Discussione:Broglio elettorale

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Credo che la voce dovrebbe chiamarsi "broglio elettorale".--Pokipsy76 22:18, 17 apr 2006 (CEST)[rispondi]


forse sarebbe il caso di aggiornare voci che non hanno più senso di esistere. i presunti brogli sulla doppia elezione di bush sono stati completamente esclusi da diverse indagini giornalistiche e non effettuate da agenzie indipendenti che hanno confermato la vittoria dei repubblicani. anzi, nella prima elezione probabilmente la differenza nel numero di voti era inferiore e forse sarebbe stato in vantaggio bush.

Non neutrale[modifica wikitesto]

Queste parole non sono neutrali:

"Piuttosto, forti sospetti ha destato l'insolito comportamento di Pisanu. Mai infatti, nella storia dell'Italia repubblicana, un ministro dell'interno aveva abbandonato il Viminale nel corso delle operazioni di spoglio elettorale. Convocato da Berlusconi, il ministro ha dovuto sostenere un faccia a faccia con quest'ultimo e, cosa ancora più strana, nessuno è a conoscenza di quello che fu l'oggetto della loro discussione."

  • Forti sospetti per chi?
  • Non è obbligato il ministro dell'interno a rimanere nel Viminale, detto così parrebbe una cosa scandalosa.
  • Non c'è alcun motivo per cui bisogna che i due dichiarino le loro conversazioni: saranno anche affari loro.--Vu Duc Thang (msg) 18:07, 29 giu 2008 (CEST)[rispondi]
  • Mah, giornali e osservatori, per esempio, non se n'è parlato poco a quel tempo: comunque in generale è giusto, dirlo in questi termini è deprecato e bisognerebbe essere specifici. La tua modifica, tuttavia, non andava in quel senso: non faceva altro che togliere "forti" e aggiungere "in taluni". Modifica inutile, che ho annullato solo per comodità, visto che erano le modifiche successive a sembrare "poco chiare";
  • Come hai scritto tu stesso, è una tradizione: il romperla è comunque degno di nota;
  • No, non c'è motivo, ma non c'è neppure bisogno di puntualizzarlo (a proposito, per quanto possa sembrare strano, nei Paesi democratici, specialmente in momenti simili, si è sempre trasparenti al massimo verso gli elettori: il non esserlo è, come sopra, degno di nota). Sarei d'accordo tuttavia nel togliere l'inciso ", cosa ancora più strana,".
--Toocome ti chiami? 19:50, 29 giu 2008 (CEST)[rispondi]
Proporreri le seguenti modifiche.
Cito qui il testo originale:
Piuttosto, forti sospetti ha destato l'insolito comportamento di Pisanu. Mai infatti, nella storia dell'Italia repubblicana, un ministro dell'interno aveva abbandonato il Viminale nel corso delle operazioni di spoglio elettorale. Convocato da Berlusconi, il ministro ha dovuto sostenere un faccia a faccia con quest'ultimo e, cosa ancora più strana, nessuno è a conoscenza di quello che fu l'oggetto della loro discussione.
Il fatto che fosse scritto in 3 periodi fa, secondo me, sembrare le tre cose tre cose diverse e una più grave dell'altra.
A questo punto direi, per esempio: Ma i sospetti sono stati anche di opposto avviso [riferendosi alle righe precedenti]: ha infatti sollevato forti sospetti in taluni il comportamento del ministro dell'interno Pisanu, il quale si era allontanato (unico caso nella storia repubblicana) dal Viminale per una conversazione privata col Presidente del Consiglio Berlusconi.
Mi pare che così sia più neutrale.--Vu Duc Thang (msg) 00:04, 1 lug 2008 (CEST)[rispondi]
Scusa, temo di non avere capito (anche perché mi pare manchi qualche parola): potresti scrivermi la bozza della tua idea, per favore? --Toocome ti chiami? 21:08, 3 lug 2008 (CEST)[rispondi]

