Galassia nana della Balena

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Galassia nana della Balena
Galassia nana sferoidale
Galassia nana della Balena (Hubble Legacy Archive)
Dati osservativi
(epoca J2000)
CostellazioneBalena
Ascensione retta00h 26m 11.0s
Declinazione-11° 02′ 40″
Distanza2,46 milioni di a.l.  
Redshift- 0,000290
Velocità radiale-87 km/s
Caratteristiche fisiche
TipoGalassia nana sferoidale
Altre designazioni
Cetus Dwarf Spheroidal, Cetus dSph, LEDA 3097691, LEDA 4689196
Mappa di localizzazione
Galassia nana della Balena
Categoria di oggetti astronomici

La galassia nana della Balena (Cetus dSph) è una galassia nana sferoidale, a "bassa luminosità superficiale"[1], situata nell'omonima costellazione alla distanza di circa 2,5 milioni di anni luce dalla Terra[2][3]. Mostra un blueshift di 0,000290 e pertanto si muove verso la Via Lattea alla velocità di 87 km/s.

Fu scoperta nel 1999 da Alan Whiting, George Hau e Michael J. Irwin[4] attraverso osservazioni effettuate dall'UK Schmidt Telescope[5]. Fa parte del Gruppo Locale ma non è una galassia satellite né sembra legata gravitazionalmente ad altre galassie, trovandosi in una posizione piuttosto isolata.

Non vi è stata trovata presenza di idrogeno neutro. Le stelle attualmente visualizzabili sono solo giganti rosse[6], segno di assenza di processi di formazione stellare.

  1. ^ Hartmut Frommert, Christine Kronberg, Cetus Dwarf, su spider.seds.org. URL consultato il 3 aprile 2016.
  2. ^ A. W. McConnachie, M. J. Irwin e A. M. N. Ferguson, Distances and Metallicities for 17 Local Group Galaxies, in arXiv:astro-ph/0410489, 20 ottobre 2004, DOI:10.1111/j.1365-2966.2004.08514.x/abs/. URL consultato il 3 aprile 2016.
  3. ^ (EN) Alan W. McConnachie, The Observed Properties of Dwarf Galaxies in and around the Local Group, in The Astronomical Journal, vol. 144, n. 1, 1º gennaio 2012, p. 4, DOI:10.1088/0004-6256/144/1/4. URL consultato il 3 aprile 2016.
  4. ^ Alan B. Whiting, George K. T. Hau e Mike Irwin, A New Local Group Galaxy in Cetus, in The Astronomical Journal, vol. 118, 1º dicembre 1999, pp. 2767–2774, DOI:10.1086/301142. URL consultato il 3 aprile 2016.
  5. ^ Press Release ING 5/1999, The Isaac Newton Telescope discovers a new Local Group galaxy, su ing.iac.es. URL consultato il 3 aprile 2016.
  6. ^ Sidney van den Bergh, Updated Information on the Local Group, in Publications of the Astronomical Society of the Pacific, vol. 112, n. 770, pp. 529–536, DOI:10.1086/316548. URL consultato il 3 aprile 2016.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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