Discussione:Intervallo (musica)

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Peccato che gli articoli non si possano firmare, così come accade nelle grandi enciclopedie. Capisco lo spirito di Wiki e lo rispetto... Le modifiche che ho apportato sono tratte da un libro di prossima pubblicazione e questo è il motivo della mia firma (per evitare future possibili accuse di plagio...).

Un saluto a tutti

fabrizio bastianini Ciao. La voce non è molto chiara, nel senso che alla fine della lettura non si capisce bene cosa sia un intervallo... mi sembra doveroso aggiungere che non ho una grande preparazione musicale... Gabriele

Tabella sul temperamento[modifica wikitesto]

Ho controllato la tabella, dovrebbe essere giusta (vedendo qui), ma su en.wiki è diversa la settima minore del temperamento naturale, proverò a consultare altre fonti. Resta da spostare la tabella su Temperamento, solo che bisogna modificarla un po', mettendo le differenze tra gli intervalli in cent. - Mitchan 23:39, ott 3, 2005 (CEST)

Tavola figurata degli intervalli tra due note sul pentagramma[modifica wikitesto]

Ho inserito questa tavola come apporto figurato di aiuto al colpo d'occhio degli intervalli sul rigo musicale, specie per i principianti. Spero di avere fatto la modifica della pagina in maniera corretta. Non sono riuscito a fare scorrere in basso i collegamenti con l'esterno. Qualcuno puo' darmi una mano a rimediare ? Grazie :-) Mauro Pecchioli

Forse sono io che cono un po' tonto ma non trovo la tavola molto semplice e chiara, potresti spiegare meglio come si usa?--Uomo in ammollo 21:36, 17 ago 2009 (CEST)[rispondi]

Distinzione fra eccedente ed aumentato[modifica wikitesto]

Mi pare che la classificazione delle specie degli intervalli non corrisponda a quanto viene normalmente inteso: eccedente e aumentato sono sinonimi, diversamente da quanto indicato nel testo. Di conseguenza non saprei come valutare le altre specie introdotte oltre a più che diminuito, diminuito, minore, maggiore, eccedente, più che eccedente, giusto. Io riterrei queste più che sufficienti per tutti gli scopi ragionevoli di studio, esecuzione e scrittura della musica. Anche la tavola degli intervalli, notevole graficamente, riporta questa classificazione a mio parere errata in relazione a quanto usualmente inteso.

Aumentato ed eccedente sono due intervalli diversi. DOb-SOL è una quinta aumentata, DOb-SOLx è una quinta eccedente. Siamo d'accordo che nella pratica corrente gli intervalli non arrivano nemmeno a quello più che aumentato ma, con l'uso di alterazioni anche complesse, specialmente nella musica atonale, si deve creare un sistema che comprenda almeno teoricamente tutte le possibili varianti. Fabrizio B.
In un libro usato nei conservatori italiani e mirato alla preparazione per gli esami di teoria e solfeggio, "Grammatica della musica" di Angelo Licalsi, aumentato ed eccedente sono sinonimi ("Gli intervalli [...] si distinguono in: diminuiti-minori-giusti-maggiori-aumentati o eccedenti", pag. 53), e l'intervallo eccedente viene ottenuto aumentando di un semitono l'intervallo maggiore o giusto, e non aumentando di un ulteriore semitono l'intervallo aumentato (come indicato erroneamente sul testo).
Anche in un altro testo, sempre usato nei conservatori, "Metodo per la divisione musicale" di Pasquale Bona, i termini aumentati ed eccedenti sono sinonimi ("Gli intervalli si calcolano in base al numero di toni e semitoni che separano due suoni. Essi sono classificati in cinque categorie: Giusti, Maggiori, Minori, Diminuiti e Aumentati (o Eccedenti)" pag. 21) e anche qui l'intervallo aumentato o eccedente viene ottenuto aumentando di un semitono l'intervallo maggiore, e non vi è quindi distinzione tra aumentato ed eccedente.
Mentre in un altro ancora ("Teoria musicale" di Armando D'Asdia) il termine "aumentato" non compare, sostituito dal termine eccedente.
Distinguere tra intervallo aumentato ed eccedente è quindi un errore, come lo è ancora di più scrivere che l'intervallo eccedente è un semitono sopra l'intervallo più che aumentato, quando in realtà corrisponde all'intervallo aumentato Raffamaiden


Condivido l'obiezione che sia un errore scrivere che l'intervallo eccedente è un semitono sopra l'intervallo più che aumentato, seppure in realtà esista un rifermento e lo si puo' trovare nel testo "Alfredo De Ninno - Trattato di armonia Volume I - CURCI MILANO", dove nella riedizione del 1993 a pag. 31 si puo' leggere testualmente:

"... La terminologia non è uguale in tutte le scuole: alcuni teorici usano indifferentemente il termine «eccedente» per «più che aumentato» e per «ultra aumentato», come anche usano il termine «deficiente» per «più che diminuito» e per «ultra diminuito»; in alcune scuole si dà il nome di eccedente all'intervallo aumentato, il quale dagli armonisti francesi del Settecento fu denominato «superfluo».
Dato che la terminologia comunemente usata nei trattati oltre che confusa si dimostra insufficiente specialmente nella determinazione di intervalli sia pure poco o raramente usati ... ... ho creduto opportuno disciplinare tale importante argomento, stabilendo la seguente terminologia la quale permette in modo esauriente di determinare qualsiasi intervallo; la lettera fra parentesi indica la sigla dell'aggettivo stesso:
  • maggiore (M.) minore (m.)
  • aumentato (A.) diminuito (D.).
  • più che aumentato (p.A.) più che diminuito (p.D.)
  • eccedente (E.) deficiente (Df.)
  • più che eccedente (p.E.) più che deficiente (p.Df.)
  • ultra eccedente (u.E.) ultra deficiente (u.Df.)
..."

Questa pero' si desume essere solo una proposta di riordino dei termini piuttosto che la certificazione di un diffuso utilizzo di tali attribuzione di specie. Tenendo quindi conto che in realtà la prima edizione, avendo vinto un premio nel 1946, e' sicuramente antecedente agli anni '50 e' possibile che tale proposta non abbia poi avuto seguito. In quasi tutti i moderni testi adottati nei conservatori si puo' riscontrare la definizione del piu' diffuso termine "eccedente" ( e "diminuito" ) al limite con un accenno all'equivalenza per sinonimo con "aumentato", ancora ben riconoscibile e noto ai piu'. Cosa che invece non si puo' affermare con certezza per l'uso e la diffusione del termine "deficiente" inteso come ulteriore restringimento dell'intervallo diminuito.

In qualche testo di origine anglosassone a eccedente e più che eccedente vengono fatte seguire le specifiche di "triplamente" e "quadruplamente" sia per l'intervallo diminuito che per quello eccedente (o aumentato), che sono pero' riscontrabili in casi limite teorici e che, invece, nella pratica sono assai di rado utilizzati ed il cui nome non è effettivamente ed univocamente defnito nella teoria musicale. --SkGnam (msg) 20:55, 4 mag 2020 (CEST)[rispondi]