Riapro la discussione dopo molti anni per segnalare che ho aggiunto i template "senza fonte" e "non neutrale". La voce riporta informazioni non aggiornate o, talvolta, poco accurate; ad eccezione del paragrafo sul Risorgimento italiano, le fonti non sono sufficienti. Nella sezione che riporta le contestazioni elettorali del 2006, si usano espressioni pregiudizievoli, chiaramente non imparziali (forte sospetto, insolito, strano, mai nella storia) ed esagerate, che sembrano esprimere l'opinione dell'autore e non un pensiero generalmente accolto; anche in questo caso l'assenza di fonti non aiuta. In realtà, la pagina presenta, a mio avviso, scarso valore enciclopedico: a parte le prime due proposizioni che introducono l'argomento, i paragrafi sono un semplice elenco poco razionalizzato di presunti brogli. Manca completamente una disamina sulla natura dei brogli elettorali come fenomeno storico e sociale, e il periodo di riferimento degli eventi riportati è eccessivamente ridotto. --Davideruocchio (msg) 18:00, 10 nov 2020 (CET)[rispondi]

Brogli in Italia[modifica wikitesto]

Francamente mi sembra che l'intera sezione sui brogli possibili in Italia sia, oltre che POV, imprecisa, al punto da far credere che il fenomeno sia alquanto facile. Per la mia esperienza di presidente di seggio:

  • seggi a conduzione familiare: ricordo che ogni partito ha la facoltà di inviare due rappresentanti di lista che hanno diritto ad assistere a tutte le operazioni, dalla costituzione del seggio alla proclamazione dei risultati.
  • cambi di residenza: gli elettori di ogni seggio sono presenti sul registro consegnato ai componenti di seggio ad ogni elezione. Il fatto che un soggetto possegga la tessera con indicato il seggio dove votava prima non conta nulla, in quanto all'atto della verifica dei documenti nel seggio vecchio si scopre che l'elettore non è piu' iscritto in quel seggio, pertanto non lo si ammette al voto (non c'è neanche lo spazio dove segnare il documento)
  • rischio di duplicazioni del voto per componenti del seggio, forze dell'ordine ecc: all'atto del voto sulla tessera elettorale viene apposto un timbro con la data della votazione: pertanto se si va a votare da un'altra parte il seggio scopre che l'elettore ha già votato (e dal numero del bollo si sa anche dove).
  • Quanto al numero di schede avanzate (vidimate e non), bianche e nulle, ricordo che i dati numerici di ogni gruppo sono presenti da varie parti (i due verbali e l'estratto del verbale, i dati inviati subito al viminale raccolti dal delegato del sindaco e i vari verbali di consegna del materiale ai responsabili del Comune. Quindi far sparire schede da questi gruppi non è cosa semplice. Oltretutto il numero di schede votate dev'essere uguale a quello dei votanti (identificati con un documento) e a quello del numero delle tessere elettorali...

Concludendo, non voglio dire che il fenomeno sia impossibile (qualche inchiesta giornalistica dimostra di no) ma che sia estremamente difficile. Molto piu' probabili sono invece errori vari compiuti magari da gente inesperta, stanca o animata dalla fretta di finire. --TheWiz83 (msg) 11:51, 25 lug 2008 (CEST)[rispondi]

non è più di tanto "estremamente improbabile"..il timbro sulla tessera elettorale poco o a nulla serve se posso strappare la tessera e farmi fare un duplicato in comune..il punto sono i registri elettorali, che dovrebbero evitare che uno possa votare in più di un seggio o ricevere duplicati di tessere in comuni diversi da quello dove è iscritto.

il problema, che riguadra non poche persone, è quello di quanti sono ammessi al voto senza essere iscritti nei registri elettorali: membri del seggio, forze dell'ordine e altre categorie..categorie fra le quali un malintenzionato prima vota nel seggio dove si trova per lavoro e poi nel comune di residenza, dove è regolarmente iscritto ai registri elettorali. Se la tessera è già timbrata, può tranquillamente perderla e farso far eun duplicato in giornata nel comune dove risiede.

