Discussione:Numero zero (romanzo)

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Interpretazione

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Non sono tanto convinto che l'interpretazione del romanzo sia quella corretta anche se perfettamente legittima. Nel suo ultimo romanzo di fantapolitica, "Numero zero" per l'appunto, Eco descrive un complotto realmente avvenuto: Stay-behind: la rete clandestina della NATO in funzione antisovietica che in Italia ha avuto un ruolo fattuale nella strategia della tensione. Lo fa attraverso una operazione ironica, tipica di Eco, immaginare un complotto ancora più grande e fantasioso (che non è avvenuto nella realtà) quale la fuga e il presunto ritorno di Mussolini. Poi Mussolini muore e per questo il golpe Borghese secondo Braggadocio viene interrotto. Il colpo di stato e la strategia della tensione sono reali, la spiegazione che ne dà uno dei protagonisti, la morte improvvista di Mussolini, è fantasiosa e richiama quel di più di "complottismo" che per molti è sempre necessario per spiegare le cose anche quando non ce n'è bisogno: eccede il rasoio di Occam, è un di più inutile, ma molti ne sentono immancabilmente un bisogno psicologico. Anche quando i complotti sono reali (stay-behind) molti vanno alla ricerca di un complotto ancora più grande per darne una spiegazione. Ma Braggadocio nella sua pur fantasiosa ricostruzione ha forse scoperto qualcosa di scomodo, delle connessioni reali nella strategia della tensione, e viene eliminato. L'altro complotto reale a cui Eco allude è alla cattiva stampa che ha accompagnato Tangentopoli, un altro episodio ambiguo della nostra storia. Il commendatore Vimercate è chiaramente un noto imprenditore passato in politica negli anni '90 che ha realmente cavalcato le inchieste giudiziarie per entrare nel salotto buono e salire al potere. Nella realtà ci riesce, il complotto funziona. Non solo, nella realtà questi giornali col loro stile diffamatorio esistono e hanno un grande successo, non si fermano al numero zero. Eco si diverte a contraddirsi e a far capire attraverso l'ironia che talora i complotti sono reali e che talora non vengono scoperti subito, ma durano a lungo. Basta che molti ci credano. --Menecmo (msg) 09:17, 19 set 2022 (CEST)[rispondi]

La seguente sezione è completamente priva di fonti, probabilmente WP:RO. Elimino sezione ma sposto qui sotto il testo rimosso, nel caso si riesca a fontare.--Flazaza (msg) 12:00, 17 gen 2024 (CET)[rispondi]

Nel romanzo sono presenti più tematiche ma quella, forse, più pervasiva è la distorsione della verità e la moltiplicazione delle verità. Ad esempio, gli elementi di storia italiana dell'ultimo Novecento, raccontati prevalentemente da Braggadocio, vengono presentati non da un punto di vista storico-didattico, bensì come sono stati visti dal pubblico. Dunque, si aprono contraddizioni e ipotesi di complotto che si accumulano, annullando, di fatto, l'autorevolezza delle fonti di notizie ufficiali: per esempio, all'interno del romanzo non sappiamo se Mussolini sia effettivamente morto fucilato dai partigiani o se sia riuscito a scappare grazie a un sosia, le due possibilità hanno esattamente lo stesso peso. Allo stesso modo, all'inizio del romanzo, Colonna deduce che qualcuno sia entrato nel suo appartamento, ma nelle pagine finali, quando il protagonista e Maia si sono rifugiati sul lago d'Orta e stanno analizzando tutta la vicenda, emergono nuove interpretazioni dei fatti che smentiscono l'intrusione di qualcuno nel suo alloggio. Il tema è ancora più evidente nella descrizioni delle riunioni della redazione di Domani, in cui Simei tiene delle vere e proprie lezioni di cattivo giornalismo.