Discussione:Six Degrees of Inner Turbulence

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Rudess, altro che secondo piano[modifica wikitesto]

Ho modificato il paragrafo relativo alle caratteristiche del disco perché non venivano sottolineati assolutamente alcuni elementi importanti; colui che aveva scritto non aveva assolutamente preso in considerazione lo sperimentalismo dell'album, che appare invece un elemento molto evidente (basta sentire Misunderstood e soprattutto The Great Debate, ma anche Disappear e alcuni tratti di Blind Faith, inizio e finale in primis) e non solo dal mio punto di vista, soffermandosi soltanto sulle influenze nu-metal che comunque si sentono bene, soprattutto in The Glass Prison; di conseguenza non è assolutamente vero che Rudess svolge un ruolo di secondo piano, in quanto è proprio lui che crea questo tipo di sound ricercato.

il 5/4 è un 6/4 a cui è stato tolto un'accento??? direi proprio di no![modifica wikitesto]

ho rimosso questa affermazione palesemente errata :)

prima di tutto la parola accento è impropria, perchè togliere un'accento non significa mozzare la durata di una battuta: un 6/4 a cui si toglie un'accento (che poi bisogna vedere pure dove cadeva questo accento, molto probabilmente NON sul sesto quarto) rimane sempre un 6/4 (a prescindere da quale accento si toglie eventualmente)

Semmai si potrebbe dire che è un 6/4 a cui è stato tolto un quarto, ovvero in termini tecnici un tempo composto di tipo 6-1 (sei meno uno). Però anche così è un'affermazione fortemente opinabile: da un lato non vi sono "frasi" in cui siano presenti tanto battute da 6/4 che da 5/4 in cui le seconde siano riguardabili come versioni mozzate delle prime (cosa che accade spesso nel prog, specie a fine frase), anzi l'intero blocco "funzionale" delle strofe è interamente in 5/4; da un'altro lato, analizzando la ritmica e gli accenti (per chi sa cosa sono) di questo 5/4 è più ragionevole considerarlo come un tempo composto di tipo 3+2 (ascoltate la chitarra e la batteria), o al limite per la sola frase di piano, un tempo fatto di battute alterne 3+2 e 2+3, ma di certo non 4+1 o 6-1 (che pure spesso si trovano nel prog, anzi sono quasi la regola, ma non in questo brano).

La struttura di tempo composto "tradizionale" (quindi somma di moduli da due e da tre) è confortata dal blocco centrale (in cui il ritmo è ragionevolmente 3/4) e nel chorus finale (6/4) dove sono ribaditi i tempi ternari, senza eccessiva soluzione di continuità coi blocchi da 5/4.

Saluti! --Luciano.comelli 18:10, 14 lug 2007 (CEST)[rispondi]

E la suite? La lasciamo a casa?[modifica wikitesto]

Faccio i complimenti a chi ha scritto il paragrafo relativo all'album, in quanto spiega perfettamente le caratteristiche principali del disco sia per quanto riguarda le strutture che dal punto di vista tecnico (chi le ha fatte dimostra davvero di essere esperto di teoria musicale); ma mi chiedo come mai non è stata fatta la descrizione approfondita della suite "Six Degrees"; non ha senso descrivere le cinque canzoni del primo cd e limitarsi a dire un trafiletto sulla canzone dalla struttura più elaborata e, soprattutto, che dà il titolo all'album e che la rappresenta maggiormente! Quindi faccio la richiesta all'utente originario di trovare un attimo di pazienza e descrivere con calma ed obiettività anche la suite. Grazie.

--Splinter 12:37, 28 set 2007 (CEST)[rispondi]


Sì, padrone!

--Darth Master 15:36, 28 set 2007 (CEST)[rispondi]


Abbiamo un troll tra noi, eh? Quel "sì padrone" senza nessuna modifica mi pare strano. Comunque, lasciamo perdere la polemica (non è carina).

In ogni caso, ero venuto su questa pagina proprio per fare la stessa domanda. Sto creando una pagina apposita, per ora uno stub, con un link alla pagina inglese.

--Blaisorblade 17:27, 10 feb 2008 (CET)[rispondi]