Discussione:Ferdinando IV di Toscana

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Linea di Successione al Trono Granduca di Toscana, dopo la caduta degli Asburgo di Toscana[modifica wikitesto]

"Con la Terza Guerra d'Indipendenza (1866), l'Impero Austriaco dovette riconoscere il Regno d'Italia. Pertanto non poté più sostenere le pretese di Ferdinando IV come legittimo Granduca di Toscana. Ciò tolse ogni possibilità a Ferdinando IV di rientrare in possesso del Granducato. Così, dopo la Pace di Vienna, Ferdinando IV fece la rinuncia alla separazione della casa di Toscana da quella imperiale (20 dicembre 1866). Nel 1870 vi fu poi la formale ABDICAZIONE al titolo di Granduca di Toscana. Ovvero l'abdicazione di Ferdinando IV del titolo regale di Granduca di Toscana, anche politica, nelle mani dell'Imperatore. Si ritirò così a vita privata e smise di fare politica. Morì poi esule a Salisburgo nel 1908. Ma, si noti bene, a Ferdinando IV di Toscana era stato permesso dall'Impero austro-ungarico e dagli Stati dell'Impero germanico, di conferire i tre Ordini toscani, inerenti alla Sovranità. E quindi, anche se spodestato, continuò a conferire pertanto titoli cavallereschi e nobiliari. Dopo la morte di Ferdinando IV (1908), invece, tutti i suoi figli dovettero solennemente rinunciare ad ogni qualsiasi diritto di cui personalmente ed eccezionalmente godeva il padre. Infatti è certo è che fino a quando durò l'impero i suoi discendenti non s'intitolarono mai Granduchi e mai concessero titoli cavallereschi. Ripresero solo negli anni '70. All'epoca di Goffredo d'Asburgo-Lorena (1902-1984), nipote ex filio, di Ferdinando IV di Toscana. Come mai? Posto che la concessione a Ferdinando IV di continuare ad usare la sua fons honorum [1866-1908] creò probabili confusioni su quali diritti ebbe (e quali, eventualmente, poté trasmettere), è chiaro però che nessun suo discendente pretese di continuare a ritenersi Granduca di Toscana. RICAPITOLANDO: 1. Rinuncia alla separazione della casa di Toscana da quella imperiale (1866): riunificazione della dinastia Asburgo; 2. Abdicazione di Ferdinando IV del titolo regale di Granduca di Toscana nelle mani dell'Imperatore (1870); 3. Rinuncia anche all'appartenenza alla casa imperiale da parte degli arciduchi discendenti da Ferdinando IV e dai suoi fratelli tra il 1919 -1920 in forza dell'Habsburgesetz dell'aprile del 1919. Ovvero: 1) Ferdinando IV, dopo la pace di Vienna (1866), rinunciò alla separazione dalla Casa Imperiale e quindi ai suoi diritti quale Casa di Toscana (che rientrò nella detta Casa R. e I.); pertanto il titolo Granducale di Toscana, quale memoria storica tornò come titolo minore dall'Imperatore, mentre i figli di Ferdinando nati dopo il 1866 persero il diritto ad essere "Principi di Toscana". Gli venne personalmente concesso dall'Imperatore di continuare a detenere la fons honorum vitalizia (concessione titoli e cavalierati in primis). 2) Nel 1870 l'Imperatore lo costringe ad abdicare anche al titolo di Granduca di Toscana nelle sue proprie mani. Ferdinando IV perde così formalmente ogni diritto anche al titolo regale di Granduca di Toscana (1870). 3) Dopo la morte di Ferdinando IV (1908), tutti i suoi figli dovettero solennemente rinunciare ad ogni qualsiasi diritto di cui personalmente ed eccezionalmente godeva il padre. Alcuni lo avevano già fatto prima. 