Esafluorofosfato di tetrakis(acetonitrile)rame(I)

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Esafluorofosfato di tetrakis(acetonitrile)rame(I)
Formula di struttura dell'esafluorofosfato di tetrakis(acetonitrile)rame(I)
Formula di struttura dell'esafluorofosfato di tetrakis(acetonitrile)rame(I)
Modello dell'esafluorofosfato di tetrakis(acetonitrile)rame(I)
Modello dell'esafluorofosfato di tetrakis(acetonitrile)rame(I)
Nome IUPAC
esafluorofosfato di tetrakis(acetonitrile)rame(I)
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC8H12CuF6N4P
Massa molecolare (u)372,72
Aspettosolido bianco
Numero CAS64443-05-6
Numero EINECS672-617-9
SMILES
CC#N.CC#N.CC#N.CC#N.F[P-](F)(F)(F)(F)F.[Cu+]
Proprietà chimico-fisiche
Temperatura di fusione160 °C (433 K)[1]
Indicazioni di sicurezza

L'esafluorofosfato di tetrakis(acetonitrile)rame(I) o è il composto organometallico con formula [Cu(CH3CN)4]PF6. In condizioni normali è un solido bianco, dove lo stato di ossidazione del rame è +1. Disponibile in commercio, è usato per la sintesi di altri complessi di rame, dato che il legante nitrile si può sostituire facilmente.[2]

Struttura[modifica | modifica wikitesto]

Studi di cristallografia a raggi X mostrano che il catione Cu(I) è coordinato a quattro leganti acetonitrile quasi lineari, con una geometria tetraedrica pressoché ideale. La distanza Cu–N è nell'intervallo 192,8-203,0 pm.[3] Struttura analoga hanno i sali ottenuti con altri anioni come perclorato,[4] tetrafluoroborato, nitrato, e anche con l'anione debolmente coordinante B(C6F5)4.[2]

Sintesi[modifica | modifica wikitesto]

Il catione [Cu(CH3CN)4]+ fu descritto per la prima volta nel 1923, come prodotto secondario formatosi dalla riduzione di rame in polvere con nitrato d'argento in soluzione di acetonitrile.[5]

Normalmente [Cu(CH3CN)4]PF6 è prodotto aggiungendo HPF6 a una sospensione di ossido di rame(I) in acetonitrile.[6]

Cu2O + 2 HPF6 + 8 CH3CN → 2 [Cu(CH3CN)4]PF6 + H2O

La reazione è fortemente esotermica e può portare a bollore la soluzione. Dopo la cristallizzazione i cristalli formati dovrebbero essere bianchi, ma si osserva spesso una sfumatura blu dovuta alla presenza di ioni Cu2+.[6]

Proprietà[modifica | modifica wikitesto]

Il legante acetonitrile protegge lo ione Cu(I) dall'ossidazione a Cu(II). Tuttavia l'acetonitrile non è legato fortemente al Cu(I), e in presenza di altri solventi non acquosi il composto [Cu(CH3CN)4]PF6 può essere usato come precursore per la sintesi di altri composti di Cu(I).[6]

Soluzioni in acetonitrile di [Cu(CH3CN)4]+ danno disproporzione se diluite con acqua:

2 [Cu(CH3CN)4]+ + 6 H2O → [Cu(H2O)6]2+ + Cu + 8 CH3CN

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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