Discussione:Plasticità (arte)

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Perplessità sulla voce[modifica wikitesto]

Sono un po' perplessa: il concetto interpretativo è piuttosto complesso e di difficile definizione, anche perché presumibilmente ogni scuola critica ed ogni epoca ne ha avuto uno diverso, mentre qui si parla esclusivamente di una specifica visione, in particolare nella scelta degli esempi, senza menzionare neppure il suo sviluppo le sue varianti e il modo in cui è stato valutato. Si tratta di un'interpretazione che risalendo nella sua prima formulazione a molti anni fa, è oggi una sorta di comoda vulgata, sulla linea di astrattismo vs. realismo quali correnti delle quali nel tempo riemerge ora l'una e ora l'altra.

Non sono neanche sicura se non sia più corretto parlare di "plasticismo" (?)

Per la scultura (l'osservazione vale nel mio settore) si definisce "plastica" quando il modellato riporta senza semplificarle le forme "naturali", mentre quando queste vengono quasi "disegnate" sulla pietra (con scuri solchi di trapano) si contrappongono effetti ottici (e si tratta in un certo senso di una categoria critica contrapposta) che si limitano a "rappresentare" la realtà.

Mi lascia anche perplessa il concetto di "pittura" o di "architettura" "plastiche". Non mi pare corretto definire con il termine plasticismo (che ha a che fare con la modulazione delle superfici) la conquista dello spazio e del volume dei corpi nella progressiva "nascita" della pittura rinascimentale, a cui di solito mi sembra che ci si riferisca piuttosto con altri termini.

Quanto all'architettura non arrivo a comprendere come sia possibile parlare di architettura non plastica, visto che come la scultura si tratta di un'arte che si esplica nello spazio a tre dimensioni. A meno che non si intenda con "plastica" il caso in cui le superfici murarie sono non piatte, ma curvilinee o arricchite da nicchie e sporgenze, come nel barocco. Anche qui, forse ci sono forse altri termini che mi sembra si usino per il concetto. E certamente nella letteratura si utilizza in senso metaforico e non deve trattarsi di uso abituale.

Insomma non mi pare una pagina che si possa scrivere riportando solo quanto trovato su un paio di libri, temo. Del resto non saprei come aiutarla, perché si tratta, IMHO per farla bene, di scrivere una sorta di tesina universitaria (compilativa, naturalmente, se no si scade nella ricerca originale). E non che non vada bene intanto scrivere uno stub come questo. Non so forse dovrebbe essere meno assertivo in un certo senso e far capire che si tratta di una visione semplificata del tema?

MM (msg) 06:26, 23 ago 2009 (CEST)[rispondi]

plasticismo reindirizza a questa pagina. Ho consultato dei dizionari e citato le fonti... ci saranno semplificazioni, ma non errori grossolani. ci sono due definizioni di plasticismo (come da incipit), una "reale" (quella che descrivi tu x la scultura) e una illusoria (vedi sotto). Puoi ampliare/precisare se conosci altre fonti. Per quanto mi riguarda, soprattutto il paragrafo sulla pittura, mi sento veramente sicuro di quello che ho scritto: sono quattro mesi che non faccio altro che scrivere di dipinti "dove la luce modella con incisività, tramite il chiaroscuro, forme plastiche e monumentali", ecc. ecc. plasticismo in quel caso viene usato come illusione di rilievo o illusione di volume, che si esplica sia col chiaroscuro che con la corretta rappresentazione spaziale... un dipinto di Magritte o un collage, per intendersi, anche se usano il chiaroscuro non è detto che siano plastici. Dai un'occhiata ai "puntano qui" per vedere come il termine viene in genere usato, anche in architettura e pittura. :) Ah, puoi controllare anche (x la pittura) in questa pagina. Non l'ho citata nelle note perché non ho più il libro originale, però è un caposaldo della critica artistica e come vedi il termine "plasticità" ricorre spesso. --SAILKO · FECIT 08:27, 23 ago 2009 (CEST)[rispondi]
Cmq ho inserito una parte delle osservazioni che facevi sulla scultura e riscritto l'incipit... spero che adesso vada meglio. --SAILKO · FECIT 08:56, 23 ago 2009 (CEST)[rispondi]
Come ho già detto va bene lo stub e non saprei bene nemmeno io cosa vorrei (e non ho mai approfondito e anche se certamente dalle mie letture passate me ne sono fatta un'impressione, di cosa si intenda con il termine, ma non saprei più rintracciare da dove questa impressione provenga: sarei troppo superficiale). Però: il testo che linki è del 1914: nel frattempo sono successe un po' di cose nella storia della critica d'arte (che non conosco tutte, appunto, ma insomma era l'epoca dei crociani e della forma vs. contenuto) e non so se sia una buona idea prendere per oro colato un testo così vecchio nel descrivere un concetto che si usa ora, forse, non esattamente identico ... E poi, tu citi le forme plastiche citate nelle descrizioni critiche della pittura e si tratta di una comoda formula, che certo conosco anch'io: ma da qui al concetto di "plasticità nell'arte", per definire bene questo che tutti usano, è un po' diverso. Rimango perplessa, ma non so come risolvere questa perplessità. Lascia tutto com'è (non so se è una buona idea anche inserire le mie osservazioni: sono troppo solo impressioni). Se riuscirò a chiarire la cosa (per prima a me stessa) interverrò più chiaramente e scusami il disturbo. MM (msg) 10:49, 23 ago 2009 (CEST)[rispondi]
non ho capito ancora che significa plasticità
Ho provato a semplificare il discorso e aggiungere più esempi.. dacci un'occhiata --Sailko 18:29, 27 set 2011 (CEST)[rispondi]


BENE SEMPLIFICARE MA LE MANCHEVOLEZZE SONO DA EVITARSI: manca una definizione essenziale, relativa al verbo plasmare, che è da riferirsi principalmente alle figure realizzate con stucco o ceramiche et similia, per realizzare decorazioni plastiche, bozzetti, gruppi scultorei, statue singole, e delle quali non si fa cenno..dovrebbe essere chiarita meglio anche la differenza tra plasticismo e volumetria, concetti che hanno degli elementi in comune (l'aggetto ad es.) ma sono comunque diversi, e che possono essere chiariti facendo riferimento a fonti specifiche, e non di carattere generale e sintetico come quelle indicate

Wp:Be bold --Sailko 08:43, 31 mag 2013 (CEST)[rispondi]

Partendo dal presupposto che ho rispetto per il lavoro degli altri, quindi non ho la superbia di voler alterare la coerenza che c'è all'interno del discorso, e che nel caso specifico sono grato a chi ha realizzato questo lemma importante, che mancava, il problema è che ho solo degli appunti, e per poter apportare informazioni motivate e corrette dovrei citare delle fonti, cioè fare una ricerca in biblioteca, che è lontana da dove mi trovo. Comunque credo si debba anche tenere conto della revisione critica e conseguente rivalutazione del Barocco dopo degli anni '60, di conseguenza consultare degli scritti, dizionari di tecniche artistiche o altro, che considerino anche forme di espressione tipiche di quel periodo, e del successivo.

In alto c'é la foto di una scultura ma la didascalia la chiama pittura. Non sembra corretto ai miei occhi Utente radice (msg) 02:04, 24 dic 2015 (CET)[rispondi]