4) Legge Asburgo (Habsburgesetz) del 1919: tale legge impose loro, come membri della Casa e Dinastia Imperiale (si badi bene), di rinunciare o andare in esilio. Quindi rinunciarono ed infatti restarono. Pertanto: - Ferdinando IV ed i suoi figli rientrarono nella Casa Imperiale (la Casa di Toscana smise di esistere, riassorbita dalla quella imperiale) (1866); a Ferdinando fu permesso di mantenere la sua fons honorum vita natural durante, mentre i figli divennero solo Principi Imperiali (Archiduchi/Arciduchesse d'Austria) e non più Principi/Principesse di Toscana; - Ferdinando IV rinunciò ai diritti dinastici al Granducato di Toscana (1870) e pertanto anche i suoi discendenti persero ogni diritto dinastico; rinunce ribadite successivamente dai figli e soprattutto dopo la morte di Ferdinando IV (1908); - Dopo la Legge Asburgo (Habsburgesetz) del 1919 gli eredi di Ferdinando IV che ancora avevano diritti quali Principi Imperiali rinunciarono ad essi (ed infatti fu loro permesso di restare in Austria)". Fin qui il riassunto di Giovanni Grimaldi che ringrazio. La cosa sconcertante è che tale rifusione e quindi unione delle case Imperiali di Austria e Granducali di Toscana con l'annullamento della seconda nella prima, è nota in Italia, nella letteratura specialistica, almeno da 100 anni!! Nonostante ciò questa informazione venne ignorata. Persino nella Rivista Araldica (una delle maggiori riviste italiana di araldica e genealogia) si trova questo avviso (anno 1913, volume 11, pagina 381, Roma, Collegio Araldico), avviso ripetuto anche in altre riviste specializzate dell'epoca: "Da informazione ufficiale assunta a Vienna togliamo quanto segue «A Sua Altezza I. R. il defunto Granduca Ferdinando IV di Toscana era stato permesso dall' Impero austro-ungarico e dagli Stati dell'Impero germanico, di conferire i tre Ordini toscani, inerenti alla Sovranità, che anche spodestato, rimase all'Augusto principe fino alla sua morte. Il titolo di Principe di Toscana fu solo autorizzato ai membri della famiglia granducale nati prima del 1866. Dopo la morte del Granduca (1908) tutti gli augusti figli del defunto dovettero solennemente rinunciare ad ogni qualsiasi diritto di cui personalmente ed eccezionalmente godeva il padre. Quindi il Gran Magistero dell'Ordine di S. Stefano per volontà di S. M. l'Imperatore e Re è terminato col defunto Granduca, né più sarebbe accettato dagli augusti Principi Lorenesi." Si noti che all'epoca redattore della Rivista Araldica fu il conte Ferruccio Pasini Frassoni, ultimo cavaliere professo del Sacro Militare Ordine di Santo Stefano di Toscana creato proprio da Ferdinando IV, che come si è visto fu Granduca di Toscana e gran maestro degli Ordini dinastici (Santo Stefano, San Giuseppe, etc.) per autorizzazione imperiale. https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10207916058483508&set=gm.10153573174854360&type=3&theater Dalla lettura delle Leggi Dinastiche degli Asburgo Lorena si evince come l’appartenenza dalla I.R. Casa d’Asburgo Lorena, è requisito fondamentale per consentire all’individuo di portare, se in eventuale suo diritto, anche gli altri titoli dinastici appartenenti agli altri rami della I.R. Casa quale quello di Granduca o Principe di Toscana, Duca di Modena, etc. Non può sussistere, ad esempio, una linea che detenga i titoli di Duca di Modena, oppure Principe di Toscana, senza che i suoi membri siano anche obbligatoriamente Arciduchi d’Austria e Principi di Ungheria e Boemia. Questo è però un problema superato dalla storia in quanto l'Imperatore Francesco Giuseppe accentrò in sé tutte le prerogative araldiche e dinastiche delle secondogeniture superstiti (Toscana e Modena, il trono asburgico del Messico finì subito e tragicamente senza successori). Qualora si rilevi la presenza di membri, od ex membri e/o discendenti dalla famiglia Asburgo Lorena, nati, morti, sposatisi o comunque entrati indisturbati in Austria tra il 24 marzo 1919 e prima del 31 luglio 1935 e, ancora, tra il 16 maggio 1945 e prima del 26 marzo 1996, ciò significa che tali persone, o i loro avi, rinunciano o avevano già rinunciato a tutti gli eventuali loro Diritti Dinastici aviti e all’appartenenza alla I.R. Casa: quindi non si tratta di membri dinastici della I.R. Casa. La legge parla chiaro: http://www.verfassungen.de/at/at18-34/habsburggesetz19.htm