Discussione:È solo la fine del mondo

La famiglia fallisce nel caso di Louis, rimane nei rigidi limiti di organo basilare ma escludente della società, perfino nel confronti di un componente che ha solo la colpa di essersene allontanato anzitempo per motivi professionali. Al punto da non poter comunicare nemmeno il motivo di un ritorno inatteso e malgradito dagli altri familiari. Questi quasi in regime rivendicativo. Un tema tratto da un opera di Jean-Luc Lagarde che raccoglie insieme tutto il pensiero di Dolan, una sintesi straordinaria che il regista canadese coglie appieno in chiave autobiografica. Ulliel è Xavier Dolan che comunica in terza persona, farlo in chiave personale qualche volta non riesce facile. Film chiaramente autobiografico tirato su primi piani e lunghi dialoghi dai quali traspare solo l’impenetrabilità di una struttura familiare malata e la sofferenza contenuta e struggente del protagonista. Lavoro solo per intenditori.