Discussione:Genoma sociale della famiglia
Premetto che sono un estimatore del prezioso lavoro che si svolge su wikipedia, per tanto il mio presente intervento è volto al miglioramento di un opera, che già è diventata un patrimonio inestimabile. È per questo, che leggendo qualcosa che non trovo convincente, mi sento in dovere di comunicare le mie perplessità.
Non so se qualcuno risponderà al dubbio che intendo porre, riguardo alla voce corrispondente a: "Genoma sociale della famiglia". Il dubbio è il seguente: La voce di cui sopra, mi ha dato la forte impressione, che esprima un punto di vista parziale e poco obbiettivo. Ovvero, fortemente influenzato da una concezione non propriamente scientifica, ma piuttosto di carattere filosofico-religioso. Tale dubbio, è poi rafforzato dalla scarsità delle fonti a cui si fa riferimento, e quelle che ci sono mancano di autori che abbiano studiato l'argomento da altri punti di vista. Come per esempio, quello storico, quello antropologico, quello etologico ( visto che L'etologia è per eccellenza lo studio del comportamento animale ). Ma poi, il Titolo della voce, cita chiaramente il genoma, però gli argomenti che vi fanno riferimento si limitano esclusivamente al cosiddetto genogramma. Sinceramente mi sembra un po' poco. Ma, andiamo per ordine e analizziamo le fonti citate. Pierpaolo Donati: é sopratutto un filosofo, specializzazo in sociologia, che ha coniato un teorema di analisi della società (chiamato analisi relazionale) che indica semplicemente una possibile strada da seguire per condurre, appunto, un analisi. Per altro, questa strada non è affato l'unica possibile. In quanto, di approcci analitici in ambito sociologico, ne esistono diversi. Certamente, se si parla di famiglia, si possono/devono anche analizzare le relazioni che intercorrono tra i componenti della stessa, ma quale punto di vista utilizziamo per condurre tale analisi? Un pounti di vista Filosofico ? religioso ? Stoico? Antropologico? Etologico? Genetico? Ecc. ecc. Rispondere a questa domanda non è affatto secondario, visto che in natura esistono associazioni, accostastabili al concetto di gruppo familiare, che sono molto diverse tra loro e molto distanti da quelle maggiormente utilizzate dagli umani. Anche nel ristretto ambito umano, nel corso della storia delle diverse civiltà e società, si possono trovare alcuni esempi di modelli familiari, diversi da quello a cui ci siamo abituati. In ogni caso, ci sarebbe ancora moltissimo da dire su questo argomento, ma ora vorrei far notare quale punto vista sembra sia stato utilizzato, per scrivere la suddetta voce, sulla base del teorema del prof. Pierpaolo Donati. Come ho già domandato sopra: Quale punto di vista usiamo per fare un analisi delle relazioni familiari, supponendo che il teorema del filosofo Pierpaolo Donati sia accreditabile? Dalle fonti citate risulta quanto segue: Vittorio Cigoli. Psicologo e docente all'università cattolica del sacro cuore, Milano. Eugenia Scabini. Laureata in filosofia presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, specializza in psicologia sociale, e docente nella stessa università, fino al 2011. Giovanna rossi. Docente di Sociologia della famiglia presso l'Università Cattolica di Milano. ( È anche autrice di pubblicazioni sulla famiglia, sulle politiche sociali, sull'associazionismo familiare e le organizzazioni di volontariato ).
In sostanza, credo che il dubbio di cui parlavo all'inizio, possa risultare del tutto evidente. Ma, ammettendo che questi professori dell'università cattolica di milano, quando scrivono e lavorano nel proprio ambito, sappiano estraniarsi dalla concezione cristiana della famiglia, Dove sono gli altri punti vista ? Questi docenti, sono tutti psicologi/sociologi e filosofi. Tra l'altro, per coloro che non dovessero saperlo, in Italia, le specializzazioni e persino le facoltà di psicologia, sono state estrapolate direttamente dalle facoltà di filosofia. Per tanto, decorrere in tale ambito, almeno nel nostro paese, non richiede una profonda formazione scientifica, ne tanto meno medica. Ma pur confidando nell'eventualità, che i suddetti professori, siano riusciti a procurarsi una formazione scientifica, adeguatamente profonda, siamo sempre difronte ad unico punto di vista, ovvero: Psico-Filosofico. Per di più, di una filosofia intrisa di schemi e modelli che il dibattito attuale su tali argomenti, già da tempo sta mettendo in discussione (dibattito che nella pagina che ho visto non viene minimamente tenuto in considerazione). Ma anche se vogliamo tralasciare i dibattiti psico-filosofici attualmente in atto, resta comunque il fatto che le altre discipline già menzionate ( storia, antropologia, etologia ecc) Sono del tutto mancanti. Ma ovviamente, si dirà che qui, si parla di Genoma. Benissimo: Dove sono gli argomenti e i molteplici studi scientifici in tale ambito? Ho visto che l'unico argomento riportato è quello del cosiddetto "genogramma". Senza nulla togliere al valore del lodevole lavoro svolto da McGoldrick e Gerson, bisogna chiarire una cosa: il famoso grafico, da essi coniato, con il quale si descrivono le relazioni familiari, fatto di simboli geometrici, non si riferisce al patrimonio genetico in senso stretto ( ovvero il DNA e le sue espressioni proteomiche, determinanti i caratteri ereditari ), ma semplicemente, ad una relazione familiare osservata e registrata dai fatti. Ma la parola genoma, come tutti sappiamo, starebbe ad indicare ben altro (la stessa pagina di wikipedia sull'argomento, è abbastanza esaustiva....). Senza tener conto del fatto che la genomica, si collega direttamente con la proteomica, ma non voglio dilungarmi troppo. Purtroppo, anche questo argomento, risulta essere insufficiente, per esaurire un tema che richiederebbe di più.
