Discussione:Psicologia/archivio2005

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Secondo me in questo articolo c'è troppa enfasi sull'aspetto "terapeutico": penso che per le terapie psicologiche (e le relative patologie) dovrebbe esserci una sezione apposita mentre qui si dovrebbe parlare solamente della psicologia come studio astratto (e privo di finalità) della mente. --Pokipsy76 14:36, ott 22, 2005 (CEST)

Scusate...[modifica wikitesto]

Scusate ma la psicologia NON è una scienza! Non agisce secondo il metodo scientifico, agisce in base a dati statistici e non di causa-effetto... quindi non la si può definire scienza.

La psicologia sarebbe una scienza? Da quando?--88.149.233.124 01:23, 18 nov 2007 (CET)[rispondi]

salvogreco70@yahoo.it[modifica wikitesto]

Umberto Galimberti in Idee:il catalogo è questo (Feltrinelli) fa notare che nel suo senso profondo, stravolto, psicologia dal suo etimo greco sarebbe discorso dell'anima cioè espressione dell'anima che parla, che vive, che informa il mondo, mentre lo studio dell'anima, della mente , del comportamento come si è declinata la psicologia come disciplina, si traduce in discorso sull'anima , un mettere sotto osservazione l'anima, guardarla, giudicarla, connotarla...fino all'estremo dell'opprimerla nel suo vitale divenire salvogreco70@yahoo.it

Riporto di seguito testo inserito da anonimo che ha sovrascritto il precedente. --Snowdog 19:37, 27 nov 2005 (CET)[rispondi]


La psicologia nasce nel 1500, dal tedesco Melantone, latinista e grecista. Per lui la psicologia era l’ insieme di conoscenze filosofiche, letterarie e religiose sull’ animo umano.

Nel 1690 John Locke un filosofo inglese, pubblica il saggio sull’ intelletto umano per cui cerca di ricostruire il funzionamento della mente, come riusciamo a far nascere i nostri contenuti mentali, astratti e complessi. Per lui all’ origine delle idee c’ è l’ esperienza, e studia il comportamento animale e umano. Egli vuole arrivare a capire quale è il modo migliore per ragionare. Il tentativo di studiare la mente di Locke, non avrà successo in filosofia, anche se molti filosofi prendono spunto da lui per dare una base solida ai ragionamenti, la mente viene analizzata solo attraverso ragionamenti e osservazioni, senza esperimenti. La psicologia scientifica moderna nasce tra il 1850 e il 1900, dove in questo periodo, fisici, biologi, si interessano alla mente umana. In Germania, Wilhem Wundt fonda la psicologia come disciplina da insegnare nelle università. Nello stesso periodo, Hermann Ebbinghaus , realizza il primo importante lavoro sulla memoria. Tra il 1850 e il 1870 fisici, medici si occupano dello studio della psiche: le sensazioni, le emozioni, le attività intellettive, ma senza sapere che stavano creando una nuova scienza, quella della psicologia scientifica moderna, così si fusero due nuove discipline le scienze naturali e lo studio della mente. Gli scienziati applicano allo studio della mente l’ esperienza che applicano alle scienze naturali. Nel 1872 Charles Darwin, pubblica l’ espressione delle emozioni nell’ uomo e negli animali parla di come uomini e animali manifestano sensazioni e emozioni attraverso il movimento del corpo. Viene proposta la teoria fisiologica delle emozioni ovvero per Darwin, le emozioni sono scariche di energia, che attraversano l’ organismo e sono scatenate da stimoli esterni. La paura è il brusco cambiamento fisiologico che un organismo va incontrare in presenza di un ostacolo. I nostri movimenti con cui esprimiamo un emozione, sono residui di quei movimenti con cui un tempo usavamo per qualche scopo .E così la pensa anche l’ etologia. Quindi, per Darwin si comunica anche attraverso il corpo, la CNV o comunicazione non verbale , essa è diventata importante dopo le ricerche con le api di Karl Von Frisch. Tra il 1860 e il 1870, Franciscus Donders, studia i tempi di reazione , cioè il tempo che un individuo impiega per rispondere allo stimolo.Ancora oggi si usano per valutare le persone idonee alla guida di autobus e camion.Donders li studiò per misurare le attività mentali. Piu’ sono i passaggi mentali per rispondere a uno stimolo e piu’ tempo viene impiegato per rispondere. 1 esperimento Donders studia quanto tempo occorre a un individuo per tirare una leva quando vede una luce 2 esperimento Donders studia quanto tempo occorre a un individuo per tirare una leva quando vede una luce intensa e non debole. 3 esperimento oltre che a reagire a uno stimolo, l’ individuo doveva anche scegliere se tirare o no la leva. La differenza tra il secondo e il primo caso era la scelta di tirare o no la leva. Gustav Theodor Fechner laureato in medicina, è passato alla storia della psicologia, poiché ha fondato la psicofisica. Egli studiò per sette anni il rapporto tra gli stimoli fisici e sensazioni mentali. In Germania vi erano conflitti su il meccanicismo che considerava tutti i fenomeni pari a quelli fisici, mentre il vitalismo considerava tutti i fenomeni appartenevano alla vita e alla mente .Fechner studiava il rapporto mente-corpo, per risolvere la questione tra vitalismo e meccanicismo. Ernst weber, aveva notato che la risposta agli stimoli varia a seconda della grandezza di essi. Nasce la legge Weber-Fechner , ovvero la soglia sensoriale differenziale varia a seconda della grandezza degli stimoli, ed è proporzionale alla loro intensità. Quindi, essa serve per dire che la sensibilità di un corpo aumenta se aumentano gli stimoli di intensità. Il merito di aver fondato la psicologia come disciplina, va a Wilhem Wundt, tra il 1858 e il 1862 scrisse il libro contributi alla teoria della percezione sensoriale , e piu’ tardi il suo manuale di psicologia. Nel 1875 divenne professore di filosofia a Lipsia, e qui vi fondò il laboratorio di Lipsia e nonostante vi fossero ancora termini fisiologia e filosofia, Wundt voleva fare psicologia.Al laboratorio affluirono allievi e osservatori di tutto il mondo.Veniva studiata la psicofisica, i tempi di reazione..Era nata la psicologia come disciplina scientifica, e si tenevano corsi all’ università. La cultura di Wundt, la biologia, la fisica, la filosofia , permisero a Wundt di sintetizzare la nuova disciplina. Hermann Ebbinghaus fu il primo ad aver effettuato il primo lavoro di psicologia sperimentale. Egli si era interessato alla psicologia per caso, infatti trovò un libro di Fechner per caso. Ebbinghaus si occupo’ della memoria, lo studio alla quale si erano applicati Aristotele e tutti i filosofi, studiandola nel laboratorio di Lipsia , dove oltre a studiare sensazioni, percezioni, non si studiavano il pensiero, l’ apprendimento, la volontà e la memoria. Egli imparava a memoria gruppi di consonanti e vocali senza senso. Combinandole, ottenne 2 300 sillabe. Per impararle, leggeva ripeteva dall’ inizio alla fine, e se si inceppava nella ripetizione, leggeva il resto e poi tutto, e così riprovava a ripetere tutte le sillabe. Si può memorizzare attraverso tre tipi di prove: -di rievocazione, con la quale gli viene chiesto a un individuo di ripetere ciò che ha memorizzato -di riconoscimento l’ individuo deve riconoscere cose già viste o sentite tra altre -di riapprendimento Ebbinghaus usò queste prove, infatti nella prima seduta imparava delle sillabe, nella seconda, imparava la medesima lista, questa volta per imparare la seconda lista gli occorreva molto poco tempo rispetto la prima .

