Discussione:Fratelli Aletti

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Nel panorama delle ditte organarie italiane del '800-900 gli organari Aletti occupano una posizione di rilievo. Vanno ricordati alcuni meriti che, spesso, la storiografia di specie non ricorda:

1°- La ditta Aletti durante un secolo di attività organaria ha lavorato a ca. 600 organi in tutta Italia e anche all’estero (Argentina). 2°- Già dal 1896 aveva studiato e brevettato un sistema per l’inserzione pneumatica dei registri. Brevetto presentato dalla Carlo Aletti & Figli. (R. Ministero d’Industria e Commercio 19 ottobre 1896) 3°- Nel 1899 fu la prima ditta organaria italiana ad applicare la dinamo per l’alimentazione degli elettromagneti (organo degli Artigianelli Monza). 4°- Prima fra tutti nel 1903 progetta e costruisce in una chiesa situata nel pieno centro storico di Milano il primo organo ad alimentazione elettrica d’Italia. 5°- Nel 1939 Enrico Aletti brevetta il primo organo elettronico italiano dotato di oscillatori funzionanti con lampade a gas inerte. (Brev. N° 378.223) 6°- Successivamente a questo brevetto vengono studiati e sperimentati altri sistemi per la generazione di note in modo elettronico: il primo di questi utilizzando le armoniche prodotte da dei diapason autoeccitati (elettrodiapason) e il secondo con un disco forato e cellula fotoelettrica. Parte dell’archivio rimasto della ditta Aletti è custodito dal Sig. Serafino Corno a Usmate-Velate (MB). Franco