Discussione:Cappella Valerio-Longo

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Ho rettificato le voci che non andavano bene della Cappella Valerio-Longo e spero che vada bene così. Prima avevo vuluto fedelmente riportare le notizie da documenti in mio possesso che usano termini oggi non più correnti ad esempio l'aratro era la misura locale della terra,la Cappellania Gentilizia era un atto notarile con cui il fondatore legava dei beni stabili(fondi rustici) ai legatari che avrebbero osservato,pena decadenza del Beneficio,il peso delle messe(anche questo termine indicava il numero di messe totale da celebrare l'anno in suffragio del fondatore. Il Patronato era un Legato Pio e in pratica la su descritta Cappellania Gentilizia. Io pensavo di fare una cosa buona a riportare questi termini pensando di non dover stravolgere i significati, termini oggi disueti,ma che per diversi secoli hanno regnato correntemente. Saluti Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 82.55.73.83 (discussioni · contributi) 20:34, 3 gen 2010 (CET).[rispondi]

Be' se sono documenti originali credo che non ci siano problemi di copyright :-) Occorre fare attenzione infatti a ricopiare dei testi perché se fossero tratti da libri il cui autore è morto da meno di 70 anni, si incorrerebbe in una violazione di copyright (ma non è questo il caso). Io però sintetizzerei e riformulerei il testo; la voce va scritta in italiano corrente e le eventuali citazioni (se necessarie) andrebbero in nota. Adesso la sezione "Storia della Cappella Valerio-Longo" non va ancora bene: faccio un esempio di come secondo me dovrebbe diventare (lo metto dentro un cassetto.

Rielaborazione

La chiesa attualmente appartiene alle famiglie Longo de Bellis di Rutigliano e Longo Crispo di Modugno e conserva ancora oggi l'altare in marmo policromo dei primi del 1700 e il monumento funebre marmoreo del 1877 dedicato al medico Nicola Longo. Nella cripta, oltre il sono sepolti diversi membri delle Famiglie Longo,Cesena,Risotti e Fortunato. In questa Chiesa si venerava anche una Immagine della Madonna Addolorata.

Storia

La chiesetta, dedicata alla devozione di San Francesco da Paola, venne costruita nel 1705 dall'abate Giovanni Battista Valerio e da suo fratello Paolo Valerio ad un angolo del palazzo della famiglia. Con atto notarile fu creata una Cappellania Gentilizia[1] con la quale la cappella venne assegnata in eredità ai primi figli sacerdoti della discendenza maschile del fratello. Quando nel 1787 la famiglia Valerio si estinse, la chiesetta passò alla famiglia Longo.

Note

  1. ^ Antico atto notarile con cui il fondatore legava dei beni fondiari ad una cappella stabilendo cone dovessero essere trasmessi ai discendenti e quali obblighi quest'ultimi erano tenuti a seguire.
È solo un esempio, ma come vedi ho accorciato molto, e ci sarebbe ancora del lavoro da fare -- Lepido (msg) 21:23, 3 gen 2010 (CET)[rispondi]