Discussione:Filippo Mancuso

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Avete scritto che la contestazione nei confronti di Mancuso veniva dall'opposizione parlamentare, ma in realtà veniva dalla maggioranza che sosteneva il governo Dini, composta appunto da Pds, Lega Nord, Ppi più Rifondazione Comunista. Apporto quindi questa correzione al testo. --Syddolo 22:45, 22 dic 2006 (CET)[rispondi]

Collegamenti esterni modificati[modifica wikitesto]

Gentili utenti,

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Collegamenti esterni interrotti[modifica wikitesto]

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Mancuso dopo la sfiducia non si dimise, ma venne rimosso con decreto presidenziale (cf. dispositivo sent. C. cost. 7-1996, in descrizione)[modifica wikitesto]

Dispositivo sent. C. cost. 7-1996 (dal sito della Corte):

Per Questi Motivi

LA CORTE COSTITUZIONALE

Dichiara che:

a) spetta a ciascuna Camera approvare una mozione di sfiducia anche nei confronti di un singolo ministro e, pertanto, spettava al Senato approvare la mozione di sfiducia nei confronti del Ministro di grazia e giustizia votata il 19 ottobre 1995;

b) spetta al Presidente della Repubblica, su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri, sostituire il ministro nei cui confronti una Camera abbia approvato una mozione di sfiducia, quando questi non si sia dimesso e, pertanto, spettava al Presidente della Repubblica adottare, su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri, il decreto del 19 ottobre 1995, col quale è stata conferita al medesimo Presidente del Consiglio dei ministri la titolarità ad interim del Ministero di grazia e giustizia in sostituzione del ministro nei cui confronti il Senato aveva approvato la mozione di sfiducia.

Così deciso in Roma, nella sede della Corte costituzionale, Palazzo della Consulta, il 6 dicembre 1995.

Il Presidente: Ferri | Il redattore: Vari | Il cancelliere: Di Paola | Depositata in cancelleria il 18 gennaio 1996. | Il direttore della cancelleria: Di Paola --79.19.68.12 (msg) 22:08, 5 lug 2023 (CEST)[rispondi]