Ebbinghaus arrivò ad alcune conclusioni -effetto del superapprendimento cioè, a forza di ripetere la memoria migliorava, aumentando il numero di ripetizioni, aumentava anche la memoria. -curva dell’ oblio ovvero, Ebbinghaus vedeva che piu’ i giorni trascorrevano e la memoria diminuiva - Apprendimento massivo e distributivo, Ebbinghaus vide che piu’ sedute erano piu’ efficaci di una lunga e unica seduta -Effetto seriale la memorizzazione dipende da come sono messe le sillabe, infatti quelle in fondo e le prime si memorizzano meglio di quelle di mezzo. Nell’ 800 in Germania, che era diventato il principale centro scientifico del mondo, molti allievi di Wundt fondarono laboratori e scuole. Come la scuola di Wurzburg, che con Kulpe, nasce il metodo di introspezione, dal latino guardare dentro, che consiste nell’ osservazione delle nostre esperienze personali e interiori. Con Wundt, veniva usata molto poco, perché vi era la preoccupazione di perdere ogni obiettivo con la descrizione di fatti troppo personali .I soggetti riferivano allo psicologo fatti interiori, a cui egli cercava di non interferire, chiedendo fatti semplici, senza andare a ricostruirli con il passato. A Wurzburg, oltre che limitarsi a studiare le sensazioni ,si comincia a studiare pure il pensiero, e si studia cio’ che accade nella mente in qualunque momento. Oggi però non ci si fida piu dell’ introspezione, ma dei tempi di reazione. Gli Stati Uniti nell’ 800 con la diffusione della psicologia, presero posto alla Germania. Titchener, inglese terminò gli studi a Lipsia. A soli 25 anni, dopo essersi impressionato da Wundt, si trasferì negli stati uniti, per diffondere la psicologia nel mondo, a Ithaca.Egli tradusse il manuale di Wundt in inglese e scrisse anche altri manuali, e diresse la rivista della psicologia. Inoltre fondò una scuola, con la base lo strutturalismo, ovvero descrivere cosa c’ è nella mente. La psicologia ritrae la sua struttura, la mente è formata da tanti pezzi che la compongono come un mosaico di sensazioni, emozioni, concetti, il lavoro dello strutturalista e analizzare tutti questi affetti, emozioni, concetti. Un americano, William James, dopo essersi laureato in medicina, pubblico’ i principi della psicologia. James fondo’ la scuola con le basi del funzionalismo .Gli studiosi di questa disciplina, credevano che non serviva a niente studiare cosa ci fosse nella mente, perché essa cambia continuamente, non è fissa. Bisogna chiedersi, piuttosto, come funziona. Gli psicologi funzionalisti pensavano che in un dato momento i processi mentali dipendessero dall’ adattamento ambientale. Nel funzionalismo , ci sono vari temi filosofici e Darwinianani. Intanto, in Russia stavano nascendo tre scuole, basate sui riflessi. Per questo vengono chiamate con riflessologia russa. La scuola piu’ importante fu quella fondata da Ivan Pavlov, sulla psicologia dell’apprendimento, noto per i suoi studi sulla digestione. Nel 900, in Russia, Ivan Petrovic Pavlov, si dedicava a ricerche sui riflessi nervosi. Egli insegnava all’ accademia militare di Pietroburgo.Egli cominciò a studiare il condizionamento classico , ovvero una forma semplice di apprendimento. A Pavlov non andava molto a genio la psicologia, poiché per lui si basava su discorsi fumosi e poco rigidi. Per lui , un individuo per imparare deve essere ricompensato e punito, Il condizionamento classico si distingue da quello operante, utilizzato dagli americani. Pavlov per i suoi esperimenti utilizzava i cani, esponendoli a dei stimoli, a cui essi avrebbero dovuto rispondere attraverso la salivazione. Egli per deviare la saliva all’ interno e per farla affluire in dei contenitori, utilizzava dei contenitori. Creava cosi’ fistole salivari, creando un contatto del cavo orale con l’ esterno. Essi venivano messi in delle apposite torri del silenzio.Attraverso chirografi, Pavlov registrava la quantità di saliva prodotta in ogni momento.Se si metteva del cibo in bocca al cane, esso rispondeva con la salivazione, mentre il chirografo incrementava la quantità di saliva. Fin qui tutto è normale e on vi è nulla di strano, percio’ vine chiamato riflesso incondizionato o assoluto, ovvero questo avviene quando uno stimolo che proviene dall’ esterno provoca una reazione all’ interno di un organismo.Pavlov noto’ che i cani salivavano anche quando sentivano i passi del cameriere arrivare per dargli il cibo. Il cane immaginava in quel momento in cui sentiva i passi avvicinarsi, il momento quando avrebbe avuto il cibo in bocca, ovvero si parla di salivazione psichica. Il riflesso condizionato, invece era quel riflesso che dipendeva dalla situazione Pavlov, al cane associò il cibo ad altri stimoli come al campanello o alle luci. Grazie al condizionamento classico, le risposte degli individui possono essere determinate anche da alcuni stimoli che non sono importanti. Il cane si adattava all’ ambiente del laboratorio poiché ad alcuni stimoli come il campanello, dopo la salivazione veniva dato il cibo al cane. Pavlov studiò tutte le risposte condizionate e gli stimoli. Così vengono fissati i principi del condizionamento classico.


E se inserissimo il testo di cui sopra in un sottoparagrafo dal titolo "cenni storici"?--Pokipsy76 11:30, 28 nov 2005 (CET)[rispondi]

Condivido che ci sono troppi riferimenti all'aspetto psicoterapeutico o alla terapia in generale, soprattutto per quanto riguarda gli approcci. Suggerisco pertanto di dividere gli aspetti della psicologia (sviluppo clinico lavoro ecc...) dalle terapie (psicoterapie) e le loro diverse correnti

Gravi lacune[modifica wikitesto]

Ho notato che vi è una grave mancanza: Franz Brentano, che fine ha fatto? NEi testi attuali si fa risalire la Psicologia a 2 e non a 1 padre. Il primo è Wilhelm Wundt, e l'altro è il suddetto Franz Brentano.

Difatti la Psicologia wundtiana ha dato il via a: strutturalismo, comportamentismo, introspezionismo, cognitivismo (et. al.). Mentre la psicologia di stampo brentaniano ha dato il via a Psicologia della Gestalt, il concetto di insight, nonchè a tutta (di fatto è così) alla Psicologia Sociale.

L'importanza di Brentano è da rilevare anche nella crisi del cognitivismo di stampo HIP (human information processor), e al relativo instaurarsi del cognitivismo più "reale"; che fine ha fatto James Jerome Gibson, il quale "quasi" direttamente citava Brantano al fine di uscire dal dal laboratorio ed instaurare una psicologia che studiasse la mente e il comportamento uamno nel quotidiano?