Ricordo che non è per niente difficile controllare questo, dal momento che nei verbali viene segnato e identificato ogni elettore che vota non iscritto alla sezione (nome, cognome, documento, tessera elettorale e motivazione). Quindi l'eventuale illecito viene abbondantemente registrato. --TheWiz83 (msg) 11:02, 15 dic 2008 (CET)[rispondi]
ok, se ne prende atto, ma intanto vota, e come si fa dopo ad annullare il voto? peschi una scheda a caso e si annulla? essendo il voto segreto è impossibile sapere se ha votato a favore o contro e procedere di conseguenza. Commette un illecito penale chi agisce in questo modo, ma viene realmente perseguito?chi si prende la briga di controlalr e le note nei registri elettorlai? non c'è alcun obbligo di registrare nominativi e n. di tessera elettorale in una banca dati nazionale, di quanti votano furoti del seggio di residenza per motivi di servizio o altro. Una banca dati alimentata dai registri elettorali favorirebbe i controlli incrociati di cui qui si parla

Concordo pienamente con TheWiz83. Come previsto dalle linee guida, trasferisco qui di seguito la sezione Legge elettorale e brogli in Italia, che è segnalata come «senza fonte (probabile ricerca personale)» da ormai oltre cinque anni.

«I brogli elettorali possono consistere nella "rivotazione" delle schede bianche durante lo spoglio elettorale, nella sostituzione di schede votate regolarmente con altre che arrivano al seggio già compilate, nel furto di schede elettorali che, con la complicità dei membri del seggio, sono compilate all'esterno e inserite in un secondo momento nelle urne elettorali.

Oltre a questi illeciti penali, sussistono alcuni elementi, pur nell'ambito della legalità, che possono favorire il verificarsi di brogli elettorali:

-l'assenza di scorta nelle fasi di trasporto del materiale elettorale, fra uffici comunali e seggio, rappresenta un fattore di insicurezza rispetto a furti di schede bianche o già votate a opera di terzi o dei presidenti di seggio, incaricati della consegna. Il materiale è preso in consegna dal presidente di seggio presso l'ufficio elettorale del comune.
Al termine dello scrutinio le schede valide e i verbali sono riconsegnati alla forza pubblica o al messo comunale; il presidente e il segretario di seggio riconsegnano un estratto dei verbali e il materiale elettorale alla prefettura, e la seconda copia dei registri elettorali e le schede residuate per le elezioni comunali, distinte in due pacchetti, tra quelle autenticate e quelle non autenticate, al tribunale competente. all'ufficio elettorale del comune.
Ai sensi del D.P.R. n. 361 del 30.3.1957, come aggiunto dall'art. 12, comma 1, della legge 16/1/1992, n. 15, le persone incaricate del trasporto degli atti e documenti sono personalmente responsabili del recapito di essi, è loro vietato ogni stazionamento o tramite non previsti dalle disposizioni di legge, devono essere scelte fra le persone e mezzi più affidabili, I mezzi di trasporto impiegati dovranno essere convenientemente scortati. Stesse considerazioni valgono per il successivo trasporto delle schede valide dall'Ufficio Centrale del comune alla Prefettura.

-nomina e compiti dei Presidenti Seggio. Il Presidente ha il potere decisionale in merito alla validità o nullità delle schede, mentre gli altri membri del seggio danno solo un parere consultivo nei casi dubbi, che non sono votati a maggioranza. Le decisioni del presidente, peraltro, hanno carattere provvisorio in quanto vengono poi riviste dall'Ufficio Centrale Circoscrizionale o dalla Corte d'Appello. Per i Presidenti di Seggio la chiamata, diretta e nominativa, è gestita da un ristretto numero di Corti di Appello, a livello regionale. L'estrazione a sorte degli scrutatori nelle commissioni elettorali è stata abrogata dal 2003, introducendo l'obbligo di dichiarare l'iscrizione a forze politiche, obbligo che non sussiste per i Presidenti di Seggio.

