Il fascismo immenso e rosso

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Il fascismo immenso e rosso
AutoreGiano Accame
1ª ed. originale1990
Generesaggio
Lingua originaleitaliano

Il fascismo immenso e rosso è un'opera del giornalista e scrittore Giano Accame, pubblicata nel 1990 per le edizioni Settimo Sigillo. Ricavato da un'espressione di Robert Brasillach[1], il titolo mette in luce il fulcro della riflessione dell'autore sul fascismo e sulle correlazioni tra questo fenomeno politico e la sua apparente - a detta di Accame - antitesi, il comunismo.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ I bimbi che un giorno saranno ragazzi di 20 anni apprenderanno con oscura meraviglia dell’esistenza di questa esaltazione di milioni di uomini, i campeggi della gioventù, la gloria del passato, le sfilate, le cattedrali di luce, gli eroi caduti in combattimento, l’amicizia tra i giovani di tutte le nazioni rinate. Josè Antonio, il fascismo immenso e rosso. E io so che il comunismo ha, anch’esso, una sua grandezza del pari esaltante. Può addirittura essere che, tra mille anni, si confondano le due rivoluzioni del XX secolo». (Robert Brasillach, Lettera a un soldato della classe ’40)

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]