La figlia di Jorio (Branca)

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La figlia di Jorio
Lingua originaleitaliano
Generedramma lirico
MusicaGuglielmo Branca
LibrettoPompeo Sansoni
Fonti letterarieIspirato da un quadro di Francesco MIchetti
Attidue
Epoca di composizione1896-1897
Prima rappr.27 febbraio 1897
TeatroTeatro Ponchielli di Cremona
Personaggi

La figlia di Jorio è un dramma lirico di Guglielmo Branca, ispirato nel soggetto dall'omonimo quadro di Francesco Paolo Michetti.

Questa opera precede la pubblicazione della celebre opera letteraria di Gabriele D'Annunzio, poi musicata da Franchetti due anni dopo. La storia si svolge a Jorio, villaggio abruzzese, in epoca contemporanea alla composizione. La prima rappresentazione ebbe luogo nel Carnevale del 1897 al Teatro Ponchielli di Cremona.[1]

All'epoca della prima rappresentazione il compositore dell'opera era direttore d'orchestra del Teatro Ponchielli. Lo spettacolo ebbe buon successo e tra gli interpreti fu apprezzato soprattutto il soprano Maria Stuarda Savelli.[2]

Trama[modifica | modifica wikitesto]

In un villaggio abruzzese, da cui si vede il massiccio della Majella, si stanno per svolgere le nozze di Gianni, giovane ricco e fatuo.

Qualche tempo prima Gianni ha sedotto Maria, da cui ha avuto un bambino morto quasi subito, poi l'ha abbandonata per dedicarsi alla giovane che ora deve sposare.

Maria, che viene derisa e insultata per il suo passato dalla gente del villaggio, è la figlia di Iorio, che quando era bambina l'ha lasciata per emigrare in America.

Iorio è tornato desideroso di riabbracciare la figlia, ma quando apprende la sua storia la maledice, e si calma solo quando Rico, un giovane sinceramente innamorato di Maria, promette che la sposerà e prima la vendicherà.

Maria, compreso che Rico sta per commettere un delitto, cerca di avvertire Gianni, ma quest'ultimo si mette a corteggiarla nuovamente. Quando Gianni cerca di abbracciare Maria, lei gli sfila il coltello e lo colpisce a morte.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ almanacco di amadeusonline Archiviato il 14 marzo 2016 in Internet Archive. (consultato il 7 agosto 2012)
  2. ^ La figlia di Jorio, La Stampa (Gazzetta Piemontese), 1º marzo 1897, pagina 3

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Antonio Capri - Storia della musica: Dalle antiche civiltà orientali alla musica elettronica - Vallardi 1971 pag.220

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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