Discussione:Sindacato attori italiani

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ma scusate società attori è una cosa e il sindacato è un altra quello presente nell'argometo fa riferimento alla soicietà e alla sua fondazioner il sindacvato viene dopo mettetevi d'accordo

Abbiamo dunque dubbi tra sindacato e societa:

  • La voce era stata spostata (da me) quattro anni fa, senza un particolare approfondimento ma semplicemente perché nell'incipit la si descriveva cpme organizzazione sindacale.
  • La storia dell'attuale sindacato, dice: Nel 1979 per far fronte alle nuove sfide e meglio tutelare la categoria, la Società Attori Italiani avviò la propria trasformazione in Sindacato[1].
  • Sembra quindi che il soggetto sia il medesimo e che il nome originario Società attori italiani si sia tramutato nell'odierno Sindacato attori italiani.
  • Se il soggetto non è da considerarsi con continuità, il titolo va cambiato
  • Se riteniamo che il soggetto sia il medesimo, rimane la scelta tra il nome attuale e quello originario
  • pareri? --Gac 06:11, 23 gen 2014 (CET)[rispondi]


Non sapendo dove "piazzare" questo esempio di lampante ANTIenciclopedicita' e altrettanto lampante autopromoyione, lo metto qui. PerchE' qui? Perche' tempo fa mi fu rimproverato, avendo compilato la voce Tonino Pavan, che non si trattava di "enciclopedicita'". Beh', sarebbe il caso di non prendersi per i fondelli. Non un giornalista ed ex docente universitario sessantacinquenne!

Premesso che il Renna e' persona e professionista degnissimi (lo conosco), ma mi spiegate che differenza c'e' trA QUESTA PRESENTAYIONE E LA MIA? O debbo pensare che ci siano censuri targati "sindacato", visto che il personaggio da me affrontato (il Pavan) sputtano' appuntto un sindacato all'epoca (e in quel caso, non parlo di altro) si dimostro' incapace di comprendere che razza di battaglia andava fatta a favore di una categoria cosi' particolare come quella dgli attori? Se vorrete darmi una spiegayione articolata, e senya la puzza sotto il naso - che invece rinvenni quando mi fu bocciata la voce Tonino Pavan - ne saro' grato. Distinti saluti, Sandro Damiani


Enrico Renna (Salento, 26 gennaio 1952) è un compositore italiano. La sua formazione è avvenuta presso il "Conservatorio di San Pietro a Majella" di Napoli (dove attualmente insegna Composizione), con Umberto Rotondi a Milano e con Luigi Nono. Ha composto musica da camera, sinfonica, elettronica e teatrale, eseguita in Europa e negli Stati Uniti, ha pubblicato diverse opere ed inciso dischi con BMG, Ricordi, Suvini-Zerboni, Edipan, RCA, CPC, Eurarte, Mnemes. Alla testa dell'Orchestra Alessandro Scarlatti della RAI di Napoli, dell'Ensemble NNM e del Collegium Philharmonicum ha eseguito programmi dedicati prevalentemente alla musica contemporanea. Nell'agosto 2009 ha fondato, nel Convento S. Antonio di Oppido Lucano, la Bottega Musicale Santa Maria de Jesu. Inoltre, è collaboratore di diverse riviste musicali.

Sulla sua figura ed opera hanno scritto critici musicali quali Mario Bortolotto, Renzo Cresti, Girolamo De Simone, Gillo Dorfles. È citato nel Dizionario Enciclopedico Universale della Musica e dei Musicisti Utet.

Perché Società Attori Italiani e non Sindacato Attori Italiani[modifica wikitesto]

Sono due organizzazioni differenti nella forma e nella sostanza degli associati. La Società Attori Italiani era unitaria, era un'associazione di carattere professionale con caratteristiche anche sindacali e firmò il suo primo accordo con la RAI nel marzo/aprile/maggio del 1960 e la firma fu quella di Gino Cervi, poi seguirono le firme degli altri sindacati dello spettacolo. L'Assemblea della Società Attori Italiani convocata alla Sala Borromini di Roma nel 1979 non trasformò la SAI in sindacato ma costituì di fatto un nuovo sindacato. La sigla SAI rimase per una pura coincidenza lessicale. La vecchia SAI si estinse naturalmente per mancanza di associati, quindi NON si trasformò in sindacato. Tanto è vero che, dopo la scelta del 75% dei presenti che costituirono di sana pianta un nuovo sindacato affiliandolo alla FILS CGIL, molti attori, se pur in minoranza, scelsero di iscriversi direttamente alle altre federazioni dello spettacolo che formarono al loro interno delle sezioni riservate agli attori. Il SAI, quindi, s'espresse in una scelta di parte. Quindi, due organizzazioni differenti e, se non altro per il rispetto che dobbiamo agli attori, anche di fama (come Gian Maria Volontè e altri che non furono d'accordo con quella scelta), a mio avviso sarebbe oggettivamente doveroso per la verità storica, riportare la voce a S.A.I. Società Attori Italiani. Se l'inserimento nella categoria organizzazioni sindacali non va bene, allora si cambi pure la categoria in una più adeguata, ma non si cambi la verità storica. Antonio. PiranoTrieste