Dinastia Rinpungpa

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La dinastia Rinpungpa (Rin spungs pa, cinese: 仁蚌巴) fu un regime tibetano che dominò gran parte del Tibet occidentale e una parte del Tibet centrale tra il 1440 e il 1565. Durante un periodo intorno al 1500, i signori Rinpungpa giunsero vicini a riunire le terre tibetane intorno al fiume Yarlung Tsangpo sotto un'unica autorità, ma la loro potenza si indebolì dopo il 1512.

Ascesa al potere[modifica | modifica wikitesto]

Originariamente signori del feudo di Rinpung nello Tsang (Tibet centro-occidentale), la famiglia si avvantaggiò di una faida familiare all'interno della dinastia Phagmodrupa nel 1434-35 e s'impossessò di Shigatse, un importante centro politico ed economico. I membri della famiglia erano patroni della scuola Karmapa del Buddismo, alla quale si opponevano i Gelugpa. Pur continuando a riconoscere i Phagmodrupa, i Rinpungpa con il tempo si costruirono successivamente una forte posizione, assumendo il titolo di desi (reggente). I re Phagmodrupa Drakpa Jungne (r. 1435-45) e Kunga Lekpa (r. 1448-81) nacquero entrambi da principesse Rinpungpa. Kunga Lekpa a sua volta sposò una figlia Rinpungpa, ma il matrimonio fu lacerato da conflitti e un congiunto di lei, Donyo Dorje, alla fine invase il territorio centrale sotto il dominio del re, che fu costretto ad abdicare nel 1481.

Culmine dell'autorità politica[modifica | modifica wikitesto]

Dieci anni più tardi lo zio di Donyo Dorje, Tsokye Dorje, prese il potere come reggente a Nêdong, sede della dinastia Phagmodrupa (1491-1499), durante la minorità dell'erede Ngawang Tashi Drakpa. Gli anni intorno al 1500 videro il culmine del potere Rinpungpa, e l'autorità di Donyo Dorje era quasi assoluta, essendo sostenuta dai gerarchi Karmapa e Shamarpa. Vi fu anche un'espansione politica a ovest. Nel 1499 l'importante regno di Guge a Ngari (Tibet occidentale) dovette riconoscere i Rinpungpa.[1]

Arretramenti a est[modifica | modifica wikitesto]

A causa delle pressioni dei Karmapa e dei loro patroni Rinpungpa, alla scuola Gelugpa fu proibito di partecipare alle celebrazioni del nuovo anno e alla grande cerimonia del Monlam a Lhasa tra il 1498 e il 1517.[2] Dopo la morte dei potenti principi Tsokye Dorje (1510) e Donyo Dorje (1512), tuttavia, il potere dei Rinpungpa declinò. All'inizio del XVI secolo Ngawang Tashi Drakpa dei Phagmodrupa riuscì a riconquistare un certo grado di influenza. Egli era disposto amichevolmente verso il capo Gelugpa Gedun Gyatso (considerato postumamente come il secondo Dalai Lama), e la fazione Karmapa fu espulsa da Lhasa. Il potere diretto dei Rinpungpa nello Ü fu da allora in poi limitato.

Minacce esterne e caduta dal potere[modifica | modifica wikitesto]

I decenni seguenti furono segnati da una disorientante successione di scontri e di temporanee riconciliazioni tra le fazioni del Tibet centrale. Nel 1532 i domini Rinpungpa furono brevemente minacciati da un'invasione da parte del generale musulmano Mirza Muhammad Haidar Dughlat, che operava agli ordini del sovrano di Kashgar.[3] Il declino del potere Rinpungpa fu segnato da una fallita invasione del regno di Gungthang nel Tibet occidentale nel 1555, che fu pesantemente sconfitta.[4] Nel 1557 uno dei servitori dei Rinpungpa, Karma Tseten, che era governatore di Shigatse dal 1548, si ribellò contro il suo signore. Nel 1565, infine, il colto e raffinato sovrano Rinpungpa Ngawang Jigme Drakpa fu sconfitto da Karma Tseten, che fondò la nuova dinastia Tsangpa.

Lista dei sovrani[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ R. Vitali (1996), The kingdoms of Gu.ge Pu.hrang. Dharamsala: Tho.ling gtsug.lag, p. 536.
  2. ^ H. Hoffman, Tibet. A Handbook. Bloomington 1986, p. 56.
  3. ^ L. Deshayes (1997), Histoire du Tibet. Fayard, p. 137.
  4. ^ K.H. Everding (2000), Das Königreich Mangyul Gungthang, Vol. I. Bonn: GmbH, p. 577.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • H. Richardson (1962), Tibet and its History, London: Oxford University Press.
  • T.W. Shakabpa (1967), Tibet: A Political History, New Haven & London: Yale University Press.
  • Giuseppe Tucci (1949), Tibetan Painted Scrolls, Roma: La Libreria dello Stato. ISBN 978-1-878529-39-8
  • bSod nams grags pa; edited by Giuseppe Tucci (1971), Deb t'er dmar po gsar ma, Roma: IsMEO.
  • 4 - The Pagmodru, Rinpung, and Tsangpa Hegemonies, A Survey of Tibetan History, The Berzin Archives, The Buddhist Archives of Dr. Alexander Berzin

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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