Discussione:Morando Morandini

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Controversia[modifica wikitesto]

Scusate, ma è chiaro il significato della parola "controversia" o no? Ricordo che un tempo si addossavano ai figli le colpe dei padri, ma vedo che qui è stato fatto il contrario. Il fatto che Morandini abbia avuto un figlio brigatista non è una controversia. Altrimenti è una controversia che il DC Donat Cattin abbia avuto un figlio brigatista, o che lo zio di Cristian De Sica era il sicario che uccise Trotsky. Queste sono notizie di rimando, curiosità. Così come non è una controversia il fatto che Morandini abbia firmato quel manifesto, visto che lo ha firmato anche Carlo Rossella (il direttore del TG5). Ma chi scrive queste cose? Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 151.50.142.114 (discussioni · contributi) 03:59, 25 apr 2010 (CEST).[rispondi]

La cronologia delle voci esiste apposta per registrare chi modifica cosa. Se un testo ci pare sbagliato è sufficiente modificarlo - in senso migliorativo - documentando/referenziando la fonte della modifica. --<Twice25¯(disc.)> 10:18, 25 apr 2010 (CEST)[rispondi]

Partecipazione alla RSI[modifica wikitesto]

Negli anni '60 io ero un bambino. Andai una volta alla Fiera Campionaria con mio padre che, in quell'occasione, incontrò a Milano per caso, dopo tanti anni, un suo vecchio commilitone: Morando Morandini. Mio padre era del '25 e fu chiamato come soldato di leva nella Divisione alpina Monterosa della Repubblica Sociale Italiana. Dopo la guerra, fu internato nel campo di concentramento americano di Coltano, vicino a Pisa (dove se non sbaglio passarono, tra gli altri, Ezra Pound, Dario Fo, Ugo Tognazzi, Raimondo Vianello, Walter Chiari, Giorgio Albertazzi, Enrico Maria Salerno). Il fatto che Morandini abbia avuto un passato, seppure quando era molto giovane, nell'esercito della repubblica fascista, e che abbia probabilmente dovuto rimuovere quel periodo, poiché il cinema italiano era dominato dal PCI, rende ancora più interessante il fatto che abbia avuto un figlio affiliato alle Brigate Rosse. Del resto, in direzione opposta, Gian Maria Volonté ha avuto un padre, milite fascista, che è morto in carcere per cause misteriose poco dopo la fine della guerra.

Antonio Perini, 17 Maggio 2014

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