Discussione:Lino Zanini

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Enciclopedicità[modifica wikitesto]

Aggiornata la voce con l'esperienza domenicana, che da sole fornisce enciclopedicità. Credo che sia possibile anche trovare materiale per il suo ruolo con l'incontro con Atenagora, incontro di rilevanza millenaria.--Bramfab Discorriamo 11:16, 22 ago 2018 (CEST)[rispondi]

Zanini/Zanin[modifica wikitesto]

Il testo della voce contiene un errore basato sul citato libro di Graeme Mount e Stephen Randall. Il nunzio apostolico a Buenos Aires al tempo della caduta di Perón (1955) non era Lino Zanini ma Mario Zanin (morto a Buenos Aires il 4 agosto 1958). È possibile (ma non sicuro) che sia di Perón la confusione Zanini/Zanin attribuitogli in occasione della nomina di Zanini a Santo Domingo nel 1959. Ma è falso che Zanini abbia "cut his diplomatic teeth" nell'Argentina: non servì mai come subalterno nella nunziatura a Buenos Aires (errore inserito nella voce sulla base del libro di Graeme Mount e Stephen Randall); la prima nunziatura dove servì è quella in Ecuador.

È difficile pure credere l'affermazione "inviò a tutte le chiese locali una lettera di condanna del governo di Trujillo, che venne letta ai fedeli dal pulpito". Far leggere una lettera alla messa spetterebbe al vescovo diocesano, non al nunzio. Quello che si raccontava di lui anni fa è che fu dichiarato persona non grata per avere in un ricevimento diplomatico (dunque davanti ad altri) rimproverato il dittatore per le sue violazioni di diritti umani. È mera supposizione pure che egli abbia ritardato l'arrivo a Santo Domingo per evitare il compleanno di Trujillo: era nota la sua paura degli aerei e nelle Americhe arrivava sempre in nave.

Non posso citare fonti da Wikipedia per queste mie osservazioni. Qualcun altro forse potrà?

La confusione Zanini/Zanin si trova anche nella frase "Zanin fece in modo di ritardare il suo arrivo". Theodoxa (msg) 12:00, 25 ago 2018 (CEST)[rispondi]

Nelle fonti ho trovato Lino Zanin per Trujillo, il suo paese e il commento di Peron. Ne ho citata una, ma sono di più. Si, a regolamento il nunzio non potrebbe passar direttamente le lettere ai parroci,, ma secondo le fonti in pratica fece ciò facendosi avvallare dal vescovo, non pare nulla di eccezionale: era un inviato del Papa, e il vescovo avrebbe dovuto giustificare un "non voglio". Tanto è vero che alla fine Zanin fu espulso e non credo che il ministro degli esteri sia stato inviato in Vaticano e l'ambasciata USA si sia mossa solamente per uno screzio ad un ricevimento.

Tutto quanto ho scritto si trova in fonti, per contraddirlo fuori altre fonti almeno con autorevolezza pari.--Bramfab Discorriamo 13:45, 25 ago 2018 (CEST)[rispondi]

L'unica mia proposta di cambiamento immediato fu di correggere l'uso di "Zanin" invece di "Zanini" nell'attuale testo della voce. Che Lino Zanini, arcivescovo titolare di Adrianopoli di Emimonto, "n. Riese, dioc. di Treviso, 6 magg. 1909; ord. 2 lu. 1933; el. 16 giu. 1959; cons. 3 sett. 1959" aveva per cognome "Zanini" e non "Zanin" si può controllare in - fra molte altre fonti - tutta una serie di edizioni dell'Annuario Pontificio. Lo dicono perfino ambedue i libri citati nella voce. Non so perciò in che fonti si troverebbe "Lino Zanin per Trujillo, il suo paese e il commento di Peron". Il resto del mio commento era soltanto un appello a chiunque disponesse di "fonti almeno con autorevolezza pari" di contribuire alla redazione della voce.
L'assenza nelle edizioni dell'Annuario Pontificio del periodo intorno al 1955 di alcuna menzione di un servizio di Zanini nella nunziatura di Buenos Aires (evidentemente come subalterno, dato che il nunzio era Mario Zanin), essendo meramente negativa, non prova la falsità dell'interpretazione (senza fonte) di "cut his diplomatic teeth" come affermazione della sua presenza a Buenos Aires in tale anno. Mi basta per dubitare fortemente dell'affermazione in tale senso nella voce, ma non per proporre un cambiamento immediato. Lo stesso vale per le altre mie osservazioni già fatte.
Dall'altra parte, sembra certo che quello che la voce dice della lettura nelle chiese nel gennaio 1960 di una lettera inviata da Zanini è una mera interpretazione personale (senza fonte), anzi una distorsione, di quello che appare nella fonte Betances, che dice espressamente che si trattava di una lettera collettiva dei cinque vescovi locali, i quali trovavano nel nunzio un appoggio, non un postino o un segretario. Perciò propongo un secondo cambiamento immediato: di togliere l'affermazione che Zanini "inviò a tutte le chiese locali" la lettera di condanna del governo. Theodoxa (msg) 16:56, 25 ago 2018 (CEST)[rispondi]
Non è ne una mera interpretazione personale (senza fonte), o peggio come paventato, ma è quanto scritto "most priests read from the pulpit a letter from Zanini that condemned ..." nella fonte "Graeme Mount, Stephen Randall " già opportunamente inserita nella voce!!!! Sempre le fonti danno il commento di Peron sul nunzio presente in Nicaragua contemporaneamente alla sua ivi presenza.--Bramfab Discorriamo 13:35, 27 ago 2018 (CEST)[rispondi]
Se ho offeso, chiedo scusa. Ho scritto avendo in mente solo il testo, non l'autore.
Grazie per avere tentato di correggere "Zanin".
Inizialmente intendevo solo invitare altri a migliorare la voce. Ho cose più importanti da fare. Però la discussione mi ha indotto a dare io stesso una mano. Chiudo per oggi. Magari tornerò per ripulire. Vuoi tu aiutare verso la ripulitura? Theodoxa (msg) 22:37, 27 ago 2018 (CEST)[rispondi]