Geolabididae

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Geolabididae
Cranio e mandibola di Centetodon marginalis, un geolabidide
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Mammalia
Infraclasse Eutheria
Superordine Laurasiatheria
Ordine Eulipotyphla
Famiglia Geolabididae
Generi

I geolabididi (Geolabididae) sono un gruppo di mammiferi insettivori, forse appartenenti ai soricomorfi. Vissero tra l'Eocene inferiore e il Miocene inferiore (circa 52 - 20 milioni di anni fa) e i loro resti fossili sono stati ritrovati in Nordamerica.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Noti principalmente per resti del cranio e della dentatura, questi animali dovevano essere simili a toporagni e le dimensioni variavano da pochi centimetri di lunghezza a circa 50 centimetri. Il cranio era dotato di arcate zigomatiche complete, ma alcune modifiche del processo angolare delle mascelle e del condilo mandibolare (ad esempio, Centetodon possedeva un abbozzo di doppia articolazione) preannunciavano le specializzazioni caratteristiche dei soricidi. La formula dentaria era 3.1.4.3/ 3.1.4.3. I geolabididi erano dotati di premolari e molari inferiori a corona alta, al contrario degli erinaceomorfi. I trigonidi presenti sui molari superiori erano inoltre alti e più larghi rispetto ai talonidi. Il quarto premolare superiore era dotato di un grande metaconide e di un talonide stretto, ma non era ancora molarizzato (come invece avveniva nei nittiteridi). La forma meglio conosciuta (Centetodon) mostra un muso allungato a causa della presenza di diastemi tra i premolari; in Centetodon, inoltre, gli incisivi inferiori erano bilobati come negli erinaceidi arcaici. In alcuni geolabididi i molari superiori erano quasi zalambdodonti, con piccoli conuli e precingula e postcingula ben sviluppati.

Classificazione[modifica | modifica wikitesto]

Inizialmente descritti come una sottofamiglia degli erinaceidi (McKenna, 1960) e poi considerati per lungo tempo affini ai toporagni (Soricidae), i geolabididi erano un gruppo di "insettivori" arcaici dalle parentele poco chiare; ricerche più recenti basate sulla struttura delle ossa del tarso hanno messo in luce somiglianze con l'altrettanto enigmatica famiglia dei nittiteriidi (Nyctitheriidae), ed è possibile che entrambe queste famiglie siano vicine ai Solenodontidae attuali (Zack e Penkrot, 2019).

Sono noti alcuni generi vissuti in Nordamerica tra l'Eocene inferiore e il Miocene inferiore, anche se si conosce una forma (Batodon) del Cretaceo superiore nordamericano che a volte è stata iscritta a questo gruppo; anche Stilpnodon del Paleocene è considerato un possibile geolabidide. Un altro possibile geolabidide (Gobigeolabis) è stato scoperto nel Paleocene dell'Asia. Tra i geolabididi sono note alcune forme che potrebbero rappresentare i mammiferi più piccoli mai conosciuti (Batodonoides).

Paleobiologia[modifica | modifica wikitesto]

I geolabididi erano probabilmente piccoli animali che si nutrivano di insetti, ed erano più strettamente insettivori rispetto agli erinaceomorfi. La struttura del tarso del minuscolo Batodonoides suggerisce che almeno alcuni geolabididi dovevano essere ottimi arrampicatori, e forse erano strettamente arboricoli (Zack e Penkrot, 2019).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • McKenna, M. C. 1960. The Geolabidinae, a new subfamily of early Cenozoic erinaceoid insectivores. University of California Publications in Geological Sciences, 37:131–164.
  • L. Van Valen. 1967. New Paleocene insectivores and insectivore classification. Bulletin of the American Museum of Natural History, 135(5):217-284.
  • Krishtalka, L., and R. M. West. 1979. Paleontology and geology of the Bridger Formation, southern Green River Basin, southwestern Wyoming. Part 4. The Geolabididae (Mammalia, Insectivora). Milwaukee Public Museum Contributions in Biology and Geology, 27:1–10.
  • Lillegraven, J. A., M. C. McKenna, and L. Krishtalka. 1981. Evolutionary relationships of middle Eocene and younger species of Centetodon (Mammalia, Insectivora, Geolabididae) with a description of the dentition of Ankylodon (Adapisoricidae). University of Wyoming Publications, 45:1–115.
  • Bloch, J. I., K. D. Rose, and P. D. Gingerich. 1998. New species of Batodonoides (Lipotyphla, Geolabididae) from the early Eocene of Wyoming: Smallest known mammal? Journal of Mammalogy, 79:804–827.
  • Lopatin, A. V. (2006). Early Paleogene insectivore mammals of Asia and establishment of the major groups of Insectivora. Paleontological Journal, 40 (S3): S205–S405. doi:10.1134/S0031030106090012.
  • Thomas S. Kelly (2010). New records of Marsupialia, Lipotyphla, and Primates from the Duchesnean (middle Eocene) Simi Valley Landfill local fauna, Sespe Formation, California (PDF). Paludicola, 7 (4): 158–169.
  • Shawn P. Zack; Tonya A. Penkrot (2019). Tarsals of the minuscule insectivorous mammal Batodonoides from the Eocene of San Diego County, California. Journal of Vertebrate Paleontology, in press: e1672076. doi:10.1080/02724634.2019.1672076.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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