-nomina dei Segretari di Seggio. Il Segretario di Seggio ha l'incarico rilevante di compilare tutti registri elettorali. Trascorsi alcuni mesi dalle elezioni, le schede finiscono al macero e i registri elettorali sono i documenti che restano agli atti, consultabili da qualunque cittadino. Gli esiti riportati nei registri devono essere congruenti con quelli dichiarati all'Ufficio Elettorale del Comune e Centrale a valle dello scrutinio, e sono inevitabilmente oggetto di manomissione in caso di brogli. Collegato al problema di poteri e nomina dei Presidenti, vi è il fatto che questi scelgono direttamente il Segretario di Seggio. È bene chiarire che il Segretario non è scelto fra gli scrutatori, è l'unico membro del seggio che non è nominato né da una Commissione elettorale né dalla Corte di Appello, né è scelta dal Presidente nell'ambito di una rosa di candidati da questi trasmessa. Il Presidente può nominare chiunque di sua fiducia.

-seggi a "conduzione famigliare". La legge elettorale non prevede limitazioni ai vincoli di parentela fra i membri del seggio. Nel medesimo seggio possono trovarsi due coniugi, genitori e figli, fratelli e sorelle. La legge prevede che nel seggio debbano rimanere sempre tre persone, una delle quali è il Presidente o il Vicepresidente di seggio. Non è improbabile che per qualche ora possano rimanere nel seggio tre persone con legami di parentela, chiaramente con una facilità a compiere brogli, se una di queste è in mala fede. I Presidenti sono soggetti a una minore rotazione, in termini di tornate elettorali in cui non ricevono l'incarico o sono chiamati a un seggio differente. Con un Segretario di Seggio da questi designato, volendo fra i suoi famigliari, e un terzo che riceve la nomina di scrutatore, si è in presenza di un seggio che può avere tre membri tutti imparentati fra loro. La presenza dei rappresentanti di lista non è obbligatoria.

-mancato sbarramento delle schede bianche o nulle. Le schede dichiarate bianche o nulle sono vidimate nel retro con il bollo della sezione, controfirmate dal presidente e controfirmate da due scrutatori, uno dei quali è il vicepresidente, e l'altro chi effettua lo spoglio. Se le schede sono estratte dallo scrutatore-vicepresidente, controfirma anche un secondo scrutatore. Le schede non sono sbarrate con un colore distintivo. Il numero di schede bianche o nulle è riportato nei verbali elettorali, in duplice copia. Tuttavia, in sede di riesame delle schede, i verbali non fanno testo e sono sostituiti da quelli dello scrutinio in seconda istanza, mentre le schede così non contrassegnate sono manipolabili.

-consegna delle schede eccedenti. Ogni sezione elettorale dispone di un certo numero di schede in eccesso rispetto al numero di elettori. Parte di queste viene vidimata in sede di costituzione del seggio. Le schede inutilizzate sono riconsegnate in due buste, separando schede timbrate e firmate da uno scrutatore. Le schede eccedenti, vidimate e non, sono riconsegnate senza essere sbarrate, cosa che impedirebbe il pericolo di una compilazione successiva al voto, ad esempio durante il riesame delle schede elettorali, obbligatorio per le sezioni dove risultano delle contestazioni iscritte a verbale.

-cambi di residenza e tessera elettorale. Ogni anagrafe dispone di una propria banca dati, mentre manca una banca dati centrale che permetta in tempo reale di verificare l'effettiva residenza dei cittadini. Il nuovo Comune comunica il cambio di residenza a quello originario, entro un certo intervallo di tempo durante il quale il cittadino risulta residente in due località. Le liste elettorali consegnate alle sezioni del Comune sono emesse sulla base di un Registro Comunale della Popolazione Residente, aggiornato ogni sei mesi, a gennaio e a luglio. L'incongruenza sarebbe dettata dal fatto che prima di chiedere un nuovo certificato di residenza, il cittadino non debba esibire un documento che attesta la cancellazione della residenza dal Comune originario, e siano sufficienti carta d'identità e codice fiscale. Tuttavia, l’iscrizione alle liste elettorali non è contemporanea al trasferimento di residenza. Il trasferimento di residenza può avere corso solo previa conferma dell’avvenuta cancellazione da parte del comune di precedente iscrizione. Gli aggiornamenti dei registri avvengono a mezzo di revisioni, ordinarie, straordinarie (in presenza d ielezioni) e dinamiche. Le revisioni dinamiche vengono effettuate in due tornate, per legge a gennaio e a luglio.
Nella prima tornata si cancella e nella seconda si iscrive.
Se la pratica di trasferimento di residenza si perfeziona in una data successiva alla prima tornata, ovvero se non è avvenuta la cancellazione, l’elettore resta iscritto nelle liste elettorali del Comune di provenienza fino alla revisione successiva.
Può capitare quindi che, seppure di fatto il cittadino si sia trasferito da mesi, voti nel Comune di precedente iscrizione.
La nuova tessera elettorale è consegnata a domicilio dalla Polizia Municipale o può essere ritirata presso l'Ufficio Elettorale del nuovo Comune di residenza, dopo aver esibito la precedente tessera per la sua distruzione. Se non è esibita, l'elettore deve motivare la cosa, e potrebbe essere in possesso di due tessere elettorali. Ciò che fa fede è però il registro, aggiornato, consegnato alla sezione che non può far votare elettori che non risultino iscritti, anche se muniti di tessera e carta d'identità.

