Discussione:Dante Conte

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Non è che si trovano molte fonti, almeno agevolmente, in linea. La voce non dice molto, secondo me ci sarebbero gli estremi di dubbio E. Si dovrebbe dimostrare in qualche modo che ha lasciato "opera singolare, di rilievo, nel panorama artistico ligure del primo novecento." Forse fra qualche mese se nulla si muove appongo dubbio E dopo una seconda ricerca più approfondita.--Alexmar983 (msg) 19:12, 27 gen 2014 (CET)[rispondi]

Alexmar, ho trovato una fonte attendibile e ho riscritto di conseguenza la voce. L'opera del Di Genova è un'enciclopedia monumentale, tutta sul '900 italiano, e a Conte non si dedica molto spazio, a ulteriore riprova che si tratta di un artista davvero minore. Tuttavia è un'enciclopedia che dedica moltissimo spazio a gente più giovane (nati negli anni '30 e oltre) ed è un po' più sintetica per gente più datata, quindi "quantitativamente" (perchè per adesso questo è purtroppo l'unico criterio a cui ci possiamo appigliare) secondo me ci può stare, tanto che io togliere l'avviso E. A questo punto toglierei anche S, più di tanto non credo ci sia da aggiungere su costui. Ultima cosa, la fonte dice espressamente che è spesso stato riportato come Dante Mosè in modo erroneo. Il Di Genova è davvero attendibilissimo per questi aspetti documentali e archivistici, ancora più che su quelli critici, dove tutto è opinabile. Spostiamo con redirect Invertiamo? --Carlomartini86(Dlin-Dlon) 12:39, 25 lug 2014 (CEST)[rispondi]
Ho aggiunto un'immagine. Questa è molto più bella, ma non me la fa scaricare, anche se non dovrebbe avere nessun copyright (morto nel '19). --Carlomartini86(Dlin-Dlon) 12:52, 25 lug 2014 (CEST)[rispondi]
Comne sai sono molto tollerante, quindi mi fido e rimuovo l'avviso. Rimane una voce al limite, ma nel concetto di almanacco ci rientra. Non escludo che cambi della percezione media di cosa sia almanaccabile la pongano a rischio in futuro, ma se sarà il caso ciascuno avrà gli elementi per dubitare.--Alexmar983 (msg) 13:31, 25 lug 2014 (CEST)[rispondi]
osservazione:se dobbiamo utilizzare la fonte del di Genova per i casi al limite, forse una bluificazione del link sull'autore sarebbe auspicabile, anche [1], i link in ingresso standardizzati da me [2] ben prima che lo usassi tu, indicherebbe una certa "necessità" di impostare un minimo stub sulla figura di questo critico, o meglio di riflettere se sia opportuno. Sicuramente [3] qualcosa ha fatto, ho anche sbirciato sul catalogo SBN--Alexmar983 (msg) 13:32, 25 lug 2014 (CEST)[rispondi]
Forse così al limite non siamo, se è vero che ha dei suoi quadri anche la Pinacoteca di Genova-Nervi, come ho letto da una fonte online, che adesso non vado a ricercare perchè non ho tempo (domani vado in vacanza!!!), fonte non autorevolissima (infatti non l'ho citata) ma comunque da tenere presente.
Su Giorgio Di Genova, è sicuramente enciclopedico, ho pensato tante volte di fare la pagina, ma non l'ho mai fatto per mancanza di fonti/tempo/voglia. Oltre a quei "puntano qui", tieni conto che tra il centinaio di pagine che ho scritto/rifatto daccapo, in almeno la metà ho citato in biblio la sua enciclopedia e solo da poco ho cominciato a linkarlo in rosso. Se torno a inserire tutti i link rossi in quelle voci, i "puntano qui" raddoppiano nel giro di un'ora, e andranno avanti a crescere fino a quando dedicherò tempo a Wikipedia. Cristallizarlo con una voce presenterà però una contoindicazione: in eventuali prossime pdc su gente trascurabile salteranno fuori i soliti noti a gridare allo scandalo perchè si vuole cancellare un tizio che è citato dal Di Genova, che magari gli dedica tre righe in un'enciclopedia che dedica 9000 pagine complessive al solo '900 italiano, e magari gliele dedica per dire che è un brocco (come nel caso di Piero Leddi che adesso vado a riscrivere), e non mancheranno di mettere lì un bel link blu per far sentire un asino colui che vuole cancellare cotali personaggi. Come la vedi? --Carlomartini86(Dlin-Dlon) 21:47, 25 lug 2014 (CEST)[rispondi]
