Discussione:Georgij Konstantinovič Žukov

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Non sono un esperto delle vicende e dei personaggi della voce, quindi faccio solo una segnalazione da lettore: nella BIOGRAFIA la parte ... L’8 settembre 1941, perse su di sé il comando del fronte di Leningrado ... mi sembrerebbe errata tanto da ingenerare un'ambiguità che forse sarebbe meglio dirimere (forse si intendeva dire "prese su di sé": capite bene che il senso è opposto). Credo sia il caso che i redattori della voce o il redattore della parte in questione, la rivedano. Grazie e ciao a tutti. --Sandrocozzi 13:18, 18 gen 2007 (CET)[rispondi]

Gentile Sandrocozzi, la sua nota è giusta e puntuale; in realtà si intendeva dire prese su di sè e non perse su di sè: puro errore di battitura.
PS:In ogni caso quando si notano inesatezze del genere, sarebbe opportuno corregerle direttamente, senza segnalarle nella pagina di discussione.--Caldadome 10:23, 18 feb 2007 (CET)[rispondi]

Gentile Caldadome: il problema, come ho chiaramente affermato in apertura, è che io non sono un esperto, quindi non avevo la minima idea di cosa, al generale Zukov, fosse accaduto in quel frangente; ergo, non mi sono sentito autorizzato ad interpretare e correggere in quel senso che, ovviamente, ad un esperto sarebbe sembrato ovvio. Di nuovo, ciao a tutti. --Sandrocozzi 13:00, 21 mar 2007 (CET)[rispondi]

stalin e i suoi generali[modifica wikitesto]

E' interessante sottolineare il rapporto si può dire unico tra Stalin ad una parte e Zukov e i suoi colleghi in comando dall'altra. Questi furono senza dubbio gli artefici della vittoria sovietica nella guerra contro i tedeschi. Tuttavia ciò fu consentito dall'atteggiamento di Stalin, il quale, pur tenendo saldamente il comando (nessuna decisione fu presa senza il suo consenso) riconobbe tacitamente di non essere all'altezza del compito di stratega, e riuscì a valorizzare i suoi migliori generali: Zukov in primo luogo, ma anche Vasilievskij, Rokossovskij (stratega eccezionale) Antonov (brillante capo di s.m.), Konev, Eremenko, Vatutin, i quali più d'una volta riuscirono a far prevalere il proprio punto di vista, e, in generale, a condurre le operazioni in modo creativo e senza eccessivi condizionamenti. Stalin insomma manifestò un acume e un buonsenso che mancarono completamente ad Hitler, il quale, mancando di fiducia nei suoi generali, fu in larga parte responsabile delle sue sconfitte.

Gentile anonimo, nulla di più esatto della sua osservazione. Soltanto che nella voce si tende poco a sottileneare la sottintesa incapacità di Stalin insieme al suo attengiamento permissivo, opposto come ha ben detto a quello di Hitler. La voce tende più a sottolineare i fondati e veritieri diverbi tra il generale ed il tiranno.--Caldadome 10:31, 18 feb 2007 (CET)[rispondi]