Dictablanda

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Per dictablanda[1] si intende una tipologia di governo dittatoriale nel quale le libertà civili vengono garantite.

Il termine "dictablanda" è una parola macedonia tra i lemmi spagnoli dictadura ("dittatura") e blanda ("morbido").

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Augusto Pinochet è stato il capo – a suo dire – di una dictablanda

La parola dictablanda venne usata per la prima volta in Spagna, nel 1930, quando Dámaso Berenguer sostituì Miguel Primo de Rivera come capo del governo dittatoriale al potere: Berenguer tentò di ridurre le tensioni presenti nel Paese, abrogando alcune delle misure più dure introdotte da Rivera.[2] Il termine venne utilizzato anche per riferirsi agli ultimi anni della Spagna franchista[3] e ai settant'anni di governo egemonico del Partito Rivoluzionario Istituzionale messicano;[4] il dittatore cileno Augusto Pinochet citò la dictablanda quando gli fu chiesto del suo regime e delle accuse contro il suo governo.[5]

Analogicamente, lo stesso gioco di parole venne fatto in portoghese come ditabranda o ditamole. Nel mese di febbraio del 2009, il quotidiano brasiliano Foglio di S. Paolo ha pubblicato un articolo che classificava la dittatura militare in Brasile (1964–1985) come una ditabranda, creando polemiche.[6]

In lingua spagnola, il terminde dictablanda si trova in contrasto con democradura (una parola macedonia tra democracia e dictadura), ovvero una democrazia illiberale dove sono eletti il governo ed i suoi leader, ma che presenta una carenza di libertà civili.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (ES) Dictablanda, su dle.rae.es, Diccionario de la lengua española. URL consultato il 27 settembre 2021.
  2. ^ (ES) ¿A qué se llamó la "dictablanda"?, su muyhistoria.es. URL consultato il 27 settembre 2021.
  3. ^ (EN) Gabiel Jackson, The Franco Era in Historical Perspective, in The Centennial Review, vol. 20, n. 2, Michigan State University Press, pp. 103–127.
  4. ^ (EN) Paul Gillingham e Benjamin T. Smith, Dictablanda: Politics, Work, and Culture in Mexico, 1938-1968, Duke University Press, 2014, ISBN 978-08-22356-31-8.
  5. ^ (ES) Citas, su emol.com. URL consultato il 27 settembre 2021.
  6. ^ (PT) Igor Ribeiro, A "ditabranda" da Folha, su portalimprensa.uol.com.br, 25 febbraio 2009. URL consultato il 27 settembre 2021 (archiviato dall'url originale il 1º febbraio 2012).
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