Ma, c'è anche da dire qualcosa che sarebbe un pochino più grave. Le maggiori perplessità, giungono prima che si arrivi a citare il cosiddetto genogramma, ovvero all'inizio, quando si afferma in maniera a dir poco apodigmatica, e cito direttamente: “ Per genoma sociale della famiglia si intende la struttura relazionale che interconnette fra loro quattro dimensioni di vita: il dono (dare per primi); la norma della reciprocità (o scambio simbolico, per cui ciascuno aiuta l'altro sapendo che l'altro farà lo stesso in caso di bisogno); la sessualità (di coppia); la generatività (avere figli o almeno desiderarli) ” .
Verrebbe quasi da porsi una domanda retorica : “ da quale vangelo e stato estrapolato questo apodigma ” ? Ma lasciamo stare le battute di spirito e analizziamo la cosa razionalmente. Se io dicessi che non sono sposato e convivo con l'unico genitore che mi è rimasto (perché l'altro e morto), e che ovviamente non desideriamo affatto avere rapporti sessuali ne tanto meno dei figli, questo significherebbe che non siamo una famiglia? E se alla fine si dice di si, quale sarebbe il nostro genoma sociale? Oppure, se dicessi che attualmente convivo con un mio cugino, e soltanto per esigenze economiche, che ci portano a condividere le spese di affitto e altro, a quale genoma sociale della famiglia possiamo riferirci? Senza dilungarmi oltre, è chiaro che quelle quattro voci non rispondono affatto alla molteplicità, delle situazioni sociali odierne. Per non parlare poi, delle famiglie formate da persone omosessuali. In oltre, se si utilizza correttamente e senza ideologie, il già citato genogramma, le due situazioni familiari sopra menzionate, le si possono certamente descrivere, disegnandone un semplice grafico così come ci hanno insegnato McGoldrick e Gerson. Ma è del tutto evidente, che mancheranno almeno due delle voci, presenti in quell'elenco, ovvero la sessualità e la generatività. Per tanto, anche dal punto di vista del genogramma, quella definizione di famiglia ridotta alle quattro strutture elencate, risulta non avere sufficienti basi scientifiche e soprattutto non corrisponde alle innumerevoli situazioni che si possono verificare nella vita reale. Mi sembra del tutto ovvio, che l'autore ( o gli autori ) di quella voce, abbia fatto un lavoro che risulta essere, non solo insufficiente e parziale, ma addirittura fuorviante. In quanto si indica il genoma, ma di genetica non se ne parla ed in oltre, anche il genogramma viene interpretato in maniera scorretta e inappropriata. Forse, per un fraintendimento dello stesso autore (o autori) della pagina. Ma non voglio dilungarmi troppo, anzi mi scuso per l' evidente lunghezza di questo documento. Purtroppo, gli argomenti trattati non sono facilmente riassumibili. Faccio solo una doverosa conclusione. Oggi, è ampiamente riconosciuto da tutte le parti in causa, che Il modello di famiglia, al quale si riferisce questa voce di wikipedia e i suddetti professori dell'università cattolica di Milano, nella nostra attuale società, è chiaramente entrato in una crisi profonda. Ma anche di questo, nella pagina che ho letto non si trova nessuna traccia.
Spero che qualcuno abbia avuto la pazienza per leggere fino in fondo e ribadisco che il mio intervento è volto solo al miglioramento di Wikipedia, essendo il sottoscritto un estimatore della stessa. Spero in oltre, che la voce in oggetto possa essere rivista e corretta, o che per lo meno ne vengano evidenziate le carenze e le incongruenze, come per altro avviene, in altre pagine di Wikipedia.
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