Anche Goffredo, come suo padre Pietro Ferdinando (che MAI portò il titolo di Granduca di Toscana), non fu, alla luce dei documenti, Granduca Titolare di Toscana. Tutto questo pasticcio nasce proprio da Giorgio Cucentrentoli, creato "conte di Monteloro" da Goffredo d'Asburgo e da lui “riscoperto” Granduca di Toscana …. Cucentrentoli è un appassionato studioso dilettante amante della storia della Toscana però totalmente digiuno di diritto dinastico: ignorando rinunce, abdicazioni, leggi sull'esilio, leggi dinastiche, ecc. riesumò queste evanescenti memorie dinastiche sul ramo Asburgo di Toscana, unitamente agli ordini dinastici di Toscana, sic et simpliciter, convincendo nel contempo Goffredo d'Asburgo ad assumere il titolo di Granduca di Toscana (ma solo dal 1971…. prima neanche Goffredo sapeva di essere …. Granduca ed infatti prima mai si firmò con quel titolo, prima ovviamente dell'opera di persuasione del Cucentrentoli degli anni 1971-72: almeno questo è quanto risulta da tutti i libri pubblicati PRIMA del 1971 anche dallo stesso Cucentrentoli, o da altri, quando accennarono al Cucentrentoli ed ai suoi rapporti con gli Asburgo discendenti da Ferdinando IV di Toscana). Il Cucentrentoli ottenne da Goffredo, nel 1972, l'incarico di riorganizzare gli "Ordini cavallereschi toscani" che non erano più stati conferiti dal 1908, anno della morte di Ferdinando IV e, a far data dal 1866, solo grazie ad una speciale autorizzazione dell'Imperatore Francesco Giuseppe. Infatti il figlio di Ferdinando IV fu Pietro Ferdinando, che rinunciò ai diritti dinastici come Arciduca d’Austria (come ricorda anche il New York Times nel 1919), e che mai ebbe quelli su Toscana per rinuncia di suo padre Ferdinando IV sin dal 1866 (unione con la linea imperiale d'Austria) e nel 1870 (abdicazione ai diritti politici): morì nel 1948 in Austria, dove aveva vissuto per molti anni ricevendo anche una pensione come ex-generale dal governo austriaco! Né lui né i suoi fratelli o sorelle portarono mai né il titolo di Granduca di Toscana e neppure quello di "principe o principessa di Toscana" (titoli che sarebbero loro spettati se non vi fossero stati gli atti di rinuncia del 1866 e del 1870). Tutto ciò mentre gli arciduchi non rinunciatari, ed i loro discendenti, restavano in esilio fuori dall'Austria (e ci resteranno fino al 1996), spesso vivendo in gravi ristrettezze economiche, come ricordano persino vari Asburgo in molti libri ed articoli di memorie, libri ed articoli pubblicati nel corso degli anni. Anche Goffredo, presunto “granduca” (sicuramente in buona fede) scoperto da Cucentrentoli nei primi anni '70 a St. Gilgen, Austria (dove viveva), morirà a Bad Ischl (sempre in Austria) nel 1984. Sua figlia Elisabeth si sposò a Salisburgo, Austria, nel 1965, l'altra figlia Alice si sposò a Maria Plain (Austria) nel 1970, suo figlio Leopoldo, presunto granduca succeduto a suo padre Goffredo, si sposò a St. Gilgen (Austria) nel 1965 e divorziò nel 1981 a Salisburgo (Austria) e così via .... Tutte cose impossibili se costoro non discendessero da rinunciatari ai diritti dinastici in quanto, ai veri arciduchi, dal 16 maggio 1945 e prima del 26 marzo 1996, fu vietato l’ingresso in Austria in forza della legge sull'esilio (Habsburgesetz) https://en.wikipedia.org/wiki/Habsburg_Law ! Tutti possiamo sbagliare ed ignorare fatti e circostanze: purtroppo infiniti sono i casi di pasticci dinastici creati da appassionati che non conoscono tutte le pieghe della storia e della diritto dinastico delle Case Reali che vorrebbero servire... ed anche questo caso non fa eccezione a quanto pare. Inoltre in diritto dinastico gli errori e le false letture di fatti storici spesso vengono alla luce dopo decenni o secoli dai fatti che li originarono.--95.244.102.226 (msg) 11:51, 15 nov 2016 (CET)[rispondi]