Fabio Felice Passifilo Paulino

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Museo Nazionale Romano Terme di Diocleziano, Roma - Base di una statua, con iscrizione dedicatoria a nome di Fabius Felix Passifilus Paulinus, praefectus urbi. Dai dintorni della Basilica di San Pietro in Vincoli, 476 circa

Fabio Felice Passifilo Paulino (Fabius Felix Passifilus Paulinus; ... – ...; fl. seconda metà del V secolo) è stato un politico romano.

Paulino ricoprì la carica di Praefectus urbi di Roma in un periodo imprecisato tra il 450 e il 496. Il suo nome è attestato da diversi ritrovamenti epigrafici, tra cui un'iscrizione al Colosseo, una tessera che registra lavori pubblici sotto due imperatori e diverse basi di statue ricollocate.

Alcune iscrizioni ritrovate e facenti riferimento a Paulino sono:

  • CIL VI, 01656a, CIL VI, 01656b e CIL VI, 01656c, ritrovate nel 1589 all'angolo tra via del Colosseo e via della Polveriera. 1656b riutilizza la base di una statua dedicata a Magnenzio da Fabio Tiziano nel 350/351; 1656c riutilizza la base di una statua con dedica a Diocleziano da parte di Emilio Vittore (Aemilius Victor);
  • NSA 1922, trovata nel 1922 in via Eudossiana, nei pressi della Facoltà di Ingegneria;
  • due iscrizioni, ritrovate all'interno di due aule dell'Athenaeum di Adriano, originariamente collocate nel portico antistante e trasportate all'interno quando nel VI secolo vi fu installata una fonderia.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Orlandi, S., "L'iscrizione del praefectus Urbi F. Felix Passifilus Paulinus", Archeologia e infrastrutture. Il tracciato fondamentale della linea C della metropolitana di Roma: prime indagine archeologiche (Bollettino d'Arte. Volume Speciale 2010 - Serie VII), Florence 2010, pp. 124–127.
  • Orlandi, S., Roma. Anfiteatri e strutture annesse con una nuova edizione e commento delle iscrizioni del Colosseo. Epigrafia anfiteatrale dell'Occidente romano 6, Rome 2004, pp. 499–500.
  • Amoroso, A., "Il tempio di Tellus e il quartiere della Praefectura Urbana", Workshop di archeologia classica, (Volume 4 2007), Pisa-Roma, Fabrizio Serra editore, pp. 72–73.
  • "Piazza Madonna di Loreto, Rinvenimenti archeologici, posizionamento su base catastale" SSBAR.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]