guida in stato di ebbrezza fino a qualche anno fa[quando?]. Può sostituire una pena pecuniaria in alcune fattispecie, su richiesta del condannato.

La prestazione[modifica | modifica wikitesto]

Tra i caratteri della prestazione vi sono:

  • la gratuità, intesa come una sorta di prelievo forzoso della retribuzione dell'attività svolta;
  • il carattere solidaristico, deve comprendere cioè lo svolgimento di attività a carattere sociale e di solidarietà civile.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]