La Borsa

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Disambiguazione – Se stai cercando la novella di Honoré de Balzac, vedi La borsa.
Borsa di Malta
La Borsa
Localizzazione
StatoBandiera di Malta Malta
LocalitàLa Valletta
Coordinate35°53′57.76″N 14°30′52.46″E / 35.899378°N 14.514572°E35.899378; 14.514572
Informazioni generali
CondizioniIn uso
CostruzioneXIX secolo
Stileneoclassico
Pianitre piani fuori terra e uno sotterraneo
Realizzazione
ArchitettoGiuseppe Bonavia

La Borsa, conosciuta anche come Exchange Buildings, è un edificio del XIX secolo che si trova a La Valletta nell'isola di Malta e che ospita la Camera di commercio, dell'impresa e dell'industria di Malta.[1]

Il sito dove sorge La Borsa era originariamente occupato da una casa appartenuta al Priorato di Castiglia. Nel 1853, la casa venne ceduta alla Camera di commercio e dell'impresa di Malta, che era stata costituita nel 1848, e venne demolita per far posto ai nuovi locali progettati dall'architetto maltese Giuseppe Bonavia.[2]

L'edificio fu inaugurato nel marzo 1857[3] ed è classificato come monumento nazionale di primo grado dal Malta Environment and Planning Authority.[4]

Architettura[modifica | modifica wikitesto]

La Borsa fu progettata da Giuseppe Bonavia, progettista anche di Palazzo Ferreria in Republic Street, secondo uno stile neoclassico[5] con un imponente colonnato simmetrico in stile ionico che contrasta con l'architettura tradizionale de La Valletta.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Historical Context, su The Malta Chamber of Commerce, Enterprise and Industry. URL consultato il 21 marzo 2019 (archiviato dall'url originale il 14 aprile 2015).
  2. ^ (EN) Lino Bugeja, Valletta – vibrant city of many styles, in Times of Malta, 4 gennaio 2015.
  3. ^ (EN) Victor F. Denaro, Houses in Kingsway and Old Bakery Street, Valletta, in Journal of the Malta Historical Society, vol. 2, 2005. URL consultato il 21 marzo 2019 (archiviato dall'url originale il 17 novembre 2015).
  4. ^ (EN) One World, in Times of Malta, 26 giugno 2008.
  5. ^ (MT) Malta bil chzejer tehne u li ghadda min ghaliha: L'euel parti, 1865. URL consultato il 5 dicembre 2022.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]