Discussione:Limitone dei greci

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Bisanzio
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come evidenziato anche nella discussione in risposta ad una modifica apportata dall' utente GJo, che riporta il testo ad una versione antecedente, rispetto ad alcune notizie aggiuntive sull'ipotesi del Limitone "Bizantino", ribadisco che a tutt'oggi non vi sono indizi certi e inequivocabili che il Limitone sia di effettiva fattura Bizantina. Anzi, alcuni tra più recenti studi, peraltro citati proprio nella bibliografia riportata su questa pagina di WEikipedia (Giovanni Stranieri, "Un limes bizantino nel Salento? La frontiera bizantino-longobarda nella Puglia meridionale. Realtà e mito del “limitone dei greci”, Archeologia Medievale XXVII, pagg. 333-355) respingono la tesi del Limitone come di di origine e fattura bizantina, indicando invece come possibile una serie di demarcazioni di tipo feudale, nei vari tratti (non congiunti) nei quali si ipotizza da parte di altri autori l'esistenza di un continuum che attesterebbe l'esistenza di un unico Limitone. In un lavoro successivo, del 2009, condotto in collaborazione con altri studiosi, fatto anche di indagini stratgrafiche sul muro del "Limitone", Stranieri ribadisce la teoria secondo la quale il Limitone non avrebbe origine bizantina, ma più recente (Napolitano, Stranieri, Fiorentino, Grasso: "Organizzazione e trasformazioni dei paesaggi agrari medievali nel Salento : un approccio archeologico e archeobotanico allo studio di una delimitazione agraria in pietra a secco (Sava, Taranto")- Firenze,All'insegna del giglio, 2009. Nel primo dei due lavori, inoltre, Stranieri riporta una vasta bibliografia e citazioni sugli studi condotti in precedenza sul "Limitone", considerando come alcuni autori abbiano iniziato a parlare dell'ipotesi bizantina, come altri abbiano messo in dubbio la valenza archeologica di quelle asserzioni, e come altri (in epoche antecedenti) avessero ipotizzato addirittura il Limitone come di origine Magno-greca (Iuvenis, 1589), e altri ancora Messapica (Marciano, 1855; Scoditti, 1959; Burges, 1998).