Huracan

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Disambiguazione – Se stai cercando l'autovettura sportiva prodotta da Lamborghini, vedi Lamborghini Huracán.
Disambiguazione – Se stai cercando la squadra di calcio argentina, vedi Club Atlético Huracán.
Tempio del dio del vento Maya Huracan nel sito archeologico di Zuma, vicino Tulum, Stato di Quintana Roo, Regione dello Yucatan, Messico

Nella mitologia maya, Huracan (anche Hurakan, Harakan o Jurakan) era la divinità del fuoco, del vento e delle tempeste. È la principale divinità del Popol Vuh - il corpus letterario storico-mitologico del Regno Quiché di Q'umarkaj - presente in ogni fase del racconto della creazione del mondo col nome di U K'ux Kaj (Cuore del cielo) e descritta come spirito creatore e origine della vita. Sempre nel Popol Vuh è anche colui che scatena il diluvio, e colui che chiede a Hunahpù e Xbalanqué di uccidere il malvagio di Uucub Kakix[1]

Divinità di alto rango, Huracan era associato ad Hunab Ku, il Supremo dio Creatore dei Maya. Il nome deriva dal maya Jun Raqan, "colui che è su una gamba", con chiaro riferimento alla caratteristica forma del tornado.[senza fonte] La corrispondente divinità azteca era Tezcatlipoca.
Adirato con i primi uomini, inviò il Gran Diluvio che è una versione maya del Diluvio Universale. Si riteneva che avesse partecipato alla creazione dell'uomo, a partire dal mais. Di sembianze zoomorfe, era rappresentato con la testa di serpente o comunque con aspetto rettiloide.

Corrisponde a divinità simili di altre culture precolombiane, quali Tohil, Bolon Tzacab, Cocijo e Tlaloc.

La parola spagnola Huracán (relativa al ciclone tropicale) deriva invece dal Taino[2]. Alcuni sostengono erroneamente che questa voce spagnola è stata incorporata dalla lingua maya[3], tuttavia, è necessario ricordare che gli spagnoli hanno vissuto 30 anni nel Hispaniola e Cuba prima di raggiungere il Messico, e durante questo periodo sono stati registrati diversi uragani, in particolare il giugno 1494, il 3 agosto 1508, ed il 10 luglio 1509[4].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Christenson, op. cit., pp. 59-60.
  2. ^ «Huracán» (in spagnolo). Consultato il 30 dicembre 2013.
  3. ^ Moya Pons, Frank (1 de agosto de 2009). «Un dios taíno castigó a los cristianos» (in spagnolo). Santo Domingo: Diario Libre. Archivado desde el original el 2013.
  4. ^ Landsea, Chris. «What is the origin of the word "hurricane"?» (in inglese). Atlantic Oceanographic and Meteorological Laboratory, Hurricane Research Division.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Christenson, Allen J., Popul Vuh: Sacred Book of the Quiché Maya People (PDF), su Mesoweb articles, Mesoweb: An Exploration of Mesoamerican Cultures, 2003, 2007. URL consultato il 4 novembre 2011.
  • Thompson, J.Eric S.(1970). Maya History and Religion, Civilization of the American Indian Series, No. 99. Norman: University of Oklahoma Press. ISBN 0-8061-0884-3. OCLC 177832.
  • Ferdinand Anders, Das Pantheon der Maya.
  • Nicholas Hellmuth, Monsters and Men in Maya Art.
  • Houston, Stuart, Taube, The Memory of Bones.
  • Simon Martin and Nikolai Grube, Chronicle of the Maya Kings and Queens.
  • David Stuart, The Inscriptions from Temple XIX at Palenque.
  • Karl Taube, The Major Gods of Ancient Yucatan.
  • Karl Taube, A Representation of the Principal Bird Deity in the Paris Codex.
  • Eric Thompson, Maya History and Religion.
  • Alfred Tozzer, Landa's Relacion de las Cosas de Yucatan.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN300182630 · LCCN (ENsh95007500 · J9U (ENHE987007558742305171 · WorldCat Identities (ENviaf-300182630
  Portale Conquista spagnola delle Americhe: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di Conquista spagnola delle Americhe