James Caird (lancia baleniera)
James Caird | |
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La James Caird verso la Georgia del Sud | |
Descrizione generale | |
Tipo | lancia baleniera |
Cantiere | Framnaes Schipyard |
Destino finale | Conservata presso il Dulwich College di Londra |
Caratteristiche generali | |
Lunghezza | 7 m |
Propulsione | a vela |
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La James Caird è una lancia baleniera classica, lunga 7 metri e larga 2 metri, utilizzata come lancia di salvataggio della nave Endurance che nel 1914, durante l'omonima spedizione, ha portato Ernest Shackleton in Antartide.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La James Caird, fu costruita in Inghilterra secondo precise istruzioni di Frank Worsley, con fiancate di pino del Baltico su una struttura di olmo americano e quercia inglese. Sebbene fosse poco più lunga delle altre due scialuppe, la Wills e la Docker, la Caird era più leggera e più manovrabile per i legni usati. Dopo l'abbandono della Endurance, in preparazione alla navigazione in mare aperto, il mastro d'ascia della spedizione, Harry McNish, aveva rialzato le sue fiancate di circa 40 centimetri, così, anche quando era a pieno carico, restava fuori dall'acqua per circa 60 centimetri.
Intitolata dall'esploratore irlandese a James Key Caird, un finanziatore della missione, dopo il naufragio dell'Endurance è stata utilizzata da Shackleton, Frank Worsley, Timothy McCarthy, John Vincent, Tom Crean ed Harry McNish per compiere un epico viaggio di 700 miglia marine, circa 1300 chilometri dall'isola dell'Elefante alla Georgia del Sud durante l'inverno antartico del 1916. La Caird era la barca più sicura delle tre.[1] Durante il viaggio di una settimana verso l'Isola dell'Elefante, in termini di peso, le barche non erano sovraccariche. La Wills aveva a bordo otto uomini, la Docker e la Caird undici.
I particolari della drammatica avventura della James Caird sono narrati in molti libri, South! di Shackleton, edito nel 1919, The Endurance: Shackleton's Legendary Antarctic Expedition di Caroline Alexander, edito nel 1998, Endurance. L'incredibile viaggio di Shackleton al Polo Sud di Alfred Lansing, edito nel 2003. L'equipaggio della Caird sfidò i cosiddetti "cinquanta urlanti", quei venti micidiali che penetravano nelle ossa e tormentavano il corpo e l'anima, tipici del famigerato canale di Drake, oltre il 50º parallelo di latitudine Sud.
La barca è stata restaurata ed è attualmente conservata presso il Dulwich College, la vecchia scuola di Shackleton a sud di Londra. Della James Caird è stata fatta una copia con la quale è stato ritentato con successo l'attraversamento dei 1300 chilometri che separano l'isola Elephant dalla Georgia del Sud[2].
Galleria d'immagini
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Frank Worsley il comandante
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Harry McNish, il falegname
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Gli uomini rimasti all'Isola dell'Elefante
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Viaggio della James Caird
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Partenza della James Caird dall'Isola dell'Elefante
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Il salvataggio
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La nave cilena Yelcho
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James Caird al Dulwich College
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Replica della James Caird
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Stancomb Wills
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Lansing pag. 124.
- ^ (EN) Historic re-enactment Archiviato il 29 aprile 2015 in Internet Archive.. James Caird Society. 2013.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Alfred Lansing, Endurance. L'incredibile viaggio di Shackleton al Polo Sud, TEA, 2003, p. 229, ISBN 88-502-0393-4.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su James Caird
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Sito del Dulwich College con informazioni e foto della nave, su dulwich.org.uk. URL consultato il 06-11-09 (archiviato dall'url originale il 25 ottobre 2007).
- (EN) Il viaggio della James Caird, su antarcticconnection.com. URL consultato il 06-11-09 (archiviato dall'url originale il 18 ottobre 2006).
- (EN) Ulteriore descrizione del viaggio della nave, su coolantarctica.com. URL consultato il 06-11-09 (archiviato dall'url originale il 18 ottobre 2006).