- rischio di duplicazioni per il voto dei componenti del seggio, i candidati e rappresentanti di lista, forze dell'ordine, militari, vigili del fuoco e natanti. Ai sensi degli articoli da 48 a 52 della legge numero 243 del 16 maggio 1956, testo unico delle leggi in materia di elezioni della Camera dei deputati e il Senato della repubblica, particolari categorie di elettori hanno il diritto di esercitare il loro diritto di voto in sede diversa da quello del comune di residenza, per motivi di servizio. In particolare forza dell'ordine, militari, vigili del fuoco, natanti possono votare nella sezione elettorale più vicina, presso la quale si trovano per motivi di servizio.
Analogamente, rappresentanti di lista, i candidati, i componenti del seggio, le forze dell'ordine preposte a presidiarlo, hanno facoltà di votare nel seggio dove svolgono l'ufficio elettorale. I nominativi non risultano fra quelli presenti nei registri degli aventi diritto, e vengono aggiunti in calce, esibendo la tessera elettorale e un documento valido di identità.
Timbro e data dell'elezione sulla tessera elettorale non sono una prova univoca del voto, perché l'elettore potrebbe teoricamente chiedere un duplicato della tessera il giorno delle elezioni e presentarsi a votare una seconda volta nella sezione elettorale di residenza, dove è iscritto regolarmente nei registri elettorali. I seggi non sono in possesso degli elenchi dei presidenti, scrutatori e segretari di seggio incaricati nelle altre sezioni del medesimo collegio elettorale, anche se questi sono talvolta pubblicati nella stampa locale.
Il presidente di seggio può comunicare tramite fonogramma all'ufficio elettorale del comune i nominativi delle persone aggiunte ai registri elettorali; l'ufficio elettorale dovrebbe coordinare le operazioni di voto, ed informare le sezioni, nelle quali gli elettori sono iscritti, che il voto è stato effettuato altrove.»

--Étienne 15:45, 2 feb 2014 (CET)[rispondi]

Intervento anonimo[modifica wikitesto]

Oggi 25-12-2013 mi sono permesso di ampliare la voce con una trattazione più approfondita del presunto broglio denunciato da Deaglio. Non sono pratico di Wikipedia,ma credo che l'infondatezza delle tesi del giornalista torinese sia un fatto conclamato. Non lo dico per spirito di parte,ma solo per amore di verità.

Collegamenti esterni modificati[modifica wikitesto]

Gentili utenti,

ho appena modificato 1 collegamento/i esterno/i sulla pagina Broglio elettorale. Per cortesia controllate la mia modifica. Se avete qualche domanda o se fosse necessario far sì che il bot ignori i link o l'intera pagina, date un'occhiata a queste FAQ. Ho effettuato le seguenti modifiche:

Fate riferimento alle FAQ per informazioni su come correggere gli errori del bot

Saluti.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 06:19, 12 nov 2017 (CET)[rispondi]

✔ Fatto -- Étienne 12:13, 12 nov 2017 (CET)[rispondi]