non possiamo non bluificare un link se importante per un dubbio su come sarà intepretato, considera che se non lo fai tu potrebbe farlo qualcun altro p.e. quando di Genova "finisce sui giornali" (ti lascio indovinare il motivo più probabile), e al 90% la farà pure peggio. Dobbiamo avere fiducia chi possegga il di Genova difficilmente valuterà un tanto al chilo, chi ragiona come tu descrivi difficilmente avrebbe accesso a un'opera tanto monumentale ed avanzata non credi? Se la voce che scrivi riporterà che il tomo ha 9000 pagine già dovrebbe dare un'idea, se poi ci riporti pure il numero di soggetti presenti nel tomo ci si fa un'idea abbastanza obiettiva che ci sono anche "cani e porci". Per andare sul sicuro, fatta la voce in discussione lasci un tuo commento in talk dove lasci presente che consideri che la presenza nel Di genova non implica rilevanza automatica in certi casi a cui sono dedicate tre righe e ti offri disponibile a chi ti voglia contattare per avere un'idea esatta del cartaceo. E poi comunque, dopo che ne ha macinati centinaia di artisti minori, uno eventuale in più rimasto, di quelli al limite, non ci farà certo sfigurare...--Alexmar983 (msg) 22:28, 25 lug 2014 (CEST)[rispondi]
Sì, lo so che non si può non bluificare per questo motivo (infatti ho detto che «non l'ho mai fatto per mancanza di fonti/tempo/voglia»); la mia era solo una riflessione random di chi non vuole vedere le pdc alterate da facili sensazionalismi. Non so se e quando farò quella voce, ma il suggerimento di lasciare due righe in discussione e di dire ben chiaro in voce che si tratta di un mattone di 9/10000 pagine, mi sembra ottimo (per quanto non proprio abituale). --Carlomartini86(Dlin-Dlon) 00:41, 26 lug 2014 (CEST)[rispondi]
Su un celebre libro dell'Architetto e critico d'arte MARINI Giuseppe Luigi (2002), “Dante Mosé Conte”, in IDEM Il valore dei dipinti italiani dell'Ottocento e del primo novecento, edizione XIX (2001/2002), Umberto Allemandi & C., Torino 2002, pag. 238. (naturalmente come tutte le voci di questa pubblicazione c'è almeno una minima bibliografia riportata). Questa pubblicazione è attendibile e può essere considerata una fonte. --87.3.152.59 (msg) 00:57, 26 lug 2014 (CEST)[rispondi]
Interessante, da qui si intravede qualcosa. Autorevole lo è di sicuro, ma sbaglio o si occupa più che altro di prezzi/valutazioni? --Carlomartini86(Dlin-Dlon) 01:23, 26 lug 2014 (CEST)[rispondi]
Caro Carlo questa pubblicazione riporta i dati biografici minimi (formazione, attività, interesse) oltre ai record d'asta, al valore di mercato e ai risultati d'asta. Naturalmente su Fattori, ad esempio, ci sono più pagine di biografia, non un trafiletto come per Conte. --87.3.152.59 (msg) 01:32, 26 lug 2014 (CEST)[rispondi]
Questa fonte ulteriore di una casa editrice di settore (la Umberto Allemandi & C.) che mi sembra di buon livello, direi fa spostare la mia posizione da "tolleranza" a "piena accettazione". IP, hai un'opinione sul redirect/spostamento e su quale titolo sia consono? --Alexmar983 (msg) 17:06, 26 lug 2014 (CEST)[rispondi]
Personalmente ritengo questa nuova fonte ottima come fonte, ma inidonea di per sè a fondare giudizi di enciclopedicità, come ad es. il catalogo Bolaffi, essendo pubblicazioni (almeno da quanto mi sembra di capire) finalizzate più che altro ad aspetti di mercato. Però allo stato attuale credo sia una valutazione ininfluente, posto che sulla possibilità di mantenere la voce eravamo già tutti più o meno concordi. Invece, caldeggio fortemente il cambio di titolo, togliendo il Mosè. --Carlomartini86(Dlin-Dlon) 09:20, 27 lug 2014 (CEST)[rispondi]
non mi fonda un giudizio, ma lo "rimpolpa", perché mi fa capire che c'è stata comunque anche attenzione economica. metto la richiesta di inversione--Alexmar983 (msg) 17:56, 28 lug 2014 (CEST)[rispondi]
(f.c.) Dopo l'ultimo ampliamento che ho fatto, tratto dal libro curato da Pirovano, in cui è ampiamente descritta la sua pittura a pag 38-39 e dove si danno un po' di altre info puntuali in altre parti del testo, tra cui la partecipazione ad una Biennale (anni trenta, mica le ultime...), direi che non ci sta più alcun dubbio sull'enciclopedicità del personaggio. Piccola annotazione: anche in questa pubblicazione è riportato come Dante Mosè Conte, ma per aspetti nozionistici ed archivistici mi fido sempre ciecamente del Di Genova. --Carlomartini86(Dlin-Dlon) 16:33, 2 set 2014 (CEST)[rispondi]

Mi rivolgo al gentile ip che ha contribuito recentemente alla voce. Ci sarebbe bosogno di specificare meglio gli estremi della pubblicazione (pagine e, se c'è, isbn). Inoltre bisogna specificare meglio cosa si intende per scuola di Rivalta: la scuola tenuta da Augusto Rivalta (come credo) o una scuola di uno dei vari paesi denominati Rivalta? --Carlomartini86(Dlin-Dlon) 21:04, 29 lug 2014 (CEST)[rispondi]

Signori buon giorno, mi piacerebbe entrare in questa discussione perchè sono sicuro che, pur barcamenandosi in una vita molto sfortunata, è fuori dubbio che Dante Conte abbia con i suoi disegni e la sua pittura lasciato opera singolare di rilievo nel panorama artistico ligure del primo Novecento. Pur essendo d'accordo sul fatto che sia di difficile reperimento in linea, la bibliografia sull'autore è piuttosto completa. La sua opera è stata di esempio a tanti artisti sia contemporanei che successivi al suo periodo. I suoi quadri e i suoi disegni sono molto ambiti dai collezionisti del gruppo e del periodo, tanto che le cifre hanno retto bene anche quella crisi di mercato che ha colpito la categoria in questi ultimi tempi. La rarità, la maggior parte dell'opera è divisa fra due collezioni, una delle quali ancora in mano agli eredi del suo mecenate, non hanno mai permesso la divulgazione che meriterebbe. Una certa importanza è testimoniato anche dai numerosi falsi che girano per il mercato. Non vorrei neanche fare il paragone ma non vedo proprio nessuna similitudine con Piero Leddi http://www.ebay.it/sch/i.html?_nkw=piero+leddi&clk_rvr_id=1221094977210&gclid=CPC7rdGlm9QCFUGeGwodIHkFyw&geo_id=33486&MT_ID=65&crlp=191554673513_4037&rlsatarget=kwd-11845569118&keyword=piero+leddi&abcId=803836&treatment_id=7&poi=&adpos=1t1&device=c&crdt=0&ul_noapp=true.

La voce potrebbe essere sicuramente migliorata: il quadro nell'immagine "non è sicuramente uno dei suoi più rappresentativi", la descrizione può essere interpretata solo da chi conosce l'autore ma agli altri non può che creare confusione. Per esempio: lui si chiamava realmente Dante Mosè, da ricerche presso l'anagrafe di Sampierdarena anzi emerse che aveva anche un terzo nome, cosa normale di quei tempi, solo che come poi, come i più, usava solo il primo, pertanto, sprattutto nelle opere si è sempre e solo firmato Dante, i quadri Dante Mosè o sono stati firmati dopo da altri o ancor più spesso sono quadri falsi. La scuola intesa è la classe di Augusto Rivalta presso l'Accademia di Firenze, a cui aveva potuto partecipare grazie a una borsa di studio. L'isolamento artistico di Conte, che visse la crisi dei valori pittorici ottocenteschi, (la congiunzione avversativa nell'originale è secondo me fuorviante) senza aderire alle avanguardie, che pure conobbe, lo portò a scelte pittoriche provincialistiche (di matrice impressionista e post-impressionista[1]) che non conobbero alcun seguito nella storia artistica del Piemonte, come naturale per una «esperienza che fu di estrema intensità e insieme di gelosa segretezza»[3]. (questo sarebbe proprio da porre meglio) ecc., ecc. Purtroppo non possiedo l'opera omnia della sua bibliografia, sto però andandola a cercare perchè non ricordo di aver mai letto della sua partecipazione postuma alla Biennale. --Messer Galeazzo (msg) 10:26, 1 giu 2017 (CEST)[rispondi]

Ho appurato che il Conte pittore alla Biennale del '36 fu Michelangelo Conte, astrattista aderente al MAC, collaboratore di artisti già su questa enciclopedia e per me meretorio egli stesso di comparirvi, non Dante Conte come erroneamente riportato.--Messer Galeazzo (msg) 16:02, 10 giu 2017 (CEST)[rispondi]

[@ Carlomartini86][@ Alexmar983]Essendo un novello e non conoscendo i tempi di risposta in questa Enciclopedia mi sono permesso di togliere ciò che non era riferito a Dante Conte sicuro fosse anche il Vostro volere; sul fatto di apporre maggiori modifiche alla pagina attendo il Vostro permesso; nella mia pagina di prova potete trovare la pagina come la modificherei io, in più sto cercando delle foto che avevo fatto di un suo autoritratto e di un suo paesaggio che secondo me sarebbero esempi molto rappresentativi.--Messer Galeazzo (msg) 21:16, 10 giu 2017 (CEST)[rispondi]

Voce sistemata, al più presto aggiungerò le immagini.--Messer Galeazzo (msg) 10:33, 13 giu 2017 (CEST)[rispondi]