Husein Kavazović

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Husein Kavazović

Gran Muftì di Bosnia ed Erzegovina
In carica
Inizio mandato2012
PredecessoreMustafa Cerić

Dati generali
Prefisso onorificoef.
UniversitàUniversità al-Azhar, Università di Sarajevo
Professioneimam

Hussein Kavazović (Gradačac, 3 luglio 1964) è un imam bosniaco, dal settembre 2012 Gran Muftì della Bosnia ed Erzegovina.

Figlio di Hasan e Saima Kavazović,[1] Husein frequenta le scuole a Gradačac la Gazi Husrev-Bey Madrasa a Sarajevo, dove si diploma nel 1983. Lascia quindi la Jugoslavia per studiare diritto islamico tra il 1985 e il 1990 all'Università al-Azhar del Cairo, quindi ritorna in patria per difendere la propria tesi di master alla Facoltà di Studi Islamici dell'Università di Sarajevo.[2][3]

Lavora come imam, hatib e mualim in varie congregazioni musulmane a Srebrenik e Gradačac, prima di divenire muftī di Tuzla dal 1993 al 2012. A inizio anni '90 è anche eletto membro del Consiglio della Comunità Islamica di Bosnia ed Erzegovina (Islamska Zajednica, IZ).

Nel 2012 la Comunità Islamica lo elegge con 240 preferenze su 382 Gran Muftì (reis-ul-ulema) di Bosnia ed Erzegovina, il 14° a partire dal 1882, succedendo così a Mustafa Cerić. Nel suo programma elettorale, Kavazović spinge per la cooperazione con le altre comunità religiose e una maggiore "incorporazione delle donne nel lavoro della comunità religiosa musulmana".

Parla bosniaco, arabo e inglese.[4][5][6][7]

  1. ^ Biografija reisu-l-uleme mr. Archiviato il 22 febbraio 2014 in Internet Archive.
  2. ^ Novi reisu-l-ulema mr. Husein ef. Kavazović, su balkanpost.net. URL consultato il 1. 1. 2016.
  3. ^ Ko je Husein ef. Kavazović: Od borca s puškom u ruci do reisa, su AKOS.ba. URL consultato il 1. 1. 2016 (archiviato dall'url originale il 26 aprile 2015).
  4. ^ Biografija mr. Husein ef. Kavazović (PDF), su rijaset.ba. URL consultato il 1. 1. 2016.
  5. ^ Neuer religiöser Führer für Muslime in Bosnien, su dw.com. URL consultato il 1. 1. 2016.
  6. ^ Gvardijan i reis: Biti čovjek u najtežim vremenima, su balkans.aljazeera.net. URL consultato il 1. 1. 2016.
  7. ^ Uvjerljiva podrška Huseinu ef. Kavazoviću, su dw.com. URL consultato il 1. 1. 2016.

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