Ernici

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Gli Ernici erano un'antica popolazione dell'Italia, il cui territorio era situato nel Lazio fra il Lago del Fucino ed il fiume Sacco (Trerus); confinavano con i Volsci a sud e con gli Equi ed i Marsi a nord.

Mantennero a lungo la loro indipendenza e nel 486 AC erano ancora abbastanza forti da concludere un trattato paritario con i Latini (Dionisio d'Alicarnasso VIII. 64 e 68). Si allontanarono da Roma nel 362 (Livio VII. 6 seg.) e nel 306 (Livio IX. 42), quando la loro città principale Anagni fu presa e ridotta ad una praefectura , mentre Ferentinum, Aletrium e Verulae furono ricompensate la loro fedeltà con la concessione di rimanere liberi municipia, una posizione che a quella data preferirono alla civitas (cittadinanza)

Il nome degli Ernici, come quello dei Volsci, manca dalla lista delle popolazioni italiane che Polibio (II. 24) elenca tra quelle in grado di fornire truppe nel 225 AC; a quella data, quindi, il loro territorio non poteva essere più distinto dal Lazio e sembra probabile che già allora avessero ricevuto la completa cittadinanza romana. Le più vecchie iscrizioni latine del distretto (da Ferentinum, CIL X. 5837-5840) sono di prima della guerra sociale e non presentano caratteristiche locali.

Non c'è prova che indichi che gli Ernici abbiano mai parlato un dialetto realmente diverso dai Latini; ma una o due glosse indicano che ebbero caratteristiche proprie di vocabolario, come ci si può aspettare fra popoli che abbiano mantenuto le loro abitudini locali. Il loro nome, tuttavia, con la terminazione in "-co ", li classifica insieme alle altre tribù il cui nome termina in "-co", (come i Volsci) che sembrerebbero essere stati i primi abitanti della costa occidentale dell'Italia, piuttosto che le tribù i cui i nomi sono stati formati con il suffisso "-no".

Bibliografia

Conway: Italic Dialects (Camb. Univ. Press, 1897), p. 306 seg.., dove si possono trovare le glosse, i toponimi ed i nomi delle persone.