Discussione:La strategia Oceano Blu

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Salve a tutti, vorrei segnalare che il libro è stato inserito nel materiali didattico del Corso "Business Plan" del "Department of Management and Technology" dell'Università Bocconi di Milano per l'AA 2018/19, corso diretto dalla Professoressa Cinzia Parolini. Può essere sufficiente come fonte per sancirne la rilevanza enciclopedica? Ecco il link al piano didattico del corso Bocconi Vi sono poi diverse tesi di laurea che trattano di questo argomento all'università Luiss Guido Carli di Roma, ne cito una tra quelle trovate via Google Luiss

Relativamente alla parte descrittiva, così com'è pare copiata ed incollata da qualche recensione. Occorre riscriverla, appena ho tempo provo a metterci le mani. --Topinox (msg) 23:29, 23 lug 2019 (CEST)[rispondi]

I criteri parlano di manuale di studio in più università statali, quindi direi che non basta. Eppoi il testo principale del corso che citi è quello di Parolini, questo sembra un testo accessorio. Ben venga la modifica della voce, che io non ci capisco niente ;) --Pop Op 02:22, 24 lug 2019 (CEST)[rispondi]
Il criterio preso alla lettra, "manuale di studio in più università statali", non dovrebbe limitare il campo ai soli testi principali del corso. Semmai vedo un limite più stretto nel fatto che si indichi che le università debbano essere "statali", per cui quelle private tipo Luiss e Bocconi sarebbero fuori dai giochi.
Riguardo il tono del testo della pagina. Forse l'estensore della pagina avrebbe dovuto usare più virgolette per le varie espressioni enfatiche "oceano rosso" "oceano insanguinato" etc., che sono utilizzate effettivamente dagli autori del libro per descrivere gli scenari competitivi più duri, paragonando certe situazioni alla lotta tra squali che "rendono rosso di sangue il mare".
Magari qualche esempio in più non guasterebbe. In pratica, le aziende che riescono a differenziarsi in modo sostanziale dai propri concorrenti, tramite l'innovazione di prodotto o processo o di servizi, si trovano, temporaneamente, a "nuotare in un oceano senza squali (gli altri competitors), in un oceano blu appunto. Nel momento in cui uno o più concorrenti colmano il gap iniziale, quell'"oceano blu" rischia di diventare "rosso" per via della lotta tra aziende per accaparrarsi i clienti.
Henry Ford con una innovazione di processo (catena di montaggio, all'inizio utilizzata solo per assemblare il motore e poi per costruire tutta la macchina) riuscì ad abbattere talmente i costi di produzione del suo "T Model" (la macchina nera che vediamo nei filmati degli Stati Uniti degli anni '20 o nelle comiche tipo Chaplin) che i suoi stessi operai erano in grado di acquistarlo con il salario che percepivano. Fu l'inizio della motorizzazione di massa negli USA e Ford ne fu l'artefice grazie al gap che aveva messo tra sé e i suoi concorrenti grazie alla catena di montaggio. Ford aveva trovato un segmento di mercato privo di offerta e fu il primo a servirlo, aveva individuato il suo "oceano blu" e si era organizzato per andarci a navigare indisturbato. Gli autori di Strategia Oceano Blu fanno dapprima una disamina sui tanti casi simili alla Ford (tra cui appunto Le Cirque du Soleil citato dall'estensore della pagina) nel corso di un secolo, per coglierne i caratteri comuni e definire poi quelli che sono gli elementi strategici necessari ad un'azienda per individuare e servire il proprio oceano blu, andando a navigarci per primi e cogliendo tutti i vantaggi di una competizione senza... competitors.
Dovrei rileggermelo tutto per poter inserire tutti gli elementi, ma a memoria direi che ci sono quasi tutti. Ad ogni modo, secondo te Popop, la cosa ti è già più chiara rispetto all'estensione iniziale della pagina? Fammi sapere semmai, così riesco a centrare meglio il tiro, al di là delle lacune della mia memoria. --Topinox (msg) 19:37, 24 lug 2019 (CEST)[rispondi]
Sicuramente è più chiaro come lo spieghi tu, ma ci vuole poco... ;) Io appena leggo Basato su uno studio di 150 mosse strategiche penso ad un manuale di scacchi, sarà la mia mentalità. Che a non avere concorrenti si stia meglio (non solo nel "mercato") ci vuole poco (magari invece per un atleta sarebbe una noia mortale). Ma tutto ciò mi pare lapalissiano. Cos'hanno detto di così importante sul tema gli autori? Senza discettare sul criterio (per me "manuale di studio" significa manuale principale, figuriamoci, c'è chi mette parti di 30 libri nel programma, e comunque "testo per studenti non frequentanti" non fa una buona impressione, di primo acchito), il punto è che per ora è testo di studio accertato per un solo corso, mentre i criteri specificano "in più università". --Pop Op 02:47, 25 lug 2019 (CEST)[rispondi]
Riguardo il suo contenuto, gli autori non hanno detto semplicemente che senza concorrenza è meglio. Sono partiti dall'analisi di 150 "casi" di aziende che hanno operato per periodi più o meno lunghi senza concorrenza, hanno trovato dei caratteri comuni nelle loro diverse strategie competitive e poi hanno formulato una teoria strategica basata su quattro punti che, teoricamente, ogni azienda potrebbe applicare per creare situazioni competitive favorevoli. Questo in estrema sintesi.
Per aggiungere altre informazioni, segnalo che di questo libro esiste la pagina Blue ocean strategy che ha sicuramente riscosso più interesse da parte degli wikipediani di linqua anglosassone (si veda la cronologia dei contributi e la pagina di discussione) anche se questo progetto per ora ha qualche lacuna. Viene classificato "C" rispetto alla gerarchia dei criteri di qualità sia del WikiProject Books sia del WikiProject Business e classificato Mid riguardo ai criteri di importanza del WikiProject Business.
Il fatto che sia nell'elenco dei libri consigliati ai non frequentanti di quello specifico corso a mio avviso non significa nulla. Intanto nessuno vieta ai frequentanti di leggerselo e, a me, dimostra invece che il docente ne abbia sposato così appieno il contenuto da renderlo testo di esame per i non frequentanti.
Concordo comunque con te che per ora non è dimostrata la rilevanza didattica nelle università italiane. --Topinox (msg) 08:53, 25 lug 2019 (CEST)[rispondi]
OK, fatti, non parole! ;) Ho sostituito la tua spiegazione, che mi pare chiarissima, al testo preesistente. Le fonti mancano (se l'argomento dell'avviso non è appropriato, cambialo), se qualcuno contesta l'encicloepdicità può discuterne qui. --Pop Op 14:19, 25 lug 2019 (CEST)[rispondi]