Evangeliario di Horne
Evangeliario di Horne manoscritto | |
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Piatto superiore della legatura con il gruppo della Crocifissione in avorio di tricheco | |
Opera | evangeliario |
Epoca | 1220-1225 |
Supporto | pergamena |
Rilegature | inizio del XIV secolo, con smalto e pietre dure |
Fogli | 203 |
Ubicazione | Museo nazionale danese, Copenaghen |
Versione digitale | [1] |
L'Evangeliario di Horne è un evangeliario scritto in latino realizzato fra il 1200-1225, proveniente dalla chiesa di Horne, presso Fionia, da cui il nome del manoscritto. Si conserva al Nationalmuseet di Copenaghen, con la segnatura ms. 380[1].
Contenuto e decorazione
[modifica | modifica wikitesto]Il piatto superiore della legatura presenta il gruppo della Crocifissione realizzato in avorio di tricheco, riconducibile alla prima metà del XIII secolo, mentre il resto della decorazione, composta da smalti traslucidi e pietre semi-preziose, sono aggiunte successive, probabilmente dell'inizio del XIV secolo.
L'evangeliario è composto di 203 fogli di pergamena e contiene i quattro Vangeli, preceduti dalle tavole dei Canoni, ossia le tabelle di concordanza delle scritture dei vangeli.
Il manoscritto presenta una ricca decorazione miniata. Presenta infatti sette miniature a piena pagina: una scena di dedica con due figure laiche, un uomo e una donna inginocchiati di fronte a un santo vescovo, forse san Nicola; la Crocifissione; Cristo in trono; i ritratti dei quattro evangelisti, posti in apertura del relativo Vangelo. Vi sono poi cinque pagine iniziali e 14 tavole dei Canoni decorate, con figure degli evangelisti antropozoomorfi all'interno dei timpani delle arcate.
Vi sono poi numerose iniziali ornate a racemi vegetali, di lontano sapore Channel Style, caratterizzate da colori accesi e vivaci. La gamma cromatica è dominata dai colori rosso, blu, verde e giallo, anche se non mancano colori più tenui, pastello, come il viola.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]L'evangeliario fu donato alla chiesa di Horne presso Fionia nel 1656 da Jørgen Brahe (1585-1661) e Anne Gyldenstierne (1596-1677) di Hvedholm.
Gli stemmi apposti nel manoscritto permettono di conoscere chi fossero i donatori e gli ex proprietari del volume. Il primo proprietario di cui si conserva lo stemma è Oluf Rosensparre (1559-1624) di Skarhult, i cui genitori, Steen Jensen Rosensparre (1523-1565) e Mette Rosenkrantz (1533-1588), possedevano l'ex convento di benedettine Bosjökloster in Scania. Per la presenza all'interno del manoscritto di preghiere in onore di sant'Olav, re norvegese venerato in Scandinavia, e la probabile raffigurazione, come detto prima, di san Nicola, protettore di quel monastero, si è ipotizzato che il manoscritto possa provenire da Bosjökloster[2]. Il manoscritto fu conservato nella chiesa di Horne fino al 1810, quando il conte Preben Bille-Brahe di Hvedholm lo donò alla "Den kongelige Commission til Oldsagers Opbevaring", il precursore del Nationalmuseet.
Galleria d'immagini
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Pagina iniziale del Vangelo di Luca
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Smalto traslucido con drago, dettaglio del piatto superiore della legatura
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Stemmi di due possessori: Oluf Steensen Rosensparre (1559-1624) a destra, e la moglie Elisabeth (Lisbeth) Gyldenstjerne (1533-1588) a sinistra
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Due donatori laici in preghiera di fronte a un santo vescovo, probabilmente san Nicola
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Riproduzioni dell'Evangeliario di Horne, sito nel Nationalmuseet di Copenaghen
- ^ (EN) Bosjökloster, in Wikipedia, 14 gennaio 2017. URL consultato il 14 aprile 2019.
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