Hammamizade İsmail Dede Efendi

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Hammamizade Ismail Dede Efendi (Istanbul, 9 gennaio 1778Mecca, 29 novembre 1846) è stato un compositore di musica classica ottomana.

Hammamizade İsmail Dede Efendi
Hammamizade İsmail Dede Efendi

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Egli nacque il 9 gennaio 1778 a Istanbul, nella mahalle di Şehzadebaşı.[1] Iniziò a studiare musica con Mehmed Emin Efendi, all'età di otto anni. Frequentava i rituali sufi alla Yenikapı Mevlevihanesi, un luogo di ritrovo di Mevlevi. Studiò con Ali Nutki Dede e imparò a suonare il ney, nella Yenikapı Mevlevihanesi. Divenne Dede ("maestro") nel 1799. La musica di Dede Efendi fu apprezzata dal Sultano Selim III e quindi egli eseguì le sue opere a palazzo. Egli compose centinaia di canzoni e riti mevlevi. Nel 1846 si recò in pellegrinaggio alla Mecca, ma a Mina (sobborgo della Mecca) contrasse il colera e morì. La sua tomba è ora alla Mecca.

La sua musica[modifica | modifica wikitesto]

Dede Efendi diede lezioni di musica turca a Hamparsum Limonciyan, l'inventore della notazione omonima, la notazione dominante per la musica turca. Uno dei più grandi compositori turchi, ha creato capolavori in tutte le forme e modalità della musica turca. Ha anche sviluppato i modi musicali compositi di "sultanî yegâh", "nev-eser", "saba-buselik", "hicaz-buselik" e "araban kürdî". Le sue opere più importanti sono i sette pezzi Mevlevi per Samah. Più di duecento delle sue composizioni sono arrivate sino a oggi.

Il suo museo[modifica | modifica wikitesto]

La sua casa e il suo salone di musica nel quartiere di Kumkapı a Istanbul sono stati conservati e sono ora un museo.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (TR) Dede Efendi Biyografi, su biyografi.info, 15 gennaio 2016. URL consultato il 15 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 22 gennaio 2016).

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN74287871 · ISNI (EN0000 0000 5491 7747 · CERL cnp00584106 · Europeana agent/base/57789 · LCCN (ENn98951285 · GND (DE104360984 · BNF (FRcb15843451s (data) · J9U (ENHE987007426363105171 · WorldCat Identities (ENlccn-n98951285