Discussione:Tiberio Giulio Abdes Pantera

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Confusione di nomi e interpretazioni discutibili[modifica wikitesto]

Stada è il nome che il Talmud attribuisce a Maria e non al padre né parthenos ("vergine") può essere il nome del soldato romano semmai di Maria.

Marco 7, 24 è un versetto citato come prova ma viene decontestualizzato. Il capitolo non parla affatto della visita di Gesù alla casa di suo padre in Fenicia ma di un miracolo che egli compì e di cui, come sua consuetudine e lo si vede anche nei versetti successivi a proposito di altri miracoli, ordina di non parlarne.

Marco 7, 24-37

24 Partito di là, andò nella regione di Tiro e di Sidone. Ed entrato in una casa, voleva che nessuno lo sapesse, ma non potè restare nascosto. 25 Subito una donna che aveva la sua figlioletta posseduta da uno spirito immondo, appena lo seppe, andò e si gettò ai suoi piedi. 26 Ora, quella donna che lo pregava di scacciare il demonio dalla figlia era greca, di origine siro-fenicia. 27 Ed egli le disse: «Lascia prima che si sfamino i figli; non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini». 28 Ma essa replicò: «Sì, Signore, ma anche i cagnolini sotto la tavola mangiano delle briciole dei figli». 29 Allora le disse: «Per questa tua parola va', il demonio è uscito da tua figlia». 30 Tornata a casa, trovò la bambina coricata sul letto e il demonio se n'era andato. 31 Di ritorno dalla regione di Tiro, passò per Sidone, dirigendosi verso il mare di Galilea in pieno territorio della Decàpoli. 32 E gli condussero un sordomuto, pregandolo di imporgli la mano. 33 E portandolo in disparte lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua; 34 guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e disse: «Effatà» cioè: «Apriti!». 35 E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente. 36 E comandò loro di non dirlo a nessuno. Ma più egli lo raccomandava, più essi ne parlavano 37 e, pieni di stupore, dicevano: «Ha fatto bene ogni cosa; fa udire i sordi e fa parlare i muti!».

Non esiste la benché minima prova che il soldato fenicio arruolato nell'esercito romano fosse il padre di Gesù né che fosse identificabile nel Pantera delle Toledoth che talvolta viene presentato come giudeo, chiamato in certe versioni Giuseppe o in altre Giovanni, e nient'affatto un guerriero ma "ardimentoso come un guerriero".

L'ipotesi è di James Tabor. Ci si limita a presentare la versione dello studioso americano.--StefanoRR (msg) 19:55, 15 ago 2015 (CEST)[rispondi]

Collegamenti esterni modificati[modifica wikitesto]

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Saluti.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 03:42, 15 apr 2018 (CEST)[rispondi]

i 40 anni di servizio sulla lapide non possono essere espressi con XXXX perchè non ha senso, non è un numero romano. 40 In numeri romani si scrive XL e non c'è altro modo.Quindi quanto sono genuine tutte le altre informazioni se questa che doveva essere solo un dettaglio da RIPORTARE e scritto in modo sbagliato? Comunque ho apportato la modifica.

Numerazione romana[modifica wikitesto]

Basta verificare su Sistema di numerazione romano per sapere che la numerazione XXXX è normale per il periodo in esame. Anche XC poteva essere scritto LXXXX, e così VIIII per 9 ecc. D'altronde ancora oggi è comune che sugli orologi con ore romane le ore 4 siano espresse con IIII. In quanto alla genuinità delle informazioni di Celso, quante probabilità ci sono che potesse azzeccare i quattro nomi, l'epoca e la sua specializzazione nell'esercito romano? --2.36.88.206 (msg) 00:30, 30 dic 2021 (CET)[rispondi]