Donato di Besançon
San Donato | |
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Vescovo | |
Nascita | 590 ca. |
Morte | 7 agosto 660 ca. |
Venerato da | Chiesa cattolica |
Canonizzazione | 24 novembre 1900 da papa Leone XIII |
Ricorrenza | 7 agosto |
Donato (590 circa – 7 agosto 660 circa) fu vescovo di Besançon. Il suo culto come santo fu confermato da papa Leone XIII nel 1900.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Secondo il racconto di Giona di Bobbio, Donato era figlio dei duchi Valdeleno e Flavia e la sua nascita sarebbe da attribuire alle preghiere di san Colombano[1].
Già monaco a Luxeuil, attorno al 626 fu eletto vescovo di Besançon: presenziò ai concili di Reims, Clichy e Chalon-sur-Saône e concesse privilegi all'abbazia di Saint-Faron di Meaux[1].
Fondò l'abbazia maschile di Saint-Paul sulle rovine dell'antico palazzo dei governatori dei Sequani e le diede una regola basata su quelle di san Benedetto e san Colombano; su richiesta di sua madre e della sorella Siruda, fondò anche il monastero femminile di Jussa-Moutier, ai piedi della cittadella di Besançon, e diede alle religiose una regola con elementi provenienti da quelle di Benedetto, Colombano e Cesario (tale regola ebbe una certa fortuna e fu adottata anche dalle monache di Chamalières)[1].
Incerta è l'epoca della sua morte; il suo nome appare ancora in un diploma del mese di febbraio dell'anno I del regno di Clotario III, ossia il 658 circa[2].
Fu sepolto, insieme con il padre, nell'abbazia di Saint-Paul[1].
Il culto
[modifica | modifica wikitesto]Il culto di san Donato, documentato dalle litanie proprie della diocesi di Besançon[1], fu confermato da papa Leone XIII il 24 novembre 1900[3].
Il suo elogio si legge nel martirologio romano al 7 agosto[4].
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Il martirologio romano. Riformato a norma dei decreti del Concilio ecumenico Vaticano II e promulgato da papa Giovanni Paolo II, LEV, Città del Vaticano 2004.
- Congregatio de Causis Sanctorum, Index ac status causarum, Città del Vaticano 1999.
- Filippo Caraffa e Giuseppe Morelli (curr.), Bibliotheca Sanctorum (BSS), 12 voll., Istituto Giovanni XXIII nella Pontificia Università Lateranense, Roma 1961-1969.
- (FR) Louis Duchesne, Fastes épiscopaux de l'ancienne Gaule, vol. III, Parigi 1915
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Donato di Besançon, su Santi, beati e testimoni, santiebeati.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 24991450 · ISNI (EN) 0000 0003 5479 9391 · CERL cnp00288222 · LCCN (EN) no91014892 · GND (DE) 102441340 · BNF (FR) cb13572134z (data) · J9U (EN, HE) 987007574624405171 |
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