Discussione:Santadi

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La definizione esatta è "Sa Coia Meurreddina" i termini "Matrimonio Mauritano" o in Sardo "Coia Mauredina" sono falsi storici. Il "Matrimonio Meurreddino" non ha niente a che fare ne con la Mauritania, ne con il popolo dei Mauri. Infatti secondo un falso storico i Vandali avrebbero deportato nel territorio del sulcis dei Mauri abitanti della ex provincia di mauritania e li avrebbero confinati in questa zona. Questo è dovuto alla assonanza tra i termini Meurreddus e Maureddus. Il termine Meurreddu deriva da Meurra (latino Merula) che tradotto in Italiano è Merlo. Gli uomini del sulcis hanno un costume tradizionale sardo particolare tutto nero, essi quando si vestono in modo tradizionale si identificano come vestiti a modo di merlo (bistiu a meurreddu) cioè vestiti di nero come è nero il colore del Merlo. Essi stessi si definiscono Meurreddus ma non hanno mai usato nella loro storia il termine Maureddus che invece deriva da Mauri. La storicità del nome Meurreddu è attestata anche dal complesso nuragico Meurra nel comune di Giba nel Sulcis che nel lontano passato ha avuto grande importanza. Secondo recenti studi i Vandali portarono dei Berberi di carnagione chiara non dalla ex provincia romana di Mauritania ma dalla ex provincia d'Africa dalla zona Cabilia una regione dell'odierna Algeria chiamati cabili essi parlavano il cabilo un dialetto berbero. Essi vennero stanziati nel campidano nella zona di Samassi[1] e vennero usati per contrastare le continue scorribande e attacchi degli abitanti della sardegna centrale che erano molto bellicosi nei confronti dei dominatori Vandali. Quando i bizantini sconfissero i Vandali per non sottomettersi i cabili, che erano conosciuti con il nome di mauri dai sardi delle zone interne perché a quel tempo venivano definiti Mauri tutti i berberi del nordafrica, si spostarono più a nord verso le montagne e cercarono di combattere i bizantini ma quando furono sconfitti fuggirono ancora più a nord e si rifugiarono in alcune zone tra i monti della barbagia e del gerrei che li proteggevano dai bizantini. Essi si assimilarono alle genti che già abitavano queste zone montuose. I Sardi del campidano chiamano in modo scherzoso i sardi delle zone centrali proprio con il termine Cabilli.[2]