Discussione:Sapienza di Gesù Cristo

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La unione del concetto di Sophia o Sapienza con la Fede, intesa in senso lato, direi di qualsiasi fede, nel campo cristiano, si deve intendere la fede in Cristo, proprio a causa delle scoperte del mondo della materia e della presenza in essa fin dalle infintesime entità, vedi particelle subatomiche, di comportamenti non "Oggettivabili", cioè l'impossibilità di conoscere l'essere della materia separata dalla sua azione e dell'interazione fra l'infinitamente piccolo e l'infinitamente grande, porta a considerare che il corpo, ovvero la materialità umana, sia passibile di ricevere od adire alla sophia, in profondità tale, che la sophia stessa attraverso il corpo può manifestarsi nella personalità percepita corporalmente da chi ascolta,il karma, e vede il "maestro", attraverso un transfert potente che trasferisce nel "matafisico" l'interazione tra ""docente" e "discente". Ogni vero innamoramento, anche il più banale, si fa per dire, trasferisce in una dimensione diversa la percezione della "essenza" dell'altro, ma questa visione dell'altro non è una ""allucinazione", è invece un entrare in comunicazione attraverso la "fantasia" intesa come livello diverso di percezione atta a cogliere quello che l'altro è o diventa nel momento in cui è scattata una interazione tra l'essenza dell'uno el'essenza dell'altro- L'"interazione dinamica probabilistica" così come nella materia, ha prodotto una realtà diversa che si vuole che non sia realtà ma un prodotto della fantasia e non della mente razionale- Ma il corpo stesso conosce una sua nuova vita, od un livello di beatitudine, che è reale, certamente più reale ed esistenziale di una analisi della realtà come osservazione oggettiva e non partecipativa della realtà stessa. Angelo Coluzzi angelo.coluzzi@fastwebnet.it