Discussione:Polifonia

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Credo dovremo inserire al più presto le altre accezioni del termine, prova a vedere Pagine che linkano questa. --M/ 11:09, Set 4, 2004 (UTC)

Questa parte, tradotta da W/en:, integrata con quanto hai scritto tu, potrebbe andare? --M/


La polifonia, nella musica, consiste in più voci melodiche indipendendenti, al contrario della musica monofonica o alla musica con una melodia dominante e un accompagnamento con accordi, chiamata anche omofonia.

Questo termine è utilizzato generalmente per riferirsi alla musica del tardo Medioevo e del Rinascimento: la musica barocca possiede delle forme proprie, come la fuga, che se pure potrebbero essere chiamate polifoniche, sono normalmente meglio descritte con il termine di contrappunto.

  • (da aggiungere, se si è d'accordo, qui il testo che metto più sotto) MM

Nell'uso contemporaneo, il termine viene riferito in particolare agli strumenti musicali elettronici.

Per il sintetizzatore e per gli altri strumenti elettronici la polifonia rappresenta la capacità di eseguire anche molte note di suoni diversi nello stesso istante. Questo rende l'idea dell'importanza di questo parametro per valutare se con un sintetizzatore, una tastiera o un campionatore, sia possibile eseguire intere composizioni polistrumentali.

Quando uno strumento digitale esaurisce la capacità polifonica, libera i sintetizzatori in uso per riprodurre i suoni appena richiesti, solitamente terminando i suoni iniziati prima. Nei piano digitali infatti, il lungo tempo di decadimento di una nota grave occupa il sintetizzatore interno fino alla fine della nota stessa. Se dopo una pressione consecutiva di note gravi si premono contemporaneamente anche molte le note acute, è udibile l'interruzione della coda delle note gravi.


c'è qualcuno che mi sa dire quando è nata precisamente la polifonia?

Origini e sviluppo della polifonia[modifica wikitesto]

A partire dal "canto piano" del canto gregoriano, nel quale tutte le voci cantano all'unisono la medesima melodia, le forme attraverso cui si evolse la polifonia furono:

  • Organo parallelo (X secolo): due voci (voce principale inferiore e voce organale superiore) cantano in parallelo la medesima melodia con il medesimo ritmo, ma ad un intervallo musicale prefissato.
  • Organo libero (XI secolo): la voce organale si muove più liberamente rispetto alla voce principale. Oltre che il moto parallelo, come nell'organo parallelo, può aversi il moto contrario (la voce organale sale mentre quella principale scende o viceversa), iil moto simile (vanno nella stessa direzione ma senza mantenere intervalli musicali prefissati), o il moto obliquo (una delle voci tiene una nota mentre l'altra si muove). Le due voci cantano tuttavia in generale allo stesso ritmo, nota contro nota, sebbene il moto obliquo cominciasse a mostrare le possibilità offerte da variazioni di ritmo tra le voci.
  • Organo melesmatico (XII secolo). La voce principale inizia a essere chiamata "tenore", per la sua funzione di tenere la nota, (con una sillaba del testo), mentre la voce organale svolge la propria melodia sovrapponendosi ad essa e portando a compimento la differenza non solo melodica ma anche ritmica tra le due voci.
  • Organo duplum o discanto: nella Scuola di Notre Dame di Parigi con il magister Leontinus, o Leontin, le due voci svolgevano ciascuna la propria melodia parallelamente e con ritmi diversi, ma all'interno di tempo complessivo comune. Per ottenere questo risultato fu introdotta una più precisa notazione della durata. Continuava ad essere presenti in un pezzo episodi di organo melesmatico, ma nelle clausole (clausola) il tenore svolgeva una propria melodia in parallelo alla voce superiore (ora chiamata duplum) e le due voci erano legate solo dalla precisa misurazione del tempo.
  • Organo triplum e quadruplum: il magister Perotinus magnus, o Perotin, sempre della Scuola di Notre Dame, introdusse nelle clausole una terza e quindi una quarta voce.

MM 22:15, Feb 8, 2005 (UTC)


Ho dato una grande risistemata all'articolo, almeno per la parte medioevale. In seguito andranno sviluppati anche gli altri secoli. Il contrappunto è un termine che lascerei come definizione tecnica alla trattazione delle strutture compositive, mentre polifonia è il nome comune per l'indipendenza delle parti. --Gardanus (msg) 18:28, 11 giu 2009 (CEST)[rispondi]

inversione del ruolo tra soprani primi e secondi in Monteverdi[modifica wikitesto]

Qualcuno mi sa dire perchè Monteverdi nei madrigali, ad esempio in Ecco mormorar l'onde, in alcuni passaggi inverte il ruolo dei soprani primi e dei secondi?

Polifonia nelle scienze del linguaggio[modifica wikitesto]

Esiste un impiego del termine polifonia nelle scienze del linguaggio che non riesco a trovare in nessun modo. Molto probabilmente è un uso metaforico del termine musicale, ma è comunque un'altra accezione di cui occorrerebbe rendere conto. Si può aprire una pagina di disambiguazione? --S.vecchiato (msg) 06:08, 15 feb 2019 (CET)[rispondi]

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