Discussioni utente:Luigi Catalani/Parco fluviale del Basento

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Le sorgenti del fiume Basento sgorgano lungo le pendici del monte Arioso. Fitti boschi ne rivestono i declivi e rivoli d’ acqua zampillano lungo i pendii. La sorgente del fiume è situata in località Fossa Cupa e attraversa la regione Basilicata, fino a sfociare nel mar Jonio, di preciso nella piana di Metaponto. Il corso del torrente attraversa boschi e vallate, monti e colline, pianure e città, donando acqua alle popolazioni stanziate lungo il suo bacino idrografico.

La città di Potenza sorge lungo le sponde del Basento, aggredito da tecnologie e industrie, frutti della società contemporanea, i quali hanno generato aggressioni al territorio. Il capoluogo di regione sorge sulla sponda sinistra del fiume, mentre la zona industriale si estende sulla riva opposta. Non sono pochi gli argini, i ponti, i viadotti o gli attraversamenti stradali che hanno mutato l’assetto del fiume, con conseguenti danni all’equilibrio dell’ ecosistema fluviale, aggravato dagli abbondanti scarichi idrici degli impianti di depurazione.   Il Basento solca i colli lucani e nei pressi del paesino di Trivigno sta sorgendo una piccola diga, che prende il nome dall’omonimo borgo. Si tratta perciò di una traversa fluviale, ovvero da un parziale sbarramento dell’alveo realizzato costruendo una barriera agli argini per aumentare la profondità dell’acqua in un tratto del fiume e aumentare dunque la disponibilità del fluido acqueo il quale sarà canalizzato negli invasi di Acerenza e Genzano. Il modello è stato realizzato presso i laboratori dell’università di Basilicata, in modo da apprendere il comportamento del corso fluviale e realizzare opere adatte all’habitat naturale, dato che i letti dei fiumi sono costretti a un regime di secca, provocata dalla scarsa piovosità e aggravata da fattori antropici, al fine di evitare distruzione di specie vegetali e alimentari depurandone l’ambiente   La diga Camastra è stata realizzata nel 1957 su un altro degli affluenti del Basento, il Camastro, e fornisce acqua potabile a una vasta area della provincia di Potenza. L’invaso è alto 56 metri ed è stato costruito per raccogliere il deflusso del corso di acqua, fino alla creazione di un lago artificiale che contiene 42 milioni di metri cubi di oro blu. Il paesaggio limitrofo alla diga è mutato nel corso del tempo : la vegetazione si è infittita, la fauna lacustre è divenuta ricca e varia. L’impianto è stato realizzato impiegando le più moderne tecnologie. Si nota quindi lo sfioratore, il quale è utilizzato per far defluire le acque dove il limite massimo di presenza in diga si oltrepassa, in modo da controllare, depurando batteri e distribuire alle popolazioni la riserva fluida. Sono visibili anche le pareti della diga che a valle sono ricoperte di un manto erboso, al fine di evitare l’erosione. Mediante i dissipatori le acque presenti nell’invaso sono restituite al corso fluviale dal quale sono prelevate. La storia del Basento è caratterizzata anche da ingrossamenti e alluvioni, vive nei ricordi delle popolazioni autoctone. Per arginare tale fenomeno l’intervento umano può essere volto alla realizzazione di briglie, che impediscano l’erosione dell’alveo e collocate lungo il letto del fiume, così da ridurre piene o aree paludose.   Il territorio lucano è anche soggetto a dissesto idrogeologico, tanto che il suolo subisce continue evoluzioni morfologiche. In primo luogo si verificano frane, prodotte dalla spinta di acqua. Tra i tipi di cedimenti vanno menzionati: i crolli, gli scorrimenti e le colate, che hanno distrutto paesini e strade, tra cui si ricorda il franamento che interessò l’intero villaggio di Campomaggiore il quale il 10 febbraio 1885 fu danneggiato da uno scorrimento. Il borgo lucano fu poi successivamente riedificato sulla sommità del monte limitrofo. I motivi per cui si verificano tali fenomeni sono il clima mediterraneo, i terreni argillosi o la mancanza di vegetazione. Il fiume infine arresta la sua corsa nel mar Ionio , la cui costa è in continuo arretramento.

Dalla analisi del fiume Basento si può comprendere quanto in natura siano fragili tutti gli equilibri che ne regolano il funzionamento e quanto i fenomeni siano tra di loro collegati.

[@ Francesca padulaa] ciao, questa è la pagina di discussione, forse volevi inserire informazioni nella sandbox? Se sì inseriscile tranquillamente, senza bisogno di passare da qui.--Potenza2021 (telefonami) 14:48, 9 ago 2022 (CEST)[rispondi]