Kepler-385

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Kepler 385
Kepler-385
ClassificazioneNana bianco-gialla [2]
Classe spettraleF V [2]
Distanza dal Sole4674 anni luce[1]
CostellazioneCigno
Coordinate
(all'epoca J2000.0)
Ascensione retta19h 37m 21,24s[1]
Declinazione+50° 20′ 11,46″[1]
Parametri orbitali
Sistema planetario
Dati fisici
Raggio medio1,157[1] R
Massa
1,05[1] M
Temperatura
superficiale
5829±122 K[1] (media)
Metallicità-0,034 [Fe/H] [3]
Età stimata3,31+1,45
−1,506
miliardi di anni luce [1]
Dati osservativi
Magnitudine app.15,760 ± 0,572[1] (media)
Magnitudine app.14,156, 13,851, 13,819, 15,180347 e 15,354
Parallasse0,669 ± 0,022 mas[1]
Moto proprio5,9892617 ± 0,0436747 mas/anno [1]
Nomenclature alternative
2MASS J19372123+5020115, KIC 11968463, KOI-2433, WISE J193721.24+502011.4[3]

Coordinate: Carta celeste 19h 37m 21.24s, +50° 20′ 11.46″

Kepler-385 è una stella distante circa 4674 anni luce dalla Terra[1] nella costellazione del Cigno, molto simile al Sole.

Caratteristiche fisiche[modifica | modifica wikitesto]

Kepler-385 è una nana bianco-gialla[2] quasi gemella del Sole, in quanto ha una temperatura superficiale molto simile a quella solare, è il 5% più massiccia (1,05 M) e ha un diametro del 16% più grande[1]. Invece, in base all'età stimata, risulta più giovane del Sole di circa 1,2 miliardi di anni.

Sistema planetario[modifica | modifica wikitesto]

In orbita attorno a Kepler-385 sono stati scoperti e confermati tre pianeti tra il 2014[4] e il 2020,[5] ma altri quattro pianeti sono candidati, anche se non confermati. Tutti i pianeti, compresi quelli non confermati, sono troppo vicini alla loro stella per essere potenzialmente abitabili.[1]

Prospetto del sistema
PianetaTipoRaggioPeriodo orb.Sem. maggioreScoperta
bSuper Terra2,73±1,38 r10,04 giorni0,097 UA2014
cSuper Terra3,04±1,56 r15,16 giorni0,127 UA2014
dSuper Terra2,62 r56,42 giorni0,302 UA2020

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h i j k l m Kepler-385 | NASA Exoplanet Archive, su exoplanetarchive.ipac.caltech.edu. URL consultato il 4 novembre 2023.
  2. ^ a b c (EN) Exoplanet-catalog, su Exoplanet Exploration: Planets Beyond our Solar System. URL consultato il 19 novembre 2023.
  3. ^ a b (EN) Pierre-Yves Martin, Planet Kepler-385 d, su exoplanet.eu, 2021. URL consultato il 4 novembre 2023.
  4. ^ Jason F. Rowe, Stephen T. Bryson e Geoffrey W. Marcy, VALIDATION OF KEPLER'S MULTIPLE PLANET CANDIDATES. III. LIGHT CURVE ANALYSIS AND ANNOUNCEMENT OF HUNDREDS OF NEW MULTI-PLANET SYSTEMS, in The Astrophysical Journal, vol. 784, n. 1, 4 marzo 2014, pp. 45, DOI:10.1088/0004-637x/784/1/45. URL consultato il 4 novembre 2023.
  5. ^ David J Armstrong, Jevgenij Gamper e Theodoros Damoulas, Exoplanet validation with machine learning: 50 new validated Kepler planets, in Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, vol. 504, n. 4, 20 agosto 2020, pp. 5327–5344, DOI:10.1093/mnras/staa2498. URL consultato il 4 